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Una mostra di Dynamo Camp, che arriva dritta al cuore

Che la bellezza possa salvare il mondo non è un modo di dire, è un modo «di fare». La Fondazione Dynamo Arte lo testimonia con la mostra che ha appena aperto alla Triennale di Milano L’Arte è wow! 15 anni di Dynamo Art Factory (fino al 26 marzo). L’abbiamo visitata insieme ai curatori Diva Moriani e Marco Bazzini e il suggerimento è di non perdersela: è gratuita e arriva dritta dritta al cuore, anche grazie a un coloratissimo allestimento che è tutta una sorpresa. 

Si comincia con un lavoro del maestro Michelangelo Pistoletto, una sorta di simbolo di infinito (lo vedete nella foto di apertura dell’articolo) sotto la scritta Dove non ci sono limiti. E in effetti, in questo progetto nato dentro i Dynamo Camp pare che ogni barriera e pregiudizio possa essere abbattuto. 

Il progetto di Loredana Longo per Dynamo Camp

Il progetto di Loredana Longo per Dynamo Camp

MARCO RESTI

Premessa necessaria: Dynamo Camp nasce su ispirazione dei campi terapeutici ideati da Paul Newman in America per promuovere nei bambini e ragazzi affetti da gravi e gravissime patologie resilienza, indipendenza e crescita personale con attività inclusive e sfidanti, dallo sport all’arte. 

Dynamo sostiene il diritto alla felicità di bambini e adolescenti e delle loro famiglie offrendo gratuitamente programmi di «terapia ricreativa» che negli anni ha teorizzato (tanto da aver smosso l’interesse di varie università, tra cui quella del San Raffaele di Milano) nella convinzione che la qualità del tempo libero, nella vita di una persona giovane gravemente o cronicamente malata, sia essenziale per la sua salute (e per il benessere di chi gli sta intorno). A Limestre, in provincia di Pistoia, Dynamo da 16 anni ha creato un camp su mille ettari dove piccoli e giovani malati affetti da una settantina di patologie invalidanti possono divertirsi (c’è anche l’unica struttura in Europa di arrampicata adatta anche a disabili in sedia a rotelle). 

Con la sua terapia ricreativa ha raggiunto finora 87mila persone, con benefici tangibili (e ha liste d’attesa di anni: è una struttura unica in Italia). Dynamo, con il suo team di personale specializzato (medici, psicologi, educatori, mediatori, atleti) è attiva anche con campi estivi a Milano e a Firenze, presto lo sarà a Roma e a Genova e in futuro ci sono progetti per il Sud Italia, che necessita enormemente di progetti di divertimento inclusivo (a questo proposito, tutti i programmi sono stati realizzati con 6 milioni e mezzo di euro, raccolti grazie alla filantropia privata, di individui e aziende: chiunque può contribuire con donazioni qui). 

L'opera del maestro Emilo Isgrò per Dynamo Camp

L'opera del maestro Emilo Isgrò per Dynamo Camp 

MARCO RESTI