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Ucraina - Russia, le news dalla guerra del 27 novembre. Londra: "Stupro di guerra grave quanto armi chimiche"

È giallo sulla morte improvvisa del ministro degli Esteri della Bielorussia, Vladimir Makei, che lunedì aveva in programma un incontro con il suo omologo russo Lavrov. Immediata la reazione di Mosca: "Siamo scioccati". Ma per Kiev dietro il decesso ci sarebbe l'ombra del Cremlino: "Potrebbe essere stato avvelenato. Possibile successore di Lukashenko, era uno dei pochi a non essere sotto l'influenza russa". Intanto, a Kiev 130mila persone sono senza elettricità. L'Ucraina ricorda l'Holodomor, e il presidente Zelensky commemorando lo sterminio per fame provocato 90 anni fa dall'Urss in Ucraina afferma che "una volta volevano distruggerci con la fame, ora con l'oscurità e il freddo". L'Ue pagherà per spedire 40mila tonnellate di grano ucraino tramite due navi.

Zelensky: nuovi attacchi russi la prossima settimana

 La prossima settimana potrebbe essere particolarmente difficile per l'Ucraina secondo il presidente Volodymyr Zelensky: la Russia - ha detto nel suo discorso serale citato dall'agenzia Unian - sta preparando nuovi attacchi."E finchè avranno missili - ha aggiunto - non si fermeranno. Ma la nostra capacità di aiutarci vicendevolmente e di prenderci cura di chi ha più difficoltà ,gli anziani, le famiglie con bambini, coloro ai quali la guerra ha tolto la casa e i parenti... il nostro mutuo soccorso è uno degli elementi di protezione contro il terrore e la nostra forza", ha sottolineato.

"Le nostre forze di difesa si stanno preparando. L'intero stato si sta preparando. Stiamo elaborando tutti gli scenari, anche con i nostri partner", ha aggiunto il presidente.

Metsola: "Negozieremo quando lo deciderà Kiev"

"Noi negozieremo con la Russia quando l'Ucraina deciderà che si potrà negoziare. Non possiamo noi decidere sul loro territorio. Sono loro che subiscono ogni giorno i bombardamenti". Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento a Che tempo che fa su Rai3.

Kiev, due morti per attacchi russi nella regione di Donetsk

Le truppe russe hanno attaccato la città di Kurakhove, nella regione di Donetsk, uccidendo due civili e ferendone un altro. Lo riporta Ukrinform.
"I russi hanno colpito Kurakhove con l'artiglieria. Due persone sono state uccise, un'altra è rimasta ferita, quattro case sono state danneggiate nell'attacco", ha scritto su Telegram Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk.

Kiev, russi preparano invio truppe da Bielorussia in Ucraina

I russi si stanno preparando a trasferire unità separate delle loro truppe dalla Bielorussia ai territori occupati dell'Ucraina. A sostenerlo è lo stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina, citato da Ukrainska Pravda. "Si prevede che il raggruppamento delle truppe nemiche che operano nei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina sarà rafforzato a causa del trasferimento di singole unità dal territorio della Repubblica di Bielorussia dopo aver acquisito capacità di combattimento", ha dichiarato lo stato maggiore.

Podolyak: "Attacchi contro infrastrutture non portano vantiaggi al fronte, solo fascismo"

"Gli attacchi russi contro le infrastrutture dell'energia non riguarda solo la luce. Interrompono interventi chirurgici, cancellano dialisi, spengono ventilatori, non fanno arrivare autoambulanze. E questo ha implicazioni al fronte? No. È semplice fascismo del 21esimo secolo, terrore contro le città civili", ha scritto in un tweet il consigliere di Zelensky, Mikhailo Podolyak.

(afp)

Autorità repubblica popolare Donetsk: attacchi ucraini colpiscono un asilo

Un asilo è stato colpito nella serie di raid ucraini nella repubblica popolare di Donetsk. Lo ha dichiarato l'ufficio di rappresentanza della repubblica popolare presso il Centro congiunto russo di controllo e coordinamento per le questioni relative ai crimini di guerra dell'Ucraina (Jccc). "L'asilo numero 187 nella città di Donetsk ha subito dei danni", ha scritto l'ufficio di rappresentanza su Telegram, aggiungendo che sono state danneggiate anche altre strutture residenziali. Sempre secondo quanto riferito dall'ufficio di rappresentanza, le truppe ucraine hanno bombardato, oltre a Donetsk, anche Mayorsk, Zaitsevo, Ozeryanovka e Gorlovka.

