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Ucraina - Russia, le news dalla guerra oggi. L'ira di Mosca per le critiche del Papa: "È perversione". Arrestati due sacerdoti cattolici a Berdyansk

Secondo il New York Times, gli alleati Nato sono sempre più in difficoltà nel fornire aiuti militari a Kiev: "Un giorno di guerra in Ucraina ne costa come 30 in Afghanistan". E mentre continua a bombardare Kherson, la città da cui di recente ha dovuto ritirare il proprio esercito, Mosca nega di essere sul punto di lasciare Zaporizhzhia. Sulle trattative dice di essere favorevole a un negoziato del Vaticano.
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ritiene che la prossima settimana potrebbe essere difficile come quella appena passata. "Sappiamo per certo che i terroristi stanno preparando nuovi attacchi. E finché avranno missili, non si calmeranno", ha detto nel suo discorso alla popolazione ucraina.

Usa, Putin sfrutta l'inverno per mettere Ucraina in ginocchio

"Vladimir Putin sta sfruttando l'inverno per mettere in ginocchio gli ucraini". Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa alla Casa Bianca. "Quello che sta facendo in questi settimane è assolutamente spregevole. Non che non lo sia stato prima ma attaccare infrastrutture civili è spregevole", ha sottolineato.

(afp)

Onu, da inizio guerra uccisi 6.655 civili

Sono almeno 6.665 i civili morti dall'inizio della guerra in Ucraina e i feriti 10.300. Lo riferisce l'Onu. Tra le vittime, 2.601 sono uomini, 1.783 donne 173 ragazze e 209 ragazzi, oltre a 37 bambini e 1.852 adulti il cui genere è sconosciuto. Tra i feriti ci sono 2.245 uomini, 1.604 donne, 215 ragazze e 304 ragazzi, oltre a 250 bambini e 5.750 adulti il cui sesso non è noto. La maggior parte delle vittime civili segnalate è stata causata da "armi esplosive ad ampio raggio".

Kiev, ripristinati oltre 50% degli impianti di fornitura calore

Un totale di 316 impianti di erogazione di calore colpiti dagli attacchi russi sono già stati ripristinati in Ucraina, pari al 53,3% del numero totale di strutture danneggiate. Lo ha annunciato Naftogaz, la compagnia nazionale di petrolio e gas dell'Ucraina, citata da Ukrinform. "Nonostante i continui bombardamenti, l'Ucraina ha iniziato la stagione del riscaldamento: è stato avviato il 99,7% delle caldaie", afferma il rapporto. Gli sforzi - si precisa - sono ora concentrati sulla messa in funzione degli impianti di produzione di calore all'interno delle aree liberate della regione di Kharkiv e della regione di Kherson, dove la situazione rimane difficile.

Russi vietano ingresso a Zaporizhzhia a chi non collabora

Oggi l'esercito russo ha vietato ai lavoratori che non avevano firmato contratti con Rosatom (l'azienda pubblica russa per l'energia nucleare) di entrare nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina. "Secondo le informazioni disponibili, a partire da oggi, gli occupanti hanno vietato l'ingresso nel territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia ai lavoratori dell'impianto che si sono rifiutati di firmare contratti con Rosatom", si legge.

Zelensky incontra ministri Esteri di Paesi baltici e scandinavi

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avuto un incontro a Kiev con i ministri degli Affari esteri dell'Estonia Urmas Reinsalu, Islanda, Thordis Kolbrun Gylfadottir's, Lettonia, Edgars Rinkevics, Lituania, Gabrielius Landsbergis, Norvegia, Anniken Huitfeldt, Finlandia, Pekka Haavisto e Svezia, Tobias Billstrom.
"Questa visita è un segnale importante di forte sostegno e solidarietà dei Paesi partner amici con l'Ucraina, soprattutto in tempi di sfide più gravi", scrive Zelensky su Telegram. "Ringrazio gli Stati baltici e del Nord Europa per il loro sostegno costantemente attivo ed efficiente all'Ucraina nella difesa della sua integrità e indipendenza territoriale", aggiunge.

(fotogramma)

"Stupri di guerra", Zelenska punta il dito contro russi

La first lady ucraina Olena Zelenska ha rilanciato oggi a un conferenza internazionale sugli stupri di guerra ospitata a Londra l'accusa ai militari russi di commettere "violenze e crimini sessuali in gran numero" nel sue Paese. E ha denunciato il fenomeno come una "parte dell'arsenale bellico russo" concepito a suo dire deliberatamente a Mosca per "umiliare gli ucraini" e le ucraine. "Le opportunità degli occupanti per umiliare gli ucraini si sono disgraziatamente ampliate dopo l'invasione" del 24 febbraio" ha affermato Zelenska, invitata dalla presidenza britannica fra i relatori della prima delle due giornate di questa edizione della conferenza, cui partecipano delegati di 70 Paesi e di vari organismi internazionali. La Russia, ha aggiunto, ricorre a quest'arma "sistematicamente e apertamente" e "per tale ragione è estremamente importante che vada riconosciuta come crimine di guerra" dalla comunità internazionale: in modo che "gli aggressori possano essere poi perseguiti" dalla giustizia e puniti. Serve "davvero una risposta globale a quanto accade in Ucraina", ha quindi insistito la consorte del presidente Volodymyr Zelensky, indicando come al momento la procura generale di Kiev stia indagando a livello nazionale su circa "100" presunti casi di violenze sessuali attribuite ai russi.
Nell'introdurre la conferenza, il ministro degli Esteri britannico, James Cleverly, ha ripetuto che gli stupri di guerra vanno considerati alla stregua di armi non convenzionali in qualunque teatro bellico, non meno gravi dell'uso di sostanze chimiche. Mentre ha ribadito in particolare la solidarietà di Londra con l'Ucraina anche su questo terreno: come aveva fatto venerdì in visita a Kiev promettendo il massimo sostegno "alle vittime di violenze sessuali perpetrate dall'armata russa".

