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“Vogliamo la scorta”: i politici di Venezia terrorizzati da un clochard. “Sono anni che ci aggredisce, ma ora è diventato violento”

Il questore di Venezia ha emesso un Daspo nei suoi confronti ma c’è chi sostiene che ancora non basti. “Ora vogliamo la scorta che ci accompagni dal parcheggio delle auto all’imbarcadero”, dice il consigliere regionale leghista Marco Dolfin.

Invettive, sputi, minacce, calci e spintoni

Ecco dunque l’epilogo di una situazione che si protrae da tempo a Venezia, a piazzale Roma, dove ogni settimana vanno e vengono gli amministratori della Regione Veneto. Lì c’è un clochard che li conosce uno a uno e che ogni volta che li vede inveisce contro di loro. Se va bene sono “solo” offese, minacce e sputi, se va male partono anche calci e spintoni. L’ultima volta ha persino scagliato una bottiglia contro cinque di loro.

95 procedimenti contro di lui

Si chiama Pasquale Aita, ha 49 anni, origini napoletane e passaporto tedesco. Ci sono 95 procedimenti aperti nei suoi confronti per scritte fatte con lo spray sui muri della Cittadella della Giustizia: insulti contro politici di ogni colore e magistrati. Gli ordini di allontanamento e i fogli di via non si contano ma lui, Pasquale, il clochard forse più conosciuto di Venezia, non si schioda.

L’aggressione a piazzale Roma

Di lui si è parlato anche nell’ultima riunione per l’ordine e la sicurezza pubblica, appuntamento che si tiene ogni settimana in Prefettura con i vertici delle forze dell’ordine. “Ogni volta che riconosce ci insulta e l’ultima volta ci ha aggredito”, continua Dolfin, in una intervista rilasciata al quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre. “Io non faccio 50 chilometri al giorno per farmi aggredire da un clochard”. C’era anche lui nel gruppo aggredito il 13 settembre scorso, sempre a piazzale Roma.

"Preoccupa perché è diventato violento”

Erano le 17.45 circa. Il leghista Giulio Centenaro, di ritorno dalla Terza commissione del consiglio regionale del Veneto, stava attraversando il piazzale per raggiungere il garage. Poco distanti c’erano altri quattro consiglieri, i leghisti Roberto Bet, Marco Dolfin, Giovanni Puppato e Jonatan Montanariello del Pd. Partono le offese nei confronti di tutti loro. Centenaro si avvicina ai colleghi. Ma di fronte al gruppo compatto il clochard, invece di retrocedere, parte con spintoni e sputi. A un certo punto lancia pure una bottiglia, che sfiora alcuni passanti. Un’altra bottigliata ferisce lievemente sulla gamba il consigliere dem. “Sono anni che ne combina di tutti i colori ma ora preoccupa perché è diventato violento”, lamenta il leghista Dolfin. “Offende in maniera pesante ti chiama anche per nome”.

I bersagli di Pasquale Aita

Tra i suoi bersagli preferiti ci sono anche il presidente Luca Zaia e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, oltre a tutti i carabinieri e i vigili urbani che prestano servizio in piazzale Roma. Il presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti ha scritto al ministero dell’Interno perché si trovi una soluzione definitiva.