Kiev, freddo fa primi morti, gente rischia la vita per scaldarsi

Primi morti per il feroce freddo in Ucraina: le persone rimaste senza riscaldamento a causa dei blackout continui provocati dai bombardamenti russi cercano di ingegnarsi per trovare fonti di calore, ma - riferiscono i media ucraini - in alcuni casi i tentativi risultano letali. Come nel caso di un anziano morto a causa dell'esplosione e del successivo incendio scoppiato nella sua abitazione a Vyshgorod, nella regione di Kiev, dopo aver cercato di accendere una caldaia a combustibile solido. Nel distretto di Buchansky, sempre nella regione della capitale, una famiglia ha acceso un generatore elettrico in casa: un uomo è morto per avvelenamento da monossido di carbonio, la moglie è in ospedale. Un altro caso simile si è verificato a Gostomel, nel nord del Paese, hanno riferito le autorità. Intanto le previsioni in Ucraina sono in peggioramento, da domani al nord e nelle regioni centrali cadrà neve bagnata o pioggia, il gelo coprirà Paese.

Ucraina: produzione elettricità copre 80% della domanda

La produzione di elettricità copre quasi l'80% del fabbisogno di consumo in Ucraina, con un deficit di capacità pari a circa il 20%. Lo ha riferito la compagnia energetica statale ucraina Ukrenergo in una dichiarazione su Facebook citata da Ukrinform. "Il ripristino del sistema energetico è in corso dopo il settimo attacco russo alle infrastrutture energetiche dell'Ucraina. Alle 11, i produttori di elettricità coprono quasi l'80% del fabbisogno di consumo, che sta gradualmente aumentando a causa del freddo. Di questo 80%, l'infrastruttura utilizza solo il 10% circa, il resto del volume di elettricità viene utilizzato per fornire elettricità ai consumatori", si legge nel messaggio. Ieri, il deficit energetico dell'Ucraina ammontava al 25% del fabbisogno di consumo.

Londra conferma: a Kiev forniti anche missili Brimstone

La Gran Bretagna conferma che, nell'ambito degli aiuti all'Ucraina, sono stati forniti a Kiev anche missili di precisione Brimstone. "Questi aiuti hanno svolto un ruolo cruciale nel fare entrare in una fase di stallo l'avanzamento delle forze russe", ha commentato il ministero della Difesa a Londra.

Kiev, russi si preparano a lasciare centrale Zaporizhzhia

Secondo il presidente dell'agenzia nucleare ucraina Energoatom Petr Kotin ci sarebbero segnali che l'esercito russo si starebbe preparando a lasciare la centrale nucleare di Zaporizhzhia: "Nelle ultime settimane abbiamo effettivamente avuto informazioni secondo cui ci sono segnali che i russi potrebbero lasciare la centrale di Zaporizhzhia", ha detto alla tv nazionale, citato da Ukrainska Pravda. Kotin ha sottolineato che "è troppo presto per dire che l'esercito russo stia lasciando l'impianto", ma si può dire che si stanno "preparando", "c'è l'impressione che stiano facendo le valigie e rubando tutto quello che riescono a trovare".

Il Cremlino liquida lo strappo del premier armeno: la Csto resta una organizzazione molto efficace

Il Cremlino liquida i segnali di rottura della Csto (il Trattato dell'organizzazione per la sicurezza collettiva) dopo che il Premier armeno Nikol Pashinyan si è rifiutato di firmare il comunicato finale del vertice dei giorni scorsi e anche di farsi fotografare accanto a Vladimir Putin nella 'foto di famiglia' al termine dell'incontro. "Ci sono sempre stati tentativi di disintegrare l'organizzazione. Ma ora vediamo che malgrado le contraddizioni anche fra Paesi membri questa struttura rimane molto richiesta e la risoluzione della crisi in Kazakhstan (a inizio anno, ndr) dimostrano la sua rilevanza ed efficacia", ha affermato Dmitrij Peskov. Fanno parte della Csto, di cui la Russia è il Paese più influente, anche Armenia, Bielorussia, Kazakhstan, Kirghizistan e Tagikistan.

