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Una palestra al Campus, ora intitolato a Gramola: fu lui il “visionario” che ideò la cittadella degli studi

La cittadella degli studi di Schio rende omaggio al suo ideatore, colui che già negli anni ’70 ebbe l’intuizione e insieme la caparbietà di avviare un progetto ai limiti dell’irrealizzabile per quei tempi, che nel terzo millennio è invece divenuto realtà nell’area del Campus. E che oggi ospita ogni giorno circa 5 mila studenti vicentini degli istituti superiori.

L’evento di inaugurazione ufficiale della nuova palestra polivalente da 2 mila metri quadrati e da 320 posti a sedere in tribuna è coincisa con l’intitolazione a Carlo Gramola, per quei del secolo scorso tempi giovane sindaco scledense (fu eletto a soli 35 anni) rimasto in carica per ben 13 anni dal 1957 al 1970, riconosciuto come l’ideatore primo di quella che oggi è la “seconda casa” oltre che la scuola degli adolescenti di parte dell’Altovicentino, provvedendo all’acquisto dei terreni su cui sono sorti via via gli edifici ed istituti scolastici intorno ai quali è poi natio il Campus 50 anni dopo. Sempre Gramola identificò l’area delal zona industriale scledense così come la conosciamo oggi. Un esempio di intelligenza e lungimiranza, il suo, come più volte evidenziato.

La scorsa settimana è stata scoperta la targa che ricorda il “visionario” – nel senso positivo del termine – Gramola, rendendo memoria e onore al suo operato, a poco più di 100 anni dalla nascita (1922). Al microfono una dei quattro figli nell’occasione, Serenella Gramola, che ha letto un accorato messaggio in qualità di portavoce della famiglia e un passaggio saliente di un documento storico del Comune in cui si metteva nero su bianco l’intenzione di creare un polo scolastico unificato, citando valori legati all’istruzione e alla formazione che ne sorreggevano l’idea.

Riguardo alla nuova palestra, invece, di fatto già operativa per le scuole da qualche mese, il costo è stato di 3,5 milioni di euro coperto dalla Provincia di Vicenza, mentre il Comune di Schio ha provveduto a mettere a disposizione l’area e si è occupato della progettazione e della realizzazione dell’opera. Nelle ore diurne sarà a disposizione delle attività scolastiche, dal tardo pomeriggio alla sera delle associazioni sportive locali. Un “dono” alla città e in particolare agli utenti del Campus che assume un significato ancor più forte nell’anno in cui Schio è stata nominata Città Europea dello Sport.

La palestra sullo sfondo

Nel corso della parte di mattinata dedicata alla cerimonia di inaugurazione a Schio erano presenti molte autorità per le amministrazioni, la scuola, l’associazionismo oltre alle forze dell’ordine di Schio. Dal presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, con Maria Cristina Franco (vice) e il consigliere delegato Davide Berton, il sindaco di Schio Valter Orsi accompagnato dall’assessore allo sport Aldo Munarini e una rappresentanza di Giunta e Consiglio comunale, il provveditore Nicoletta Morbioli, i dirigenti degli istituti scolastici superiori di Schio, sindaci e assessori dei Comuni dell’Alto Vicentino. E naturalmente gli studenti, i primi destinatari dell’opera, che non a caso sorge nel Campus, luogo privilegiato di formazione, istruzione, crescita dei giovani.

“Lo sport è fondamentale per la formazione e l’educazione dei ragazzi – ha affermato il presidente Nardin – la Provincia di Vicenza ne è a tal punto convinta che le palestre rivestono un ruolo primario nella programmazione dell’edilizia scolastica. La nuova palestra del Campus Schio ne è la prova. Ciò che maggiormente conta, al di là e oltre l’involucro, è l’anima che lo rende vivo, cioè gli studenti. Con questa palestra, costruita con i più elevati standard qualitativi, vogliamo anche educarli al meglio, perché nell’utilizzo di una palestra bella e confortevole imparino che con impegno e passione si ottengono risultati.” Dell’importanza dell’attività motoria non solo per la salute fisica, ma anche per migliorare l’apprendimento ha parlato il provveditore Morbioli citando gli antichi filosofi, primo fra tutti Platone. “Una convinzione che è anche nostra – ha sottolineato – tanto che in Provveditorato abbiamo personale specifico che si occupa di sport relazionandosi anche con insegnanti, allenatori, società sportive. Non dimentichiamo che nella teoria delle intelligenze multiple c’è anche l’intelligenza sportiva”.

“È sempre un momento importante ed emozionante inaugurare un’opera dedicata alla cittadinanza, ma questa in particolare occupa nei miei sentimenti una grande rilevanza – ha dichiarato il sindaco Orsi –. Mi riporta nei ricordi all’inizio del primo mandato come sindaco, nel 2014: fu infatti uno dei primi grandi problemi che ci trovammo ad affrontare, in quanto l’allora ente Provincia, gestita da un Commissario, aveva comunicato la mancanza di fondi per sostenere la realizzazione della nuova palestra. Nel percorso di riprogettazione dell’immobile, dell’area circostante e nella realizzazione dei lavori non sono mancati i problemi e gli inconvenienti. Non li elenco perché con caparbietà e determinazione li abbiamo affrontati e superati, fino ad arrivare qui, oggi, a godere di un traguardo raggiunto. È la fine di un percorso che ci dà soddisfazione e che abbiamo voluto celebrare oggi 21 marzo, primo giorno di primavera, segno di vita e speranza.”