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Ucraina, Lavrov: “Da Papa dichiarazioni non cristiane”

Ucraina, Lavrov: “Da Papa dichiarazioni non cristiane”

Il ministro degli Esteri russo: "Torneremo a dialogare con l'Europa quando al suo interno appariranno persone sane di mente"

Le parole di papa Francesco sulla “brutalità” di ceceni e buriati nella guerra in Ucraina non conferiscono autorità al Vaticano e sono dichiarazioni “non cristiane”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, come riporta Ria Novosti. “Papa Francesco chiede negoziati, ma recentemente ha anche fatto una dichiarazione incomprensibile, per niente cristiana, individuando le due nazionalità della Federazione Russa in una categoria da cui ci si possono aspettare atrocità durante le ostilità”, ha affermato Lavrov. Il ministro degli Esteri russo ha sottolineato che la Russia, così come la Buriazia e la Cecenia separatamente, hanno reagito a questa dichiarazione e ha espresso la speranza che ciò non accada di nuovo. “Certo, questo non aiuta l’autorità della Santa Sede”, ha detto ancora Lavrov.

Prima di tornare a partecipare alla diplomazia europea “dobbiamo capire quando (al suo interno ndr) appariranno persone sane di mente” ha aggiunto Lavrov. “Per rispondere alla domanda se Mosca sia tagliata fuori dalla diplomazia europea”, ha precisato il ministro degli Esteri davanti ai giornalisti, “probabilmente dovremmo prima capire se c’è, se la diplomazia europea è preservata e, in caso affermativo, di cosa si tratta”.

Sebbene è praticamente impossibile “ripristinare i vecchi rapporti” tra Russia e Occidente nel campo del lavoro sulla sicurezza europea, Mosca è disposta ad ascolare le proposte dei Paesi occidentali. In riferimento alla situazione dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), Lavrov ha spiegato che “quando e se l’Occidente si renderà conto che è meglio coesistere sulla base di alcuni fondamenti reciprocamente concordati, ascolteremo ciò che l’Occidente propone, ed è chiaro che questi dovrebbero essere fondamentalmente nuovi inizi di interazione”. 

“È chiaro che se, e quando, i nostri vicini occidentali egli ex partner improvvisamente si interesseranno a ripristinare in qualche modo il lavoro congiunto sulla sicurezza europea, allora il ripristino non funzionerà. Perché il ripristino significa ciò che era prima. Ma non ci saranno più affari come al solito“, ha concluso Lavrov. 

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