Vladimir Putin con il primo ministro armeno Nikol Pashinyan al vertice di Erevan del 23 novembre
Vladimir Putin con il primo ministro armeno Nikol Pashinyan al vertice di Erevan del 23 novembre
Vladimir Putin con il primo ministro armeno Nikol Pashinyan al vertice di Erevan del 23 novembre (ansa)

Lukashenko: "Gli Usa non permettono agli ucraini di trattare"

Gli Stati Uniti non permettono alla leadership ucraina di avviare negoziati con la Russia per porre fine alla guerra in Ucraina: lo ha detto il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, in un'intervista. Lo riporta la Tass. "Se si riferisce alla leadership ucraina - ha detto Lukashenko rivolgendosi al giornalista che gli chiedeva di possibili negoziati - a loro non è permesso, di sicuro. Gli americani vogliono abbattere l'Europa in un colpo solo e poi avvicinarsi alla Cina attraverso la Russia. Naturalmente, schiacciando la Russia".

Perquisita dai Servizi di Kiev la cattedrale della Natività di Ivano-Frankivsk legata alla Chiesa russa

I servizi speciali di Kiev (Sbu) hanno perquisito oggi la cattedrale della Natività, legata alla Chiesa ortodossa di Mosca, a Ivano-Frankivsk, nell'Ovest dell'Ucraina. Gli 007 hanno commentato sull'emittente pubblica Suspilne che l'operazione fa parte dell'attività di controspionaggio, per contrastare le possibili "azioni sovversive dei servizi speciali russi in Ucraina". Le indagini erano già state avviate nei giorni scorsi con le clamorose perquisizioni di alcuni siti religiosi su territorio ucraino, tra cui il Monastero delle Grotte di Kiev, il Monastero della Santissima Trinità di Koretsky e la Diocesi Sarnensko-Polyska nella regione di Rivne.

Il Papa: "Non stanchiamoci di dire no alla guerra"

"Non stanchiamoci di dire no alla guerra, no alla violenza, sì al dialogo, sì alla pace, In particolare per il martoriato popolo ucraino". Lo ha detto Papa Francesco davanti ai fedeli riuniti in piazza San Pietro.

Papa Francesco all'Angelus
Papa Francesco all'Angelus
Papa Francesco all'Angelus (ansa)

Londra: "Lo stupro di guerra crimine grave come l'uso di armi chimiche"

Il ministro degli Esteri britannico, James Cleverly, ha avvertito che lo stupro in guerra è una grave violazione del diritto internazionale come l'uso di armi chimiche. Il capo della diplomazia ha parlato in un'intervista al Sunday Times alla vigilia della conferenza internazionale che si terrà a Londra sulla violenza sessuale nei conflitti. Al summit parteciperanno oltre 50 ministri da tutto il mondo, insieme a 50 sopravvissuti da una ventina di Paesi: tra di loro, il premio Nobel per la Pace Nadia Murad, giovane yazida divenuta un'instancabile attivista dopo essere stata tenuta prigioniera dei terroristi dell'Isis come schiave sessuale. Lo stupro è "un atto assolutamente ripugnante eppure stiamo vedendo che in Ucraina e in altre parti del mondo questo è ancora usato come arma di guerra. Dobbiamo assicurarci che i comandanti militari capiscano che è inaccettabile quanto l'uso di armi chimiche o l'uccisione o l'abuso di prigionieri di guerra", ha affermato Cleverly.

