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Ucraina - Russia, le news dalla guerra oggi: Mosca: Xi Jinping in Russia in primavera. Pechino non conferma. Mattarella: "Aiuti militari per far cessare la guerra".Ex mercenario Wagner racconta la brutalità in prima linea

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede nuove armi per evitare che la Russia prolunghi la guerra. "Accelerare la fornitura e l'apertura di nuove opzioni di armamento necessarie per l'Ucraina". Intanto il presidente americano Biden annuncia che presto sarà in Polonia, senza dire però se lo farà in occasione dell'anniversario dell'attacco russo. Sulla stessa linea dell'amministrazione americana, il cancelliere tedesco Scholz, mentre il presidente francese Macron non esclude l'invio di caccia.

Casa Bianca: presto annuncio di nuovi aiuti a Kiev

Gli Stati Uniti probabilmente annunceranno "presto" ulteriori aiuti all'Ucraina. Lo ha affermato portavoce della Casa Bianca Olivia Dalton ai giornalisti a bordo dell'Air Force One, come riporta la Cnn. Alla domanda se gli Stati Uniti invieranno jet F16 in Ucraina, Dalton ha ribadito i commenti del presidente Joe Biden lunedì e ha sottolineato i miliardi di dollari di aiuti forniti finora. Dalton ha anche sottolineato che gli Stati Uniti rimangono in "contatti regolari" con i funzionari ucraini in merito alle loro esigenze.

Ex mercenario Wagner ora in Norvegia descrive le brutalità in prima linea

Andrei Medvedev, l'ex mercenario del gruppo Wagner che ha disertati e ha chiesto asilo alla Norvegia, in un'intervista esclusiva alla Cnn da Oslo ha raccontato la bruitalità alla quale ha assistito in Ucraina. Ha spiegato che i combattenti Wagner venivano spesso mandati in battaglia con poche indicazioni, e il trattamento riservato alle reclute riluttanti era spietato. "Riunivano quelli che non volevano combattere e gli sparavano davanti ai nuovi arrivati", ha rivelato. "Ad esempio, hanno portato due prigionieri che si sono rifiutati di andare a combattere e hanno sparato loro davanti a tutti, poi li hanno seppelliti nelle trincee scavate dalle reclute".
Il 26enne, che afferma di aver precedentemente prestato servizio nell'esercito russo, si è unito a Wagner come volontario. È entrato in Ucraina meno di 10 giorni dopo aver firmato il suo contratto nel luglio 2022, prestando servizio vicino a Bakhmut, la città in prima linea nel Donetsk. Medvedev ha parlato alla Cnn da Oslo dopo aver attraversato il suo confine in un'audace defezione che, stando al suo racconto, lo ha visto sfuggire all'arresto "almeno dieci volte" e schivare i proiettili delle forze russe. A suo parere, al gruppo Wagner mancava una strategia: "Non c'erano vere tattiche. Abbiamo solo ricevuto ordini sulla posizione dell'avversario ma non c'erano ordini precisi su come comportarci. Pianificavamo come procedere passo dopo passo".

A 26-year-old former commander in Russia's Wagner mercenary group says fighters were often treated ruthlessly and sent into battle with little direction https://t.co/GCPOKccbQC

— CNN France (@CNNFrancePR) January 31, 2023

New York Times: i Paesi vicini aiutano la Russia, le sanzioni sono quasi senza effetto

Le sanzioni contro la Russia non stanno avendo effetto e gli scambi commerciali esteri di Mosca sono quasi ai livelli precedenti alla guerra in Ucraina, grazie soprattutto al fatto che i Paesi vicini fungono da piattaforma per l'ingresso e l'uscita di molti prodotti. Lo scrive il New York Times, spiegando che la Russia ha smesso di pubblicare i dati del suo commercio estero dopo l'invasione dell'Ucraina, ma un'analisi dei dati dei Paesi vicini alla Russia mostra che stanno fornendo a Mosca molte delle merci colpite dalle sanzioni. Inoltre, prosegue il quotidiano newyorkese, Mosca sta approfittando dell'alleanza o della neutralità di Paesi che non applicano le sanzioni per dirottare gran parte del suo commercio.
I due indicatori che dimostrano, secondo il New York Times, che le sanzioni non stanno dando frutti sono la stabilità del rublo e i dati del Fondo monetario internazionale, secondo cui l'economia russa crescerà quest'anno dello 0,3%, ben al di sopra della contrazione del -2,3% della previsione precedente.