(reuters)

Tajani: "2 mln a fondo bilaterale emergenza, più grano a paesi poveri"

"Ho appena firmato il rifinanziamento del Fondo bilaterale di emergenza. Un sostegno al Programma alimentare mondiale. Due milioni di euro che daranno slancio all'iniziativa GrainFromUkraine. Un progetto importante che servirà a far arrivare il grano dell'Ucraina ai Paesi più poveri". Lo scrive su twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Ho appena firmato il rifinanziamento del Fondo bilaterale di emergenza. Un sostegno al Programma Alimentare Mondiale. 2 milioni di € che daranno slancio all'iniziativa #GrainFromUkraine. Un progetto importante che servirà a far arrivare il grano dell'Ucraina ai Paesi più poveri. pic.twitter.com/xevrBkXgqF

— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) November 28, 2022

Mykolaiv senz'acqua potabile, nuovo attacco a rete idrica

La città di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina, è rimasta nuovamente senz'acqua potabile dopo che la rete idrica di Kherson dalla quale dipendeva è stata nuovamente attaccata dai russi. Lo afferma il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Sienkievych, spiegando che la città resterà senz'acqua ''per un periodo indefinito''. "Stavamo tutti aspettando la liberazione di Kherson e di altri territori temporaneamente occupati. E successivamente il sistema di approvvigionamento idrico è stato riparato in una settimana", ha detto Sienkievych descrivendo la situazione prima del nuovo attacco. "Non appena la situazione della sicurezza lo consentirà, ripristineremo la stazione di pompaggio e restituiremo l'acqua potabile alla città di Mykolaiv", ha affermato il sindaco.

Kiev, oltre 16mila attacchi missilistici russi da febbraio

A più di nove mesi dall'inizio dell'invasione russa, sul territorio dell'Ucraina sono stati lanciati oltre 16.000 attacchi missilistici. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov su Twitter, citato da Ukrinform. "Negli ultimi nove mesi, la Russia ha lanciato più di 16.000 attacchi missilistici contro l'Ucraina. Il 97% degli obiettivi russi sono civili. Stiamo combattendo contro uno stato terrorista", ha scritto Reznikov. Tuttavia, l'Ucraina prevarrà e assicurerà alla giustizia i criminali di guerra, ha aggiunto Reznikov.

Over the past nine months, russia has launched more than 16,000 missile attacks on Ukraine.
97% of russian targets are CIVILIAN.
We are fighting against a terrorist state. Ukraine will prevail and will bring the war criminals to justice. pic.twitter.com/IGsC09G4Hr

— Oleksii Reznikov (@oleksiireznikov) November 28, 2022

Sindaco Kiev non esclude evacuazione parziale della città

Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, ha dichiarato, in un'intervista a Rbc-Ucraina, di non escludere un'evacuazione parziale della capitale ucraina a causa degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche del Paese. "Non ci sarà uno sgombero totale, ma forse parziale", ha spiegato il sindaco, prevedendo un possibile "trasferimento di persone di determinate categorie nelle periferie dove sono disponibili i servizi". Il sindaco di Kiev ha affermato di temere interruzioni dell'alimentazione elettrica "fino alla primavera" e di aver programmato misure tenendo conto di tutti gli scenari, incluso "il peggiore" possibile.

Steinmeier, da Russia attacco brutale contro infrastrutture e popolazione civile

La Russia sta attuando in Ucraina un "attacco brutale" diretto contro le "infrastrutture critiche e, naturalmente, la popolazione civile" del Paese. Tutto ciò fa "parte della strategia" di Mosca e diventa "più visibile mentre ci avviciniamo all'inverno". È quanto dichiarato dal presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, che in questo modo ha condannato gli attacchi missilistici russi contro le infrastrutture per l'energia dell'ex repubblica sovietica. Intervistato dall'emittente radiofonica Deutsche Welle, il capo dello Stato tedesco ha aggiunto: "Abbiamo visto cosa potrebbe affrontare la gente in Ucraina, difficoltà, oscurità e freddo".

Usa, fissare quanto prima nuova data colloqui su nucleare con Russia

Gli Stati Uniti "sono pronti a riprogrammare il prima possibile'' l'incontro ''poiché la ripresa delle ispezioni è una priorità per sostenere il trattato come strumento di stabilità", ha aggiunto il portavoce. Il Nuovo Trattato Start limita il numero di armi nucleari a raggio intercontinentale che possono avere sia gli Stati Uniti sia la Russia.
In base al trattato, Washington e Mosca conducono ispezioni reciproche nei siti di armi, ma a causa della pandemia da Covid-19 queste sono state interrotte nel 2020.

Arrestati due sacerdoti cattolici a Donetsk

La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre riferisce che sono stati arrestati due sacerdoti che prestavano servizio nella città di Berdyansk, nel sud-est dell'Ucraina, occupata dalla Russia dal febbraio 2022. I Padri redentoristi, detenuti dalle milizie russe, prestavano assistenza pastorale alle parrocchie greco-cattoliche e cattoliche di rito latino e sono tra i pochi rimasti nei territori occupati. Secondo mons. Stepan Meniok, vescovo dell'Esarcato di Donetsk, la detenzione è "infondata e illegale". Gli arrestati sono p. Ivan Levitskyi e p. Bohdan Heleta. I russi li accusano di "aver preparato un atto terroristico".