A Kiev ripristinato quasi il 100% dell'elettricità

L'amministrazione militare della città di Kiev ha riferito che l'elettricità, l'acqua, il riscaldamento e le comunicazioni sono state quasi completamente ripristinate nella capitale e che i lavori di riparazione della rete elettrica sono nella fase finale. Scrive la stessa amministrazione su Telegram. Secondo le autorità, da questa mattina la maggior parte dei residenti della città non solo ha l'elettricità, ma non ci sono neanche interruzioni di emergenza e di stabilizzazione: "Tutto grazie alla fornitura elettrica ripristinata e stabile e al basso consumo di elettricità da parte degli abbonati. Stessa situazione per l'approvvigionamento idrico, il riscaldamento e le comunicazioni: tutto funziona normalmente. Sono probabili solo emergenze locali".

Il concerto al buio della Filarmonica di Kiev con smartphone e candele
Il concerto al buio della Filarmonica di Kiev con smartphone e candele
Il concerto al buio della Filarmonica di Kiev con smartphone e candele (ansa)

Minsk, dopo la morte improvvisa del ministro degli Esteri rinviata la visita di Lavrov

Il viaggio del ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov a Minsk, previsto per oggi e domani, è stato rinviato in seguito alla morte ieri del ministro degli Esteri Bielorusso Vladimir Makei: lo ha annunciato il ministero degli Esteri russo. Lo riporta la Tass. Lavrov avrebbe dovuto incontrare Makei domani.

Kiev: sale a 851 il bilancio dei bambini feriti

E' salito a 851 il numero dei bambini rimasti feriti dall'inizio della guerra in Ucraina: lo rende noto la Procura generale di Kiev aggiungendo che il bilancio dei minorenni uccisi è rimasto invariato a quota 440. Lo riporta Ukrinform. "Fino alla mattina del 27 novembre 2022, oltre 1.291 bambini sono stati colpiti in Ucraina a causa dell'aggressione armata della Federazione Russa. Secondo le informazioni ufficiali delle Procure dei minori, 440 bambini sono stati uccisi e più di 851 sono stati feriti", ha scritto la Procura generale su Telegram.

Kiev: missili sul Sud

Le forze russe hanno sparato due missili contro un'infrastruttura del settore dei trasporti a Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, come riporta Ukrinform. "Kryvyi Rih è stata colpita. Due missili russi hanno centrato una infrastruttura dei trasporti", ha scritto Reznichenko, che ha parlato di danni.

Kiev: Mosca prepara una "mobilitazione" segreta

La Russia sta preparando la prossima "mobilitazione" segreta per rafforzare le sue truppe al fronte nella guerra contro l'Ucraina: lo scrive lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine in un post pubblicato su Facebook, come riporta Unian. La cosiddetta "mobilitazione" dovrebbe essere effettuata sia in Russia sia nei territori occupati dell'Ucraina. "Nella Federazione Russa e nei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina, sono in corso i preparativi per condurre, dal 10 dicembre di quest'anno, la prossima ondata di mobilitazione segreta nei ranghi delle forze di occupazione russe", afferma lo Stato Maggiore.

Russia, Putin incontra le madri dei soldati: "Condividiamo il dolore per la perdita dei vostri figli"

Kiev: bombe su Donetsk, ieri morti cinque civili

Almeno cinque civili sono morti e altri quattro sono rimasti feriti durante i bombardamenti di ieri delle forze russe nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform. Al momento, ha aggiunto, è impossibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha.

Kherson riallacciata alle centrali, danni ai generatori di 2 reattori

A Kiev l'elettricità è mancata per 24 ore di fila, ma adesso sta tornando. La liberata Kherson è stata riallacciata alle centrali elettriche. E così internet, con diverse velocità, è di nuovo a disposizione dopo il black out per 12 milioni di ucraini. Le squadre di ripristino dei servizi essenziali hanno lavorato senza sosta e ieri hanno scoperto che i generatori di due reattori delle tre centrali nucleari bombardate sono stati danneggiati. Il presidente Zelensky ha chiesto alla popolazione di "risparmiare energia in casa". I russi hanno colpito anche gli ospedali (Kherson e Kramatorsk), ma nelle strutture di Leopoli, con i generatori interni, ci sono stati nove trapianti, due di cuore. Prosegue la solidarietà dei Paesi europei e del Canada: in arrivo generatori, trasformatori, stufe e antenne.