Il ministro della Difesa ucraino Reznikov a Parigi: "Ottimista sull'invio di caccia dall'Occidente"

"Non so quanto sarà rapida la risposta degli alleati occidentali alle richieste di caccia di Kiev", ma "sono ottimista e penso che sarà il più presto possibile". Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, dopo i colloqui a Parigi con il suo omologo francese Sebastien Lecornu. Reznikov ha riferito che i colloqui non hanno avuto come tema specifico i jet da combattimento ma hanno parlato di "piattaforme" aeronautiche per aiutare la difesa terra-aria dell'Ucraina. Il ministro della Difesa ucraino ha anche elencato le armi che l'Ucraina ha richiesto nell'ultimo anno, a partire dagli Stinger, e ha detto che la prima risposta è sempre stata: "Impossibile". Alla fine però, ha detto, "è diventato possibile".

(reuters)

L'ambasciatore russo Razov a Crosetto: "Da Italia azioni ingiuste e discriminazioni"

L'ambasciatore russo in Italia, Sergej Razov, ha inviato una lettera aperta al ministro della Difesa, Guido Crosetto. "Egregio signor Ministro - si legge nella lettera pubblicata sulla pagina Facebook dell'ambasciata - il 30 gennaio ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui, tra l'altro, ha affermato che l'Europa non deve chiudere le porte ai russi e percepire il popolo russo come un nemico. 'Non ho mai condiviso chiusure verso gli artisti, gli sportivi, la popolazione civile. Dobbiamo lasciare dei canali di dialogo aperti', ha detto. E ha aggiunto: 'Perché negare i visti ai cittadini russi? Sarebbe meglio che le persone venissero in Europa anche per ascoltare una voce diversà.
Concordiamo di rado - prosegue l'ambasciatore russo - con le Sue dichiarazioni e azioni soprattutto per quanto riguarda la fornitura di armi italiane all'Ucraina, ma credo che quasi tutti i cittadini russi sottoscriverebbero senza esitazione queste parole. E lo stesso farebbero, suppongo, anche in Italia. Ma in che misura tali parole corrispondono alla realtà? Esaminiamo i fatti concreti. Chi è che sta riducendo le opportunità di contatto e di dialogo tra i popoli dei nostri Paesi?".
"La Russia - prosegue Razov - fondamentalmente per iniziativa del precedente governo italiano, è stata privata dell'accesso a 300 miliardi di dollari delle proprie riserve valutarie. Ora si discute della possibilità di uno scippo definitivo. E stiamo parlando dei soldi dei contribuenti russi. L'Italia continua a sequestrare immobili, proprietà e altri beni di uomini d'affari russi dichiarati 'oligarchi'. Su questa base, giuridicamente traballante, viene discriminata un'intera categoria di cittadini del nostro Paese che ha investito i propri capitali nello sviluppo dell'Italia".

Francia: forniremo altri 12 cannoni semoventi Caesar

La Francia fornirà altri 12 cannoni semoventi Caesar all'Ucraina: lo ha annunciato il ministro delle Forze armate transalpine, Sebastien Lecornu, precisando che "saranno finanziati con il fondo di sostegno militare a Kiev, che ammonta a 200 milioni di euro. Parigi ha già consegnato 18 di questi cannoni da 155 mm.