Stoltenberg: "Prepariamoci a nuovi attacchi russi"

"È nell'interesse di tutti aiutare l'Ucraina", ha sottolineato Stoltenberg durante la conferenza stampa seguita all'incontro bilaterale con il presidente romeno Klaus Iohannis. "La Nato - ha detto - si sta rafforzando su tutto il fianco orientale, dal Mar Nero al Mar Baltico. Uno dei messaggi che emergeranno da questa riunione dei ministri degli Esteri sarà la necessità di rafforzare il sistema di difesa aerea dell'Ucraina, per aiutare l'Ucraina a difendersi dagli attacchi fatti anche con droni e missili balistici", ha osservato, definendo ancora una volta "orrendo" l'attacco in corso sulle infrastrutture civili.

Mosca contro Papa per critiche su Ucraina, "È perversione"

Mosca si scaglia contro il Papa che parlando alla rivista dei gesuiti "America" ha denunciato che "forse i più crudeli" nell'esercito russo in Ucraina sono "i ceceni, i buriati e così via". "Non si tratta neppure più di russofobia, ma di perversione della verità di non so neppure quale livello", ha tuonato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, come riporta l'agenzia Tass. "Quando parlo dell'Ucraina, parlo di un popolo martirizzato. Se hai un popolo martirizzato, hai qualcuno che lo martirizza. Quando parlo dell'Ucraina, parlo della crudeltà perchè ho molte informazioni sulla crudeltà delle truppe che entrano", ha detto Papa Francesco. "In genere, i più crudeli sono forse quelli che sono della Russia ma non sono della tradizione russa, come i ceceni, i buriati e così via. Certamente, chi invade è lo stato russo. Questo è molto chiaro", ha sottolineato il Pontefice.
"Negli Anni '90 e primi 2000 ci è stato detto esattamente il contrario", ha ricordato Zakharova, "che erano i russi, gli slavi a torturare i popoli del Caucaso e ora ci dicono che è la gente del Caucaso a torturare gli slavi. Deve trattarsi di perversione della verita'".

Stoltenberg: "Putin vuole usare l'inverno come arma"

"Vladimir Putin vuole usare l'inverno come arma e dobbiamo prepararci a nuovi attacchi, ecco perché abbiamo dato all'Ucraina sistemi di difesa aerea addizionali e mi aspetto che il messaggio qui a Bucarest da parte dei ministri degli Esteri sarà non solo quello di aumentare le forniture di questi sistemi ma anche delle parti di ricambio e delle operazioni di addestramento". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a Bucarest, alla vigilia della ministeriale esteri.

(afp)

Pd: garantire autodifesa Kiev ma lavorare per cessate fuoco

Continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine con "tutte le forme di assistenza necessarie" assicurando "il diritto all'autodifesa" ma lavorare anche per "una Conferenza di pace";
adoperarsi per l'immediato cessate il fuoco, il ritiro di tutte le forze militari russe; prevedere il "necessario e ampio coinvolgimento delle Camere" sugli sviluppi della guerra prevedendo che l'impegno dell'Italia nel sostegno a Kiev sia oggetto di un apposito provvedimento legislativo. Sono i punti salienti della mozione del Pd presentata alla Camera sull'Ucraina e che verrà votata domani dall'Aula della Camera.

Ministri Difesa si incontrano a Kiev, focus su aiuti umanitari

Il ministro della Difesa sloveno Marjan Sarec ha iniziato oggi la sua visita in Ucraina, dove incontrerà l'omologo ucraino, Oleksij Reznikov, per parlare tra le altre cose dei prossimi aiuti, in particolare umanitari, che Lubiana vuole offrire a Kiev. Lo riporta l'emittente radiotelevisiva Rtv Slo, secondo cui la Slovenia intende partecipare anche alla missione militare dell'Unione europea Euman rivolta all'addestramento dei soldati ucraini, grazie all'invio di 30 istruttori militari per la formazione in Germania. Intanto, il ministero degli Esteri di Lubiana ha fatto sapere oggi che stanzierà 370 mila euro in aiuti umanitari all'Ucraina per l'acquisto di un'ambulanza per il trasporto di neonati prematuri e delle loro madri. Lo stesso ha già stanziato all'Ucraina 580 mila euro per l'acquisto di due ambulanze destinate al trasporto della popolazione ferita che entro la fine di quest'anno saranno consegnate.

Kiev, bimba bisognosa d'ossigeno salva grazie a distributore di benzina

Una bambina ucraina bisognosa di ossigeno ha trovato salvezza grazie al generatore di un distributore di benzina. Lo racconta l'arcivescovo di Kiev Shevchuk. ''Ci ha commosso tutti la foto di una bambina che per poter respirare, per poter utilizzare il macchinario per l'ossigeno, ha dovuto cercare la possibilità di collegarsi alla corrente elettrica prodotta dal generatore di un distributore di benzina. Si trattava dell'elettricità per far respirare una bambina'', racconta Shevchuk nel videomessaggio quotidiano. ''Secondo i dati ufficiali delle autorità ucraine, in Ucraina sono già morti 440 bambini. Quasi 1.300 hanno subito lesioni di vario genere'', denuncia ancora l'arcivescovo di Kiev.

Nuova riunione di Zelensky con il Comando supremo forze armate

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto oggi un'altra riunione del Comando supremo delle forze armate per discutere le conseguenze degli attacchi missilistici russi e la situazion e in prima linea. Lo ha reso noto il servizio stampa presidenziale, riporta Ukrinform. "Abbiamo analizzato i danni causati dai recenti attacchi missilistici russi e abbiamo considerato le conseguenze di questi attacchi terroristici, ma anche come rafforzare la protezione delle infrastrutture critiche e aumentare l'efficacia delle difese dell'aviazione ucraina", si legge nella nota.