Natale, l'appello di Boris Johnson: "Farmaci per l'Ucraina"

L'ex primo ministro britannico Boris Johnson e il più grande gestore  di ospedali privati del Regno Unito si sono uniti per lanciare un appello natalizio urgente per l'invio di forniture mediche agli ospedali ucraini. Johnson si è rivolto al pubblico britannico e alla sua "generosità di spirito", chiedendo di fare una donazione: "Non una sola benda o letto che finanziate andrà sprecata nel compito erculeo di ricostruire la bella e coraggiosa Ucraina". Circle Health ha consegnato quasi 300 tonnellate di forniture mediche per un valore di 3 milioni di sterline in 13 carichi di camion agli ospedali di Kiev, Charkiv, Mykolaiv, Odesa, Lviv e Kherson. I prodotti consegnati finora includono centinaia di sedie a rotelle, stampelle, camici, bende, ambulanze, tavoli operatori, letti d'ospedale, ventilatori, macchine per l'anestesia e protesi.

Zelensky: "Mosca vuole distruggerci con il freddo"
 

 "Una volta volevano distruggerci con la fame. Ora con l'oscurità e il freddo". E' incessante il monito del presidente Zelensky al mondo mentre l'inverno si fa sempre più rigido in Ucraina. Ed è ancora più significativo nel giorno in cui il Paese ha ricordato l'Holodomor, lo sterminio della fame che causò diversi milioni di morti dal 1932 al 1933, provocato dall'Urss di Stalin. Oggi il nemico è lo stesso di novant'anni fa, anche se porta un altro nome. E costringe al buio e al gelo ancora sei milioni di persone, mentre continuano gli sforzi delle autorità di ripristinare acqua, luce e riscaldamento nel Paese dopo la pioggia di missili russi. Perché "noi non possiamo essere spezzati. Il nostro fuoco non si spegnerà. Sconfiggeremo di nuovo la morte", ha assicurato il capo di Stato ucraino.

Zelensky e con la moglie alla cerimonia al monumento delle vittime dell'Holodomor
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Zelensky e con la moglie alla cerimonia al monumento delle vittime dell'Holodomor  (afp)

La misteriosa morte del ministro degli Esteri bielorusso Makei

Un giallo sullo sfondo della guerra in Ucraina o una clamorosa coincidenza? Il giorno dopo l'ipotesi avanzata da un centro studi americano secondo cui la Russia potrebbe assassinare il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko o organizzare un attentato per spaventarlo, allo scopo di spingere il governo di Minsk a partecipare attivamente alla guerra in Ucraina, il ministro degli Esteri bielorusso è morto “all’improvviso”, come annuncia l’agenzia di stampa ufficiale del suo Paese. (Continua a leggere)

L'Ucraina ricorda l'Holodomor

Il primo piano quinquennale di Stalin si concluse nel 1932 con uno sterminio per fame che era cominciato alla fine degli anni Venti e si protrasse fino al 1933. Gli storici litigano ancora sui numeri, ma nessuno dubita del fatto che l'Holodomor, la grande carestia inflitta dai sovietici alle terre nere ucraine a partire dalla fine degli anni Venti, fece milioni di vittime. La collettivizzazione sovietica, lo scippo delle terre e la creazione dei kolchoz, andò di pari passo con la persecuzione mirata dei kulaki, dei contadini indipendenti, che Stalin dichiarò già nel 1929 di voler "sterminare in quanto classe". (Continua a leggere)

(ansa)

Elettricità, acqua e internet: la corsa contro il tempo delle città ucraine per ripristinare i servizi

La strategia di Vladimir Putin per fiaccare il morale degli ucraini, questa volta soprattutto dei civili ucraini, del popolo resistente, ieri ha prodotto il secondo giorno di acqua mancante a Dnipro, la terza città del Paese. Problemi alle tubature, ha spiegato l'amministrazione, e chi è rimasto a vivere nella grande porta di accesso, e di fuga, al Donbass ha dovuto mettersi in fila al supermercato per acquistare acqua in bottiglia. I russi non smettono di bombardare la regione. (Continua a leggere)

(reuters)