Nato: Ankara, su Svezia decisione a giugno

La Turchia attenderà sei mesi per dare il tempo alla Svezia di cambiare le leggi antiterrorismo e solo dopo potrebbe togliere il veto all'ingresso nella Nato della Svezia. Lo ha dichiarato il portavoce e consigliere della presidenza Ibrahim Kalin, uno dei più stretti collaboratori del presidente Recep Tayyip Erdogan. "Ci aspettiamo che questi Paesi smettano di essere un porto per terroristi del Pkk e golpisti.
Siano sempre stati a favore dell'allargamento della Nato. La Svezia ha recentemente approvato delle modifiche della costituzione e c'è bisogno di attendere Giugno perchè entrino in vigore. Entrambi i Paesi vogliono entrare nella Nato prima del vertice programmato a Luglio. Le autorità svedesi ci hanno detto che le nuove leggi soddisfano gli impegni presi, noi in base a questo valuteremo e decideremo. La situazione della Finlandia è differente.", ha detto Kalin questo pomeriggio.

(afp)

Bombe russe su Bakhmut, due morti tra cui un 12enne

Due morti, un bambino di 12 anni e un uomo, sono il bilancio delle vittime di un attacco russo contro una zona residenziale di Bakhmut. Altri cinque civili sono rimasti feriti sotto i colpi dell'artiglieria di Mosca. Lo ha reso noto il servizio stampa della Procura generale ucraina, riporta Ukrinform.

Mattarella: "Gli aiuti militari a Kiev servono per far cessare la guerra"

"Il sostegno politico, economico e militare all'Ucraina e le sanzioni alla Russia sono funzionali a far cessare la guerra, non ad alimentarla". Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricevendo al Quirinale Katalin Novak, Presidente di Ungheria, in visita ufficiale in Italia.
Oltre al l'invasione russa dell'Ucraina e delle conseguenze politiche, economiche e umanitarie, i temi di discussione dell'incontro sono stati i rapporti bilaterali, il futuro dell'Ue e le relazioni con gli Usa, le migrazioni, i Balcani occidentali e la persecuzione dei cristiani nel mondo.

(ansa)

Russia: chiesti 9 anni in colonia penale per il giornalista Nevzorov

Il procuratore Oleg Lavrov ha chiesto al tribunale Basmanny di Mosca di condannare il giornalista Alexander Nevzorov, riconosciuto come agente straniero in Russia, a 9 anni di carcere in una colonia penale per aver diffuso informazioni false sull'esercito russo. Lo riporta l'agenzia Tass. È stato chiesto inoltra di vietare per 4 anni al giornalista l'uso di internet. Nevzorov è accusato di aver diffuso informazioni false sulla violenza contro le donne ucraine da parte di militari russi.

Ex membro del gruppo Wagner fuggito in Norvegia si scusa con gli ucraini

L'ex membro del gruppo Wagner che ha chiesto asilo in Norvegia, Andrey Medvedev, si è scusato con gli ucraini che vivono nel Paese scandinavo, che hanno criticato la sua presenza nel Paese. "Per voi sono una canaglia, ma vi chiedo solo di tenere conto del fatto che me ne sono reso conto, anche se in ritardo, e ho parlato contro tutto questo", ha detto Andrey Medvedev in un estratto della sua intervista all'emittente norvegese Nrk, che è stata pubblicata online oggi. "Vi chiedo di non condannarmi e in ogni caso mi scuso", ha aggiunto.

Kiev: "120-140 carri armati occidentali come prima consegna"

L'Ucraina riceverà "dai 120 ai 140 carri armati nella prima consegna" che arriverà da 12 Paesi. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba. "La coalizione dei carri armati ora ha 12 membri. Posso notare che nella prima ondata di contributi, le forze armate ucraine riceveranno tra i 120 ei 140 carri armati di modello occidentale", ha detto il titolare della diplomazia ucraina.

