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Vaticano, il fratello di Becciu alla Zambrano: "Porta la registrazione del Papa, ordine di A"

"Porta la registrazione", "ordine di A". E' quanto scrive in una chat Mario Becciu, fratello dell'ex sostituto della segreteria di Stato vaticana, a Maria Luisa Zambrano, l'amica di famiglia che, a quanto emerge da un'informativa della Guardia di Finanza di Oristano che l'Adnkronos ha potuto visionare, avrebbe registrato la telefonata con il Papa.

La telefonata con Papa Francesco, che il cardinale Angelo Becciu avrebbe registrato all'insaputa del pontefice, risale al 24 luglio 2021. Cinque minuti e trentasette secondi di conversazione, avvenuti pochi giorni dopo le dimissioni di Bergoglio dall'ospedale dove aveva subito una complessa operazione, rintracciati dalla Gdf nell'ambito di un'inchiesta della procura di Sassari sulla Caritas di Ozieri, su due telefoni e un tablet appartenenti a una degli indagati, Maria Luisa Zambrano appunto, che, secondo i finanzieri, avrebbe svolto "un ruolo attivo nella realizzazione delle operazioni di registrazione", e la cui voce si sente anche sulla traccia, pochi minuti prima dell'inizio della conversazione.

Lo scambio di messaggi tra Mario Becciu e la Zambrano avviene il giorno dopo la telefonata, domenica 25 luglio, la mattina presto. Mario le dice che l'aspettano "a pranzo con Angelino". Poi la raccomandazione di portare la registrazione, per ordine di "A", presumibilmente Angelo Becciu. Una circostanza che potrebbe sembrare in contrasto con le voci trapelate sull'ira del cardinale per la registrazione della telefonata con il Papa e sulla sua richiesta che venisse distrutta.

MAROGNA ALLA MADRE DI ZAMBRANO: "SIETE LA MIA FAMIGLIA"

"E' vero che l'hanno aperto? Mi chiede g...", "riesci a rispondermi?". A scrivere a Cecilia Marogna, ex collaboratrice del cardinale Angelo Becciu, è Giovanna Pani, madre di Maria Luisa Zambrano (la donna che avrebbe registrato la telefonata con il Papa), amica di famiglia dei Becciu, in una chat contenuta in un'informativa della Guardia di Finanza di Oristano che l'Adnkronos ha potuto visionare. E' il 27 febbraio del 2021 e la domanda, come si desume dagli articoli allegati alla chat, riguarda il telefono cellulare sequestrato alla Marogna dalla procura di Milano e inviato alla magistratura d'Oltretevere. "Non so se lo hanno aperto ma per legge è reato già averlo mandato in V", risponde Marogna, che aggiunge, tra l'altro: "prossima settimana i miei legali saranno in V per presentare conto loro misfatti" e "in più nessun processo..io non posso violare il patto atlantico.. e dal V.. Magistratura varia..Gov italiano (Conte e Giustizia) stanno per volare le teste".

"Per l'attacco rivolto a me , si sono incazzate molte entità", sottolinea Marogna. E rassicura la Pani: "gab (il cardinale Becciu, secondo gli inquirenti) ne uscirà lindo con me", "chi ha fatto sa che sta saltando e lui lo riporto dove è giusto che sia".

Poi lo sfogo: "troppo male.. mi hanno fatto dispetti privati anche giorni fa.. e sono stanca. .non guarda in faccia nessuno ..mi hanno toccato gli affetti e le mie persone care. siamo alla resa dei conti". E ancora: "non è possibile per statuto che il segr. di stat abbia fratello magistrato...lui ha già le convulsioni", "la faccio pagare a tutti", "lacrime e sangue". Quindi, la raccomandazione, "gab mantenere silenzio" perché "già accordato tutto" e "anche voi non avrete procedimento": "vi farò riabilitare a breve anche la Cooperativa..e anche Mario", "state tranquilli", "Siete mia famiglia e il male fatto lo pagheranno per intero TUTTI QUANTI".