Zelensky a colloquio con Rutte, focus su cooperazione nel campo della difesa

Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha avuto un colloquio con il premier dei Paesi Bassi, Mark Rutte. Lo ha reso noto lo stesso Zelensky attraverso i propri profili social. "Ho discusso della cooperazione sostenibile in materia di difesa con il primo ministro olandese Mark Rutte. Sono stato lieto di sapere che il sostegno all'Ucraina aumenterà l'anno prossimo. Abbiamo anche discusso dell'attuazione della mia formula di pace e della transizione dell'Ucraina verso tecnologie di risparmio energetico", ha scritto Zelensky

7 ministri a Kiev per sostegno; Mosca, turismo politico

Sette ministri degli Esteri hanno visitato Kiev in segno di sostegno all'Ucraina. Nella capitale sono arrivati i capi diplomatici di Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia. "L'Ucraina vincerà nonostante la barbara brutalità della Russia", ha twittato il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis. "Turismo politico 2022", ha ironizzato su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Papa conferma: "Santa Sede disposta a mediare per pace"

"La posizione della Santa Sede è cercare la pace e cercare una comprensione" tra le parti, "la diplomazia della Santa Sede si sta muovendo in questa direzione e, ovviamente, è sempre disposta a mediare". Lo dice il Papa in un'intervista alla rivista dei gesuiti America. "Ho anche pensato di fare un viaggio, ma ho preso la decisione: se viaggio, vado a Mosca e a Kiev, in entrambe, non solo in un posto". "Perché non nomino Putin? Perché non è necessario", "a volte le persone si attaccano a un dettaglio. Tutti conoscono la mia posizione", ha ribadito il Pontefice.

(ansa)

Ministro Esteri Kuleba: "Paesi Nato considerano nuovi aiuti militari per Kiev"

I Paesi membri della Nato prenderanno in considerazione la possibilità di fornire nuovi aiuti militari all'Ucraina, nonché il supporto nel settore di energia. Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che parteciperà questa settimana al Consiglio dei ministri degli Esteri dei Paesi della Nato a Bucarest. "L'incontro alla Nato sarà dedicato per la prima volta alla questione della difesa, e questo significa nuove armi, nuove munizioni, nuove attrezzature militari per l'Ucraina e il suo settore energetico", ha scritto Kuleba. Secondo il ministro, ci si può aspettare "più decisioni" da parte della Nato sia per l'esercito dell'Ucraina che per il suo popolo. "Ci saranno molti risultati. Anche se siamo alla fine dell'anno, nessuno si rilassa, tutti sono concentrati solo su una cosa - sulla vittoria", ha aggiunto.

Usa, Russia ha rinviato "unilateralmente" colloqui su Start

La Russia "ha rinviato in modo unilaterale" i colloqui della Commissione consultiva con gli Stati Uniti sul trattato New Start, per la riduzione delle testate nucleari. Lo ha reso noto l'ambasciata americana a Mosca, citata dal quotidiano russo Kommersant. "La Russia ha rinviato unilateralmente l'incontro e ha detto che avrebbe offerto nuove date", scrive il giornale citando la missione diplomatica statunitense. Il ministero degli Esteri russo ha confermato in un comunicato che i colloqui di quello che è l'unico formato bilaterale tra i due Paesi in materia di nucleare - previsti in precedenza dal 29 novembre al 6 dicembre al Cairo - sono rinviati a data da destinarsi.

Ambasciatrice Usa a Nato: "Improbabili negoziati Mosca-Kiev"

"Gli alleati nel corso della ministeriale esteri di Bucarest ribadiranno quanto detto nel 2008 nella capitale romena, ovvero che Ucraina e Georgia potranno un giorno entrare a far parte della Nato, ma al momento il focus resta sul sostegno pratico al popolo ucraino e alle forze armate ucraine". Lo ha detto l'Ambasciatrice degli Stati Uniti presso la Nato Julianne Smith, ricordando che la politica delle porte aperte "resta valida" e che la Russia "non ha il veto" sui possibili nuovi membri. Per quanto riguarda l'ipotesi che al Bucarest gli alleati discutano di possibili strategie negoziali Smith ha sottolineato che gli alleati non spingono Kiev a nessuna data particolare.
"Lasciamo tutto nelle mani del presidente Volodymyr Zelensky, sta a lui decidere come e quando aprire a possibili negoziati con la Russia, che al momento vediamo improbabili, e nel mentre il nostro obiettivo è di rafforzare la posizione dell'Ucraina, anche in vista di trattative che potranno avvenire più avanti".

Autorità russe di Donetsk: "Nostre truppe vicine ad accerchiare Artemivsk"

Le truppe alleate di Mosca sarebbero vicine all'accerchiamento della città ucraina di Artemivsk (Bakhmut) nella regione di Donetsk. È quanto affermato dal governatore ad interim della repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, intervistato dall'emittente Rossija 24. "Quanto ad Artemivsk, la situazione rimane difficile, ma inequivocabilmente le nostre unità, in particolare il gruppo Wagner, stanno andando avanti. C'è successo anche nelle vicinanze della stessa Artemivsk. La situazione di un accerchiamento operativo è abbastanza vicina", ha sostenuto Pushilin. Secondo il ministero della Difesa russo, nelle ultime 24 ore, quattro gruppi tattici delle forze armate ucraine hanno cercato di contrattaccare nella direzione di Artemivsk per fermare l'offensiva delle truppe russe, ma l'attacco è stato respinto. Le perdite di Kiev ammontano a 80 militari, un carro armato, tre veicoli corazzati da combattimento, due camioncini e un'automobile.