(reuters)

Procuratore russo: rimandati a casa 9mila mobilitati per errore

Oltre 9mila cittadini mobilitati erroneamente, compresi quelli in cattive condizioni di salute, sono stati riportati a casa in seguito a controlli di sorveglianza: lo ha dichiarato il procuratore generale russo Igor Krasnov, come riporta Interfax. "Gli sforzi degli organi di controllo hanno riportato a casa più di 9mila persone mobilitate erroneamente, comprese quelle che non avrebbero mai dovuto essere mobilitate per motivi di salute", ha dichiarato Krasnov durante un incontro con il presidente Vladimir Putin.

Lavrov: "Le armi occidentali trasformano Kiev in una minaccia per la nostra sicurezza"

L'invio di armi dall'Occidente a Kiev non sono altro che "tentativi di trasformare l'Ucraina in una minaccia ancora più grave per la nostra sicurezza" e che le forze armate russe "stanno adottando tutte le misure necessarie affinché i piani dell'Occidente in Ucraina non si avverino, e non si avvereranno". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in una conferenza stampa dopo i colloqui con il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shukri. Lo riporta l'agenzia Tass. "Naturalmente stiamo osservando le discussioni in Occidente sulla possibilità di rifornire ulteriormente l'Ucraina di armi sempre più serie, comprese quelle offensive", ha aggiunto Lavrov.

Lavrov: "Ho ricevuto il messaggio di Blinken a 'fermarci'" 

"Il ministro degli esteri egiziano mi ha consegnato il messaggio del segretario di Stato americano", Antony Blinken che domenica è stato in Egitto prima di arrivare in Israele. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, secondo quanto riporta la Tass. Il messaggio, aggiunge Lavrov, "contiene solo inviti alla Russia a 'quit and stop', abbandonare e fermarsi".

(ansa)

Polonia: "Per ora non è sul tavolo l'ipotesi dell'invio degli F-16"

L'ipotesi di inviare caccia F-16 a Kiev "non è al momento oggetto di discussioni ufficiali". Lo ha detto il vice ministro della Difesa polacco, Wojciech Skurkiewicz, a France Press.

Mosca: conquistato villaggio vicino Bakhmut

Le forze russe hanno annunciato di aver preso il villaggio di Blagodatnoye, a nord di Bakhmut, nel corso delle operazioni offensive condotte nel Donetsk. Lo ha riferito il portavoce del Ministero della Difesa, tenente generale Igor Konashenkov, riportato dalla Tass. "Nella direzione di Donetsk, i volontari delle unità d'assalto supportati da aerei operativi-tattici e dell'aviazione dell'esercito, dalle truppe missilistiche e dall'artiglieria del gruppo di battaglia meridionale hanno liberato la comunità di Blagodatnoye nella Repubblica Popolare di Donetsk come risultato di operazioni offensive di successo", ha detto il portavoce.

Lula: "Il Brasile non invia le munizioni, vuole la pace"

"Il Brasile non ha alcun interesse a trasferire munizioni per la guerra tra Ucraina e Russia. Il Brasile è un Paese di pace. In questo momento bisogna trovare chi vuole la pace, parola che finora è stata usata pochissimo". Lo scrive il presidente Luiz Inacio Lula da Silva sul suo profilo Twitter, in risposta alle polemiche sorte dopo la sua decisione di non dare l'ok all'invio di munizioni per i tank Leopard e dopo aver ricevuto il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "I cinesi hanno un ruolo molto importante in questa" partita. "Se andrò in Cina a marzo, voglio parlare della pace tra Russia e Ucraina con il presidente Xi Jinping", aggiunge.

(afp)

Mosca, "controllo armi" nel colloquio con gli Usa

Si è parlato di "questioni riguardanti il controllo degli armamenti" nell'incontro di ieri a Mosca, tra il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov e il nuovo ammbasciatore Usa, Lynne Tracy. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo, in una nota.

Kiev: abbiamo bisogno di almeno 200 caccia occidentali

L'Ucraina ha bisogno di almeno 200 caccia occidentali per proteggere i suoi cieli, in sostituzione degli attuali velivoli sovietici di vario tipo che sono ormai obsoleti: lo ha detto il portavoce dell'Aeronautica Militare ucraina, Yuriy Ignat, in commenti ai media internazionali.  "Al momento, l'F-16 è il candidato più probabile per sostituire il vecchio aereo sovietico", ha sottolineato l'ufficiale.

