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Uccide la madre a colpi di forbice | Non si ferma la scia di sangue dei matricidi

L’uomo di 56 anni, che con la madre gestiva un bar, era in cura per problemi psichiatrici

Un altro matricidio si consuma in Italia, precisamente a San Severino nelle Marche, dove una donna di 84 anni è stata uccisa a colpi di forbice dal figlio.

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Il matricida, un uomo di 56 anni in cura per problemi di natura psichiatrica, ha anche tentato di dar fuoco al corpo.

Questo nelle Marche è l’ennesimo matricidio consumatosi durante quest’anno.

Solo qualche giorno fa ad Alessandria un 25enne si era costituito alle forze dell’ordine dopo aver ucciso la propria madre.

Matricidio nelle Marche: uccide la mamma e tenta di dar fuoco al corpo

Come riportato da Repubblica, l’aggressione avrebbe avuto inizio nella camera da letto e si sarebbe conclusa in bagno, per poi tentare di dar fuoco al corpo.

Ad allertare le forze dell’ordine è stato il medico del 56enne, che è stato condotto dai Carabinieri in caserma assieme a un avvocato di fiducia.

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Si ipotizza che l’uomo, che è stato arrestato nella notte, non avesse preso i farmaci che assume costantemente.

A quanto sembra, infatti, da pochi giorni aveva l’influenza e aveva anche deciso, per questo, di tenere momentaneamente chiuso il bar.

Continua la scia di sangue dei matricidi

Un dramma, quello di San Severino Marche, che si consuma pochi giorni dopo quello di Alessandria.

Per la precisione nella provincia, a Gabiano, un piccolo centro del Basso Monferrato, dove un ragazzo di 25 anni, Antonio Cometti, ha trafitto la gola della madre con un coltello durante un litigio.

La vittima è la 53enne Marina Mouritch, donna di origine lituana.

Stando alle ricostruzioni delle forze dell’ordine il giovane, dopo aver commesso il delitto, avrebbe chiuso i resti della madre in un sacco per poi recarsi presso la caserma dei Carabinieri e costituirsi: “Ho ucciso mia mamma”.

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Cometti, che si è presentato presso la caserma ancora sporco di sangue, è stato tratto in arresto e condotto presso il carcere di Vercelli.

Il ragazzo, disoccupato, non aveva precedenti penali ma soffriva da tempo di depressione per il quale era in cura.

Marina, era sposata con Pasquale Cometti che, come riportato da Il Giorno, ai momenti dei fatti si trovava presso una struttura recettiva in paese.

Una famiglia, la loro, descritta come molto riservata, e che alternava momenti a Gabiano e momenti di soggiorno in un’altra casa al di fuori del Piemonte.

Il caso di Bucchianico

Lo scorso fine ottobre, invece, in Abruzzo si consumava un altro matricidio a Bucchianico, dove il 50enne Cristiano De Vincentiis lo scorso 19 ottobre ha ucciso a coltellate la madre colpendola alla schiena e alla nuca.

Il figlio, seguito dal Serd, avrebbe ucciso la madre a seguito di una lite per ragioni di natura economica.

L’ennesima, si apprende: il 50enne, infatti, era solito chiedere con insistenza soldi alla madre.

Durante quest’anno sono stati vari, purtroppo, i matricidi.

Lo scorso giugno un 17enne adottato aveva ucciso la madre, la psichiatra 61enne Filomena Galeone, prima di mettersi a piangere ancora sporco di sangue sul balcone di casa.

Il ragazzo, notato dai passanti, era stato incitato a parlare e a confessare quanto successo.

A luglio, invece, un ragazzo di soli 14 anni ha ucciso in Sicilia la madre Valentina Laura Giunta per “difendere l’onore del padre”.

Un caso, questo, che fece molto discutere.