Trattato Start, rinviati a data destinarsi colloqui Russia-Usa

I colloqui della Commissione consultiva bilaterale Usa-Russia sul trattato New Start - per la riduzione delle testate nucleari - sono stati rimandati a data da destinarsi. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Mosca, come riporta l'agenzia Ria Novosti. I lavori della Commissione consultiva erano in programma da domani al 6 dicembre al Cairo, in Egitto.

Sindaco Kiev: "Oltre 150 civili uccisi in città da inizio guerra"

A Kiev, più di 150 civili, tra cui quattro bambini, sono stati uccisi e 678 strutture sono stati danneggiati o distrutti dagli attacchi con bombe e missili russi dall'inizio della guerra. Lo ha reso noto oggi Il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko all'apertura del Kiev Investment Forum, che si svolge a Bruxelles, citato da Ukrinform. "L'Ucraina ha combattuto e ha vinto per più di nove mesi nonostante la superiorità numerica e militare del nemico, nonostante il terrore totale che la Russia ha scatenato contro i civili ucraini", ha detto il sindaco di Kiev. In particolare, 678 strutture sono state danneggiate o distrutte nella sola Kiev a seguito degli attacchi con bombe e razzi. Si tratta di più di 350 edifici residenziali, 77 scuole, 80 alloggi e servizi pubblici, 25 infrastrutture di trasporto e 26 strutture sanitarie.

Putin e leader kazako ostentano unita', dopo tensioni su Ucraina

Il presidente russo, Vladimir Putin, e il suo omologo kazako, Kassym-Jomart Tokayev, hanno ostentato la loro unità lodando i legami storici tra i due Paesi, dopo i disaccordi sul conflitto in Ucraina. "Per il Kazakistan, la Russia è sempre stata e rimane il principale partner strategico", ha detto Tokayev durante un incontro con Putin al Cremlino. Il leader di Astana ha accolto con favore le "profonde relazioni in aree molto diverse", dicendo di avere "grandi progetti per la capitale russa" in Kazakistan e promettendo di fare "tutto il possibile" per garantire la sua presenza "permanente" nel Paese. Si tratta della prima visita all'estero del presidente kazako dal suo insediamento, la scorsa settimana, per un secondo mandato alla guida del Kazakistan. Il fatto che questa visita si svolga in Russia "ha un significato politico e naturalmente un certo simbolismo", ha assicurato Tokayev.

(reuters)

Mosca convoca l'ambasciatore norvegese

Il ministero degli Esteri russo ha convocato oggi l'ambasciatore norvegese a Mosca a seguito dell'arresto di cittadini russi da parte delle forze di sicurezza di Oslo con l'accusa di aver utilizzato e fatto volare illegalmente dei droni. Secondo quanto riferito dal servizio diplomatico russo, Mosca ha espresso all'ambasciatore norvegese
Robert Kvile, una protesta per quella che ha definito l'inammissibilità delle decisioni adottate dalle autorità della nazione scandinava. Rappresentanti russi hanno fatto notare a Kvile che questi arresti e processi "hanno motivazioni politiche" e violano "i principi di una giustizia equa e imparziale", riferisce l'agenzia Tass. Infine, le autorità russe hanno chiesto di porre fine a quella che considerano una persecuzione nei confronti dei cittadini russi, motivata da questioni etniche ed aggravata dallo scoppio della guerra in Ucraina.

Diplomatica Usa a Mosca: "Incontro Cia-Fsb per gestire i rischi associati al nucleare"

Stati Uniti e Russia hanno modi per gestire rischi nucleari attraverso i contatti fra le agenzie di intelligence dei due Paesi, ha precisato l'incaricata d'affari americana a Mosca, Elizabeth Rood in una intervista a Ria Novosti dopo che il direttore della Cia, William Burns, ha incontrato la sua controparte Sergei Naryshkin in Turchia. "Gli Stati Uniti hanno canali per la gestione dei rischi con la Federazione russa, in particolare nel settore nucleare e questo è stato l'obiettivo dell'incontro di Burns con Naryshkin. Burns non ha negoziato nulla e non ha discusso di una soluzione al conflitto in Ucraina", ha spiegato Rood sottolineando che gli Stati Uniti continuano a sollevare, con la Russia, la questione del rilascio della campionessa di basket Brittney Griner e di Paul Whelan.
"Gli Stati Uniti, come abbiamo già detto, hanno messo sul tavolo una proposta significativa. Abbiamo proposto anche delle alternative.
Sfortunatamente, al momento la Russia non ha fornito alcuna risposta seria a queste proposte", ha concluso.

007 ucraini: "Se la Bielorussia entra in guerra è un suicidio"

Se la Bielorussia, cedendo alle pressioni di Mosca, dovesse decidere di entrare in guerra contro l'Ucraina, questo si risolverebbe in un "suicidio". È l'avverimento lanciato da Andriy Yusov, portavoce dell'intelligence di Kiev, secondo cui le informazioni che diffondono Mosca e Minsk sulla partecipazione della Bielorussia alle operazioni militari in Ucraina "perseguono diversi obiettivi allo stesso tempo... da un lato, seminare il panico tra la popolazione, tra gli ucraini, compresi i residenti delle aree e delle regioni di confine. E disorientare le forze di difesa ucraine, disperdere le forze, trasferire forze da altre direzioni". 
Secondo Yusov, citato da Ukrinform, "gli obiettivi di questa operazione psicologica speciale sono la Bielorussia stessa e i bielorussi, cioè l'escalation". Questo non vuol dire, ha continuato il portavoce dell'intelligence, che "non c'è alcuna minaccia da parte del regime di Lukashenko. Lukashenko aiuta Putin con armi, munizioni e veicoli blindati, fornisce il suo spazio aereo per gli attacchi contro l'Ucraina, ma oggi non possiamo dire che nel prossimo futuro ci sarà un'invasione su vasta scala e il coinvolgimento della Bielorussia in un'operazione di terra".

Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko
Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko
Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko (reuters)

I ministri degli Esteri dei Paesi Baltici e Scandinavi in visita a Kiev

I ministri degli Esteri di Estonia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Svezia, Finlandia e Islanda sono in visita a Kiev, come riporta Kiev Independent. "Oggi siamo a Kiev in piena solidarietà con l'Ucraina", ha dichiarato il ministro degli Esteri della Lettonia, Edgars Rinkevics. "Nonostante le bombe della Russia e la barbara brutalità, l'Ucraina vincerà!", ha aggiunto il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis.

Il Papa: "Perché non nomino Putin? Non è necessario, tutti conoscono la mia posizione"

"Perché non nomino Putin? Perché non è necessario; è già noto. Tuttavia, a volte le persone si attaccano a un dettaglio. Tutti conoscono la mia posizione, con Putin o senza Putin, senza nominarlo". Lo ha sottolineato il Papa in una intervista al magazine America. Bergoglio ha ricordato poi di avere "parlato con il presidente Zelensky tre volte per telefono. E lavoro in generale con la ricezione di elenchi di prigionieri, sia prigionieri civili che prigionieri militari, e li faccio inviare al governo russo, e la risposta è sempre stata molto positiva". Francesco dice poi chiaramente che, se andrà, andrà sia a Mosca che a Kiev: "Ho anche pensato di viaggiare, ma ho preso la decisione: se viaggio, vado a Mosca e a Kiev, in entrambe, non solo in un posto. E non ho mai dato l'impressione di coprire l'aggressione. Ho ricevuto qui in questa sala, tre o quattro volte, una delegazione del governo ucraino. E lavoriamo insieme".

(reuters)

"Quando parlo dell'Ucraina - ha ribadito - parlo di un popolo martirizzato. Se hai un popolo martirizzato, hai qualcuno che lo martirizza. Quando parlo dell'Ucraina, parlo della crudeltà perché ho molte informazioni sulla crudeltà delle truppe che entrano. In genere, i più crudeli sono forse quelli che sono della Russia ma non sono della tradizione russa, come i ceceni, i Buriati e così via. Certamente, chi invade è lo Stato russo. Questo è molto chiaro. A volte cerco di non specificare per non offendere e piuttosto di condannare in generale, anche se è risaputo chi sto condannando. Non è necessario che metta nome e cognome".
Il Pontefice ha ricordato ancora una volta che "Il secondo giorno di guerra sono andato all'ambasciata russa (presso la Santa Sede, ndr), un gesto insolito perché il papa non va mai in un'ambasciata. E lì ho detto all'ambasciatore di dire a Putin che ero disposto a viaggiare a condizione che mi concedesse una piccola finestra per negoziare. Lavrov, il ministro degli Esteri ad alto livello, ha risposto con una lettera molto carina dalla quale ho capito che per il momento non era necessario".

Portavoce di Putin: "La lettera delle madri contro la guerra? Non l'ho vistà"

Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha detto di non aver visto la lettera aperta e la petizione online pubblicate da un gruppo di madri di soldati russi e dal movimento "Resistenza femminista contro la guerra" per chiedere il ritiro delle truppe di Mosca dall'Ucraina.
Ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla lettera, Peskov ha risposto: "No, sapete, sfortunatamente non l'ho vista, quindi non posso rilasciare commenti". Lo riporta l'agenzia Interfax.

(reuters)

Da Ankara missili a guida laser per esercito ucraino

La prima consegna sarebbe avvenuta in estate, tuttavia la notizia è rimbalzata sui media solo di recente, dopo essere stata rivelata dal blog specializzato in questioni di Difesa Oryx, che parla di una fornitura complessiva tra i 50 e i 200 missili TRLG-230. Secondo Oryx la Turchia avrebbe inviato i missili in Ucraina anche prima degli Stati Uniti, che hanno dotato Kiev del sistema lanciarazzi High Mobility Artillery Rocket (HIMARS).
Si tratta di missili prodotti dall'azienda turca Roketsan, 230 mm di diametro e massima precisione nel colpire obiettivi in un raggio di 20-70 chilometri grazie al sistema di guida laser. I missili turchi sono compatibili con diversi lanciarazzi, ma sopratutto possono essere montati sui famigerati droni turchi TB2 Bayraktar, che pesanti perdite hanno inflitto ai russi in Ucraina e Donbass e colpire con grande precisione bersagli lontani anche 70 km. Questi missili infatti sono destinati ad essere utilizzati per colpire obiettivi distanti per cui serve precisione e accuratezza, non per essere sparati in fase di Difesa in batterie multiple.

(afp)

Ungheria, Orbán: ratifica adesione Svezia e Finlandia alla Nato a inizio 2023

"Abbiamo informato sia la Svezia che la Finlandia che l'Ungheria supporta la loro adesione alla Nato e la questione sarà nell'agenda della prima sessione dell'assemblea parlamentare il prossimo anno". Lo ha anunciato il premier ungherese, Viktor Orbán, in un video diffuso sul suo profilo Twitter. "Voglio sottolineare che la Svezia e la Finlandia non hanno perso un singolo minuto nel loro processo di adesione a causa dell'Ungheria e non ne perderanno nemmeno uno dal momento che il governo ungherese fornisce loro il supporto all'adesione", ha aggiunto. L'Ungheria, assieme alla Turchia, sono gli unici due paesi Nato che non hanno ancora ratificato la domanda di adesione di Svezia e Finlandia all'Alleanza atlantica.

