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Un anno dei record per Meccanica del Sarca, l'azienda trentina è fornitore globale per le sedi produttive del gruppo Beretta in Italia, Finlandia, Spagna, Usa e Turchia

DRO. Un anno dei record per la Meccanica del Sarca. L'azienda di Pietramurata è ormai una realtà storica nel panorama della metalmeccanica trentina.

Fondata nel 1974, oggi conta circa 140 dipendenti, che si distinguono per avere un’età media poco superiore ai 40 anni. Da Pietramurata le attività dell’impresa si articolano lungo due direttrici principali: da una parte la produzione di componenti in legno di noce per carabine e calci di fucili per uso sportivo e da caccia, dall’altra lo stampaggio di caricatori in lamiera per pistole.

Per queste due categorie di prodotto Meccanica del Sarca è l’unico fornitore globale per tutte le aziende del gruppo con sedi produttive in Italia, Finlandia, Spagna, Usa e Turchia. Per l’azienda di Pietramurata è l’anno dei record: fatturato e produzione crescono ancora, gli investimenti in “Industria 4.0” danno già risultati importanti

La Meccanica del Sarca viene raccontata sulle pagine di "Trentino Industriale", la rivista di Confindustria Trento.

Il circolo virtuoso dell’innovazione

Meccanica del Sarca, fondata nel 1974 e da sempre legata alla galassia del Gruppo Beretta, è ormai una realtà storica nel panorama della metalmeccanica trentina. Un’azienda che della dinamicità ha fatto la sua forza: a oggi conta circa 140 dipendenti, che si distinguono per avere un’età media poco superiore ai 40 anni. Da Pietramurata le attività dell’impresa si articolano lungo due direttrici principali: da una parte la produzione di componenti in legno di noce per carabine e calci di fucili per uso sportivo e da caccia, dall’altra lo stampaggio di caricatori in lamiera per pistole.

Per queste due categorie di prodotto Meccanica del Sarca è l’unico fornitore globale per tutte le aziende del gruppo con sedi produttive in Italia, Finlandia, Spagna, Usa e Turchia. Nella pratica questo significa possedere uno dei più grandi magazzini in Europa di sbozzati in noce destinati alla produzione di armi fa fuoco.

Dal 2006, a questa particolare attività di approvvigionamento e lavorazione delle parti in legno viene dedicata minuziosa attenzione: gli andamenti sul mercato della materia prima vengono studiati e monitorati nel dettaglio al fine di ottimizzare al meglio i costi e massimizzare la qualità nel momento dell’acquisto. Rivolgendosi ad un mercato di nicchia – quello degli sbozzati in noce – Meccanica Del Sarca si occupa della gestione del magazzino di questo specifico materiale per tutto il Gruppo Beretta, collezionando all’incirca 500 mila pezzi provenienti principalmente da Turchia, Georgia, Azerbaijan e Usa.

Meccanica del Sarca ha sviluppato nel tempo esperienza e competenza nel gestire la selezione e l’acquisto del legno di noce, distinguendo tra cinque diverse categorie di legno in base al livello di pregio con notevoli differenze in termini di valore, che, tra il livello più basso e quello più alto, arriva ad un rapporto maggiore di 1 a 100.

Sul piano della crescita, l’azienda dell’alto Garda sta registrando numeri sicuramente positivi e incoraggianti: “Quest’anno prevediamo di fatturare circa 20 milioni di euro – spiega Alberto Danese, general manager di Meccanica del Sarca -, sarebbe il nostro record assoluto, di solito oscilliamo tra i 15 e i 18 milioni. Cifre che tradotte sul piano produttivo corrispondono a una stima per il 2022 di circa 240 mila pezzi in legno e 1,3 milioni caricatori in lamiera lavorati in un anno. Anche questo sarebbe un record”.

Performance che attestano la trasformazione ormai compiuta da realtà artigiana ad una dimensione inequivocabilmente industriale, anche se rimangono all’attivo produzioni esclusive non in serie di alto pregio. Una metamorfosi certificata
anche da diversi e ingenti investimenti in ambito “Industria 4.0”, messi in cantiere a partire dal 2018 e ancora in evoluzione e sviluppo.

Nello specifico, a oggi, su sei progetti avviati – alcuni con il Competence Center del Triveneto (Smact) altri con quello lombardo (Made) ed altri ancora con la Pat – ne sono stati portati a termine 3, e altri tre sono in fase di esecuzione.

Sul piano generale questo ha permesso l’arricchimento tecnologico dello stabilimento, che in altre parole significa maggiore automazione e maggior controllo qualitativo dei processi, dando così una decisa spinta verso l’alto alla produttività e alla riduzione degli sprechi di produzione.

Proponendo un esempio, grazie a questi finanziamenti e alla stretta collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler (Fbk), Meccanica del Sarca ha avviato un progetto di ricerca e sviluppo il quale ha permesso la realizzazione di un tomografo industriale che, guidato da un software di intelligenza artificiale, è in grado di analizzare la materia prima ancor prima di essere lavorata. In particolare, questa tecnologia è capace di esaminare la matrice legnosa in profondità individuando automaticamente la presenza di eventuali difetti, ma soprattutto quantificare il loro impatto potenziale sulla produzione, fornendo le informazioni utili per ridurre al minimo gli scarti di lavorazione.

“Solo grazie a questo specifico investimento – aggiunge Danese - siamo riusciti a dimezzare gli scarti di produzione, che, nel concreto, significa ridurre drasticamente lo spreco aumentando parallelamente i margini in modo significativo”.

Inoltre, lo stesso tomografo industriale, grazie ad un ulteriore componente software sviluppata su misura, può tracciare le venature del legno nei loro minimi dettagli e giudicare in maniera accurata il loro livello di pregio.

“Nonostante questi importanti balzi in avanti, questi per noi sono solo i primi passi – conclude Danese -, il nostro approccio continuerà ad essere quello del miglioramento continuo, passo dopo passo, secondo la logica incrementale della Lean Manufacturing, con l’obiettivo di portare la nostra produzione ad un livello di efficienza ogni giorno maggiore di quella del giorno precedente”.