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Un'andata sotto le aspettative e difficoltà nell'andare a rete, il bilancio del Cus UniTrento dopo la prima metà di stagione del campionato di Seconda categoria

TRENTO. Il campionato di Seconda Categoria trentina si è fermato dopo dieci giornate, pausa invernale per poi riprendere a marzo del prossimo anno. E' tempo, dunque, di bilanci per tutte le compagini, che hanno ben quattro mesi per ricaricare le energie e fare valutazioni e analisi sulla prima metà di questa annata.

Dalla capolista Carisolo all’Iliria fanalino di coda, la sosta invernale può sortire effetti differenti e risulta ogni anno decisiva per la classifica finale.

Ne sa qualcosa il Cus UniTrento, quasi impeccabile nel girone di andata della stagione scorsa e per un buon margine di tempo prima e unica avversaria del Predaia, poi promosso. Il crollo durante la seconda metà di campionato, dovuto a una crisi sul piano del gioco e a diverse e reiterate assenze aveva poi tolto agli universitari anche la chance di giocare i playoff per puntare alla Prima Categoria. Le problematiche sembrano però essere proseguite anche nel periodo intercorso tra settembre e dicembre di questa stagione, con un piazzamento che risulta sicuramente al di sotto delle aspettative.

La squadra allenata da Libero Pavan si trova attualmente al nono posto in classifica, con soli nove punti accumulati e un’insormontabile distanza dalla vetta. Gli obiettivi erano quelli di costruire una squadra che potesse competere per il titolo, sebbene, complici diversi fattori, il rendimento avuto finora sia stato non all’altezza. Due vittorie e tre pareggi sono sembrati troppo poco, soprattutto rispetto al livello tecnico e alle prestazioni in campo dell’undici universitario. 

La crisi del Cus verte su due piani, per i quali probabilmente sono stati più di quelli attesi i punti persi per strada. In primo luogo, una certa fragilità sotto l’aspetto mentale: spesso è mancata quella cattiveria e quella tenuta caratteriale necessaria per vincere alcune partite più bloccate di altre, lasciando posto a ingenuità di diverso tipo che spesso hanno condannato i ragazzi di Libero Pavan. Sul piano del gioco, complici diverse assenze importanti, non sembra essere scomparso il problema del reparto offensivo, spesso abile nel creare occasioni e non altrettanto deciso nel trasformarle in gol. 

Le ultime uscite hanno però dato dei segnali diversi, in particolare il successo per 8-1 dell’ultimo match contro il 3P Val Rendena (recupero della decima giornata) ha mostrato ancora una volta le grandi potenzialità di questo gruppo. Marzo giorno dopo giorno si avvicina e il Cus UniTrento potrà contare sul pieno recupero di tanti assenti in tutti i ruoli e su possibili nuovi innesti.

La squadra, per la quale probabilmente il sogno Prima Categoria pare essere sfumato, è ancora in lotta per la Coppa Dao Conad e per i Campionati nazionali universitari. Gli obiettivi sono quindi, almeno in parte, alla portata e sarà necessario utilizzare al meglio questi mesi di sosta per alzare ancora l’asticella.