(ansa)

Kiev: 30 attacchi russi su Kherson in un giorno

"Gli occupanti russi hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 30 volte" in un giorno. Lo riferisce su Telegram Yaroslav Yanushevych, governatore della regione di Kherson, in Ucraina. Nella giornata di ieri, i russi hanno attaccato le aree residenziali della cittadina recentemente liberata, colpendo edifici privati e appartamenti. Una persona è stata uccisa, mentre due sono rimaste ferite. Attaccati anche i villaggi di Bilozerka, Pryozerne, Komyshany, Stepanivka, Mykilske, Chornobaivka, Tokarivka, Zelenivka, Prydniprovske, Stanislav. Le bombe russe sono cadute anche sul distretto di Beryslav, fa sapere Yanushevych.

(reuters)

Il sindaco di Kiev Klitschko a Zelensky: "Serve unità, non contrasti"

Dopo essere stato "rimbrottato" dal presidente Volodymyr Zelensky per la scarsa efficacia del ripristino dei servizi dopo i black out a Kiev, il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko ha risposto in un'intervista che "gli ucraini hanno bisogno di unità e non di battaglie politiche", esortando a lavorare come "un'unica squadra" nell'emergenza.

(afp)

Il Cremlino conferma: nessun ritiro delle truppe russe dalla centrale di Zaporizhzhia

L'addetto stampa del Cremlino, Dmitry Peskov, ha smentito le voci secondo cui le forze russe si sarebbero preparate a lasciare la centrale nucleare di Zaporizhzhia. "Non c'è bisogno di cercare segnali dove non ci sono", le sue parole riportate da Tass.

Il Cremlino favorevole alla mediazione del Vaticano: "È l'Ucraina a non esserlo"

Il Cremlino è favorevole a una mediazione del Vaticano tra Mosca e Kiev sulla guerraa in corso. Lo ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov.

(ansa)

Media: Usa valutano bombe di precisione Boeing per Kiev

Il Pentagono sta valutando una proposta della Boeing per fornire all'Ucraina bombe di precisione di piccole dimensioni e a basso costo, da montate su razzi disponibili in Ucraina e che permetterebbero a Kiev di colpire ben oltre le linee di difesa russe: lo riporta l'agenzia di stampa Reuters in un articolo in esclusiva pubblicato sul suo sito.
Le scorte militari degli Stati Uniti e degli alleati si stanno riducendo e l'Ucraina ha sempre più bisogno di armi più sofisticate. Il sistema proposto dalla Boeing, denominato Ground-Launched Small Diameter Bomb (GLSDB), è uno di una mezza dozzina di piani per la produzione di nuovi armamenti destinati all'Ucraina e agli alleati americani nell'Europa orientale, hanno dichiarato fonti industriali all'agenzia di stampa.
Il GLSDB potrebbe essere consegnato già nella primavera del 2023, secondo un documento esaminato dall'agenzia e da tre persone a conoscenza del piano. 

Sindaco di Kiev: "Con blackout ipotesi di evacuazione parziale della città"

"Dobbiamo essere pronti a vari scenari e non escludo lo scenario peggiore. In quel caso non ci sarà un'evacuazione completa, forse parziale, ma non si può chiamare evacuazione. Si tratta di un trasferimento temporaneo di alcune categorie di persone in periferia, dove potrebbero essere disponibili servizi". Così il sindaco della capitale ucraina, Vitaliy Klitschko, in un'intervista a Rbk Ucraina, smentisce l'evacuazione totale della capitale in caso di blackout completo della città.
"Chiedo a ogni residente di Kiev - afferma il sindaco - di considerare diversi scenari e di essere pronto. Secondo i militari, il nemico intende continuare a compiere insidiosi attacchi alle infrastrutture del Paese per intimidire gli ucraini con l'oscurità e il freddo. Pertanto, si prega di avere a casa una scorta di acqua potabile, scorte di cibo che possono essere preparati o consumati senza elettricità, vestiti caldi, laptop e power bank carichi, scaricare mappe offline sui telefoni. E in caso di brutta situazione, sarebbe bene che tutti potessero andare a casa loro in periferia, dove c'è l'acqua, una stufa, o andare dai propri amici. Ma facciamo di tutto affinché non accada lo scenario peggiore".

(reuters)

I filorussi: "La centrale di Zaporizhzhia resta sotto il nostro controllo"

La centrale nucleare di Zaporizhzhia rimane sotto il controllo russo, così come la città di Energodar. Lo ha scritto su Telegram l'amministrazione comunale filorussa locale che è bollato come "false" le notizie secondo cui le forze di Mosca avrebbero intenzione di ritirarsi.

(ansa)

I filorussi: "Uccisa una donna in un bombardamento ucraino a Novaya Kakhova"

Una donna è stata uccisa e un uomo è rimasto ferito in un nuovo bombardamento con mortai delle forze ucraine su Novaya Kakhovka, sulla sponda sinistra del fiume Dnepr, nella regione di Kherson, dove le forze russe si sono ridispiegate dopo il ritiro dalla città capoluogo. Lo sostiene l'amministrazione locale filorussa sul suo canale Telegram. Nel bombardamento, avvenuto ieri sera, sono stati colpiti un edificio residenziale di nove piani e alcune linee per l'alimentazione dell'elettricità, indica l'amministrazione, citata dall'agenzia Interfax.

L'Intelligence britannica: "Kherson vulnerabile, resta sotto il tiro dei russi"

La città di Kherson resta "vulnerabile" perché si trova nel raggio di tiro della "stragrande maggioranza" dei sistemi di artiglieria russi, nonostante le truppe di Mosca si siano ritirate sula sponda orientale del fiume Dnipro. Lo riporta il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento di intelligence sull'andamento del conflitto pubblicato sui social.