Cremlino: "Paesi Baltici e Polonia inaspriscono il confronto"

I Paesi Baltici e la Polonia sono pronti a fare di tutto per provocare un ulteriore scontro con la Russia, pensando poco alle ripercussioni, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti riportato dalla Tass. "Nel complesso, vediamo un atteggiamento piuttosto aggressivo da parte dei rappresentanti dei Paesi Baltici e della Polonia", ha detto rispondendo a una domanda sulla richiesta del presidente lituano Gitanas Nauseda di oltrepassare le linee rosse e fornire jet da combattimento all'Ucraina.
"A quanto pare, sono pronti a fare qualsiasi cosa per provocare l'aumento del confronto, probabilmente pensando poco alle conseguenze. Certo, è molto triste che in queste condizioni, diciamo, i leader dei principali Paesi europei che sono il motore di tutti i processi europei, purtroppo, non stiano svolgendo un ruolo di equilibrio e non stiano bilanciando i rappresentanti con inclinazioni estremiste". 

(ansa)

Stoltenberg (Nato): "Guerra oggi in Europa, domani forse in Asia"

"Pechino osserva con attenzione cosa sta accadendo oggi in Ucraina e questo potrà influenzare le sue decisioni future: ciò che accade oggi in Europa potrà accadere domani in Asia". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso del suo punto stampa con il premier giapponese Fumio Kishida. Giappone e Nato concordano che la sicurezza nell'area transatlantica e dell'indopacifico è "interconnessa" e che la guerra in Ucraina non è una sfida "solo europea". "La Cina non è un nostro avversario ma bullizza i suoi vicini e minaccia Taiwan, dunque dobbiamo capire e gestire questa sfida", ha aggiunto.

(reuters)

Tribunale russo multa Twitch per "fake news" sulla guerra

Un tribunale russo ha multato di 4 milioni di rubli (oltre 52mila euro) Twitch, una delle piattaforme di streaming video più popolari al mondo, per non aver rimosso contenuti sulla campagna militare in Ucraina che le autorità ritengono essere "fake". Lo ha riferito l'agenzia di stampa Interfax. La società di proprietà di Amazon è solo l'ultimo big del web finito nel mirino della magistratura russa, che ha già multato per motivi analoghi YouTube, Google e Wikipedia.

Kiev: "Per chiudere i cieli servono almeno 180 caccia" 

Per proteggere il suo spazio aereo, l'Ucraina ha bisogno di sostituire i velivoli sovietici ormai obsoleti con un unico tipo di caccia multiuso, che può essere l'F-16; e ne servono fino a 180 esemplari. Lo ha detto il portavoce dell'aeronautica delle forze armate ucraine Yuriy Ignat. Si tratta, ha spiegato alla stampa ucraina, dei numeri in possesso dei più grandi Paesi della Nato. Ignat ha sottolineato che l'Ucraina è uno dei Paesi più grandi d'Europa e necessita dunque di copertura aerea sia in tempo di guerra che in tempo di pace.

(reuters)

Allarme aereo in tutta l'Ucraina

Un allarme aereo è stato dichiarato poco fa in tutte le regioni dell'Ucraina per il pericolo di attacchi missilistici. Il governo consiglia "ai cittadini di mettersi al riparo o di osservare la regola delle 'due mura'". Il portavoce dell'Aeronautica Militare, Yuriy Ignat, ha dichiarato in diretta sul canale televisivo 24 che la rapida diffusione dell'allarme sul territorio dell'Ucraina indica la minaccia di attacchi missilistici Dagger.

