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Un’altra famiglia sotto sfratto da Itea, Degasperi: “Sono sempre stati in regola con i pagamenti, a febbraio 6 persone saranno sbattute in strada”

L’assessora Zanotelli ha fatto sapere che la domanda, presentata nel 2022, per un alloggio a canone sostenibile “è in corso di valutazione”. Degasperi: Bisogna fare in fretta, lo sfratto della famiglia è previsto per febbraio”

TRENTO. “Cosa fa la Giunta per evitare un imminente sfratto dell’Itea?” Lo ha chiesto il consigliere di Onda, Filippo Degasperi, all’assessora Giulia Zanotelli che recentemente ha ricevuto la delega su Itea. La famiglia in questione, spiega Degsperi, ha ricevuto uno sfratto da un alloggio Itea che si trova nel centro storico di Trento: “Sono in regola con i pagamenti – precisa – ma saranno sfrattati perché occupano un appartamento di emergenza da tre anni. Anche se questa famiglia abita nella casa da un tempo superiore a quello previsto è perché Itea non è riuscita a trovare una soluzione alternativa”.

La famiglia, con 4 figli a carico fra cui due minorenni, non avrebbe formulato la domanda per ottenere un alloggio definitivo nelle modalità correte. A questo punto sarebbe scattato lo sfratto. Il fatto è che la famiglia era stata giudicata idonea all’assegnazione di un alloggio di emergenza (che viene consegnato solo in situazioni di particolare fragilità e urgenza) ma per un piccolo errore rischia di finire per strada.

L’assessora Zanotelli fa sapere che la famiglia in questione è alloggiata da 5 anni nell’appartamento Itea in seguito a un provvedimento disposto in via temporanea per massimo 3 anni. “La legge prevede che la famiglia debba chiedere l’alloggio a canone sostenibile, l’ha fatto nel 2017 ma non c’era posto, ha ripetuto la domanda solo nel 2022 e questa pratica è in corso di valutazione”.

Dal 2018 al 2021 non risultano domande presentate dalla famiglia, questo però è un errore molto comune. Infatti in molti credono che sia sufficiente presentare la domanda una prima volta e poi rimanere in attesa che la graduatoria scorra. Purtroppo non è così e la domanda va ripresentata ogni anno.

Degasperi si è detto soddisfatto dal punto di vesta del contenuto ma meno rispetto a quello politico: “Bisogna fare presto, perché a fine febbraio è previsto lo sfratto e la famiglia rischia di finire in strada. Chi si occupa di Itea dovrebbe evitare di occupare le pagine dei giornali per farsi propaganda e pensare di più alle famiglie trentine”.