Un blindato non lontano da Kherson
Un blindato non lontano da Kherson
Un blindato non lontano da Kherson (ansa)

Kiev: la Russia ha perso 590 uomini nelle ultime 24 ore

La Russia ha perso nelle ultime 24 ore 590 uomini, facendo salire a 87.900 le perdite  russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 87.900 uomini, 2.908 carri armati, 5.861 mezzi corazzati, 1.899 sistemi d'artiglieria, 395 lanciarazzi multipli, 209 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 278 aerei, 261 elicotteri, 4.416
autoveicoli, 16 unità navali e 1.555 droni.

Soldati russi non lontano da Zaporizhzhia
Soldati russi non lontano da Zaporizhzhia
Soldati russi non lontano da Zaporizhzhia (reuters)

Il premier Sunak: "Regno Unito con l'Ucraina per tutto il tempo necessario"

"Non abbiate dubbi: staremo con l'Ucraina per tutto il tempo necessario". E' un passaggio di un discorso che Rishi Sunak dovrebbe pronunciare oggi e che è stato anticipato dall'ufficio dello stesso premier britannico, secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass. "Manterremo o aumenteremo i nostri aiuti militari l'anno prossimo. E forniremo nuovo supporto alla difesa aerea, per proteggere il popolo ucraino e le infrastrutture critiche su cui fa affidamento. Proteggendo l'Ucraina, proteggiamo noi stessi", dovrebbe dire Sunak durante un ricevimento alla Guildhall di Londra. Nel suo primo importante discorso di politica estera, il primo ministro britannico sottolineerà inoltre la necessità di sviluppare la strategia a lungo termine del Regno Unito. "Sotto la mia guida non sceglieremo lo status quo. Faremo le cose in modo diverso. Ci evolveremo, ancorati sempre alla nostra costante fede nella libertà, nell'apertura e nello stato di diritto e fiduciosi che, in questo momento di sfide e competizioni, i nostri interessi saranno protetti e i nostri valori prevarranno".

NYT, gli alleati occidentali non risponderanno a tutte le richieste di Kiev

Ma gli alleati occidentali non potranno rispondere a tutte le richieste di Kiev, sottolinea ancora il NYT. Gli ucraini hanno chiesto missili superficie-superficie a lungo raggio, caccia e carriarmati di ultima generazione. Gli Alleati sono prudenti, perché temono che i missili tattici tipo gli Atacms, prodotti negli Stati Uniti e in grado di raggiungere un raggio di 190 chilometri, possano essere usati per colpire la Russia e la Crimea, scatenando una reazione che coinvolgerebbe direttamente anche la Nato. Anche le forniture di 'tank' e caccia è complicato, perché richiedono almeno un anno di addestramento. Ma al momento il problema più grosso riguarda la fornitura di proiettili per artiglieria, e quella è una sfida in salita. "Se vuoi aumentare la capacità di produzione - spiega Mark Cancia, ex stratega della Casa Bianca - servirebbe partire quattro o cinque anni prima per cominciare a vedere i risultati".

NYT, dai Paesi Nato aiuti militari all'Ucraina per 40 miliardi di dollari. E i piccoli hanno esaurito il budget

Le munizioni, prosegue il New York Times, vengono prese anche dalla Corea del Sud, mentre all'interno della Nato si sta discutendo se riaprire vecchi stabilimenti nella Repubblica Ceca, in Slovacchia e Bulgaria per produrre proiettili e granate di vecchia fabbricazione sovietica. Paesi come Polonia e quelli del Baltico, che hanno fornito grandi quantità di armi, adesso si trovano in difficoltà. La Francia, che ha stanziato un fondo da 200 milioni di dollari per permettere all'Ucraina di acquistare armi, ha già dato 18 moderni obici semoventi Cesar, che rappresentano il 20 per cento di tutta l'artiglieria in dotazione, ed è riluttante a fornirne altri. Finora l'Unione Europea ha stanziato più di tre miliardi di euro per compensare gli Stati che hanno aiutato l'Ucraina, soldi che nel novanta per cento sono già stati assegnati. In totale i Paesi Nato hanno fornito aiuti per 40 miliardi di dollari, che è quasi quanto la sola Francia stanzia annualmente per la difesa. Paesi più piccoli hanno quasi esaurito il loro budget. Restano i più grandi, e tra questi viene citata anche l'Italia, insieme a Francia, Germania e Olanda.

New York Times, Usa e alleati in difficoltà sugli aiuti militari: "Un giorno di guerra in Ucraina come 30 in Afghanistan"

Stati Uniti e gli alleati Nato in difficoltà nel mantenere il ritmo di aiuti militari all'Ucraina, dove un "giorno di guerra ne vale trenta di quella in Afghanistan". L'indicazione arriva da un articolo del New York Times in cui si analizzano le richieste di Kiev e quello che gli alleati possono garantire. E dopo nove mesi di conflitto, gli sforzi vengono considerati quasi al limite. L'analisi sembrerebbe un segnale alla stessa Ucraina, proprio nel momento in cui il presidente Zelensky ha chiesto agli alleati un altro sforzo. La quantità di artiglieria che è stata fin qui usata, secondo fonti della Nato citate, è consistente: mentre le forze del Patto Atlantico in Afghanistan hanno sparato in media 300 colpi, e non dovevano preoccuparsi della difesa aerea, in Ucraina sono migliaia al giorno e in più vanno considerati gli attacchi aerei da parte dei missili russi e dei droni di produzione iraniana. La scorsa estate nella regione del Donbass sono stati sparati in media tra i 6 mila e i 7 mila colpi di artiglieria al giorno, contro i 40-50 mila dei russi. Per dare un ordine di grandezza, gli Stati Uniti ne producono 15 mila al mese.