Pechino al momento non conferma che Xi sarà a Mosca in primavera

La Cina al momento non conferma né smentisce la notizia di una visita del presidente cinese Xi Jinping questa primavera in Russia. Una portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, a una domanda in merito ha risposto così: "Cina e Russia mantengono stretti contatti a vari livelli per promuovere lo sviluppo dei due Paesi, contribuendo allo sviluppo globale pacifico. Per quanto riguarda questa visita in particolare, al momento non ho informazioni da condividere". Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass, ricordando che lunedì il ministero degli Esteri russo ha annunciato che la visita del presidente cinese Xi in Russia è in programma per la primavera e ha affermato che sarà un evento centrale nelle relazioni fra Mosca e Pechino nel 2023.

Mosca annuncia: Xi Jinping in Russia in primavera

È atteso che il presidente cinese, Xi Jinping, si recherà in Russia in primavera. È quanto ha annunciato il ministero degli Esteri russo, che ha affermato che questo sarà un evento centrale nelle relazioni fra Russia e Cina nel 2023. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass. "Nel prossimo anno, attraverso sforzi congiunti, la Russia e la Cina saranno in grado di rafforzare e far progredire ulteriormente i legami bilaterali. Come sapete, il presidente russo Vladimir Putin ha invitato il leader cinese Xi Jinping a compiere una visita di Stato nella Federazione Russa in primavera. Riteniamo che questo diventerà un evento centrale nelle relazioni bilaterali nel 2023", ha dichiarato il ministero degli Esteri russo rispondendo alle domande dei media ricevute durante la conferenza stampa sui risultati delle attività della diplomazia russa nel 2022. Il South China Morning Post scrive che il viaggio di Xi in Russia è atteso intorno all'anniversario dell'invasione dell'Ucraina. Putin aveva invitato Xi durante una videochiamata di fine anno fra i due avvenuta a dicembre. Pechino non ha ancora confermato il viaggio di Xi.

Ucraina, stato maggiore: 127mila soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

Le forze armate ucraine hanno annunciato oggi di aver ucciso 850 soldati russi durante l'ultima giornata di scontri. Il numero totale di soldati russi uccisi dall'inizio dell'invasione è salito a 127.500, dato che contrasta con quello fornito da Mosca, che da settimane non aggiorna il bilancio delle vittime. Dall'invasione russa, - ha reso noto su Facebook lo stato maggiore ucraino - sono stati distrutti 3.201 carri armati, 2.197 sistemi di artiglieria e 221 sistemi di difesa aerea.
La Russia non fornisce dati sulle vittime del conflitto da settembre, quando il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha confermato la morte di 5.937 soldati. Il portale di notizie russo Mediazona porta il numero totale dei decessi a 12.538, cifre che considera "confermate" da dati pubblicamente disponibili.

(reuters)

Ucraina: Hrw lancia allarme, Kiev ha usato mine antiuomo a Izyum

Human Rights Watch (Hrw) ha invitato le autorità ucraine a indagare sull'uso da parte del suo esercito di mine antiuomo che sono state disperse dentro e intorno a Izyum, nella regione di Kharkiv, nel settore orientale del Paese.
"Sembra che le forze ucraine abbiano ampiamente disperso mine antiuomo nell'area di Izyum, mine che hanno causato vittime tra i civili e che comunque rappresentano un rischio costante", ha dichiarato Steve Goose, direttore della divisione armi dell'organizzazione non governativa.
"Le forze russe hanno ripetutamente utilizzato mine antiuomo e commesso atrocità in tutto il Paese, ma ciò non giustifica l'uso da parte dell'Ucraina di queste armi vietate"

Russia, l'ex speechwriter di Putin: "Nei prossimi mesi è possibile un colpo di Stato"

"In questo momento, penso che un colpo di stato militare possa essere possibile". Sono le parole di Abbas Gallyamov, l'ex speechwriter del presidente russo Vladimir Putin, che nel corso di una intervista alla Cnn parla del numero dei soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina e delle difficili condizioni di vita dovute dalle sanzioni come condizioni favorevoli a un golpe militare. Ora analista politico, Gallyamov ritiene che il colpo di stato potrebbe verificarsi nei prossimi dodici mesi.

"L'economia russa sta peggiorando. La guerra è persa. Ci sono sempre più cadaveri che tornano in Russia, quindi i russi incontreranno maggiori difficoltà e cercheranno di trovare una spiegazione del perché tutto questo sta accadendo. Si risponderanno da soli: 'Beh, questo è perché il nostro Paese è governato da un vecchio tiranno, un vecchio dittatore'", ha detto Gallyamov riferendosi a Putin.

Secondo l'analista, "tempo un anno, un colpo di Stato diventa una possibilità reale" perché "c'è un presidente impopolare davvero odiato a capo del Paese e la guerra è davvero impopolare, e hanno bisogno di spargere sangue per questo". Possibile, aggiunge, che Putin annulli le elezioni presidenziali previste per il marzo del prossimo anno. "A giudicare dalle sue azioni, potrebbe davvero annullare le elezioni. Senza vittoria sull'Ucraina, dovrà affrontare i russi in difficoltà. I russi non hanno bisogno di lui se non è forte.
Potrebbe davvero dichiarare la legge marziale e annullare le elezioni", ha detto Gallyamov.

Ucraina: caccia a Kiev, il ministro della Difesa di Kiev a Parigi da Macron

Il ministro della Difesa ucraino chiederà personalmente oggi a Parigi gli aerei da combattimenti alla Francia: Oleksij Reznikov, che dovrebbe incontrare anche il presidente Emmanuel Macron, avrà un faccia-a-faccia con il suo omologo Sebastien Lecornu.
Ieri il presidente Usa, Joe biden, ha escluso che si possano fornire gli F-16 all'Ucraina mentre Macron è apparso più possibilista: ha detto che in linea di principio "nulla è escluso" nell'aiuto a Kiev, ma che qualsiasi mossa del genere dipenderà da diversi fattori, tra cui la necessità di evitare l'escalation e l'assicurazione che gli aerei non colpiranno "il territorio russo" e che la consegna "non vada a indebolire la capacità delle forze armate francesi".

(reuters)

Boris Johnson: "Putin ha aperto la strada a Kiev nella Nato"

"Bene, abbiamo provato l'ambiguità creativa e abbiamo visto dove ci ha portato. Per decenni abbiamo usato un doppio linguaggio diplomatico in materia di Nato e Ucraina, ed è finito in un disastro totale". Non usa mezzi termini Boris Johnson in un editoriale sul Washington Post in cui spiega perché, ora, "agli ucraini dovrebbe essere dato tutto ciò di cui hanno bisogno per finire questa guerra, il più rapidamente possibile, e dovremmo iniziare il processo di ammissione dell'Ucraina alla Nato, e iniziarlo ora".
"Abbiamo passato anni a dire agli ucraini che abbiamo una politica della "porta aperta" nella Nato e che hanno il diritto di "scegliere il proprio destino" e che la Russia non dovrebbe essere in grado di esercitare un veto. E per tutto quel tempo abbiamo apertamente segnalato a Mosca che l'Ucraina non aderirà mai all'alleanza, perchè così tanti membri della Nato eserciteranno semplicemente il proprio veto. Il risultato è la peggiore guerra in Europa da 80 anni. Il presidente russo Vladimir Putin ha distrutto innumerevoli vite, case, speranze e sogni. Ha anche distrutto la minima ragione per simpatizzare con lui o per assecondarlo nella sua paranoia".
 

Biden, no agli F-16 a Kiev

Il presidente Usa Joe Biden ha risposto "no"a chi gli ha chiesto se gli Stati Uniti forniranno jet da combattimento F-16 all'Ucraina. La settimana scorsa Biden ha annunciato la decisione di inviare al Paese 31 carri armati Abrams. Poco dopo quell'annuncio, Yuriy Sak, consigliere del segretario alla Difesa ucraino, aveva detto di essere ottimista sulla possibilità di ricevere jet da combattimento occidentali, come gli F-16 americani.