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Yeast Photo Festival, il festival del cibo in Salento con il premio Nobel per la pace Riccardo Valentini

Il cibo che mangiamo e quello che produciamo definisce la nostra identità? E in che modo? E in che modo impatta il mondo in cui viviamo? E che effetti avrà in futuro? Sono questi alcuni degli interrogativi a cui si cercherà di rispondere per tutta la durata di Yeast Photo Festival, che ha inaugurato ieri in Salento, tra Lecce e Matino, e che proseguirà fino al prossimo 12 novembre.

E proprio oggi, 30 settembre, il festival che unisce fotografia, cibo e arti visive, ospiterà una delle voci più importanti dei nostri tempi in tema di clima, natura e futuro. Riccardo Valentini, Premio Nobel per la pace nel 2007 insieme ad Al Gore per aver partecipato alla stesura del documento Ipcc, si confronterà oggi con lo chef Alessandro Borghese sulle conseguenze delle nostre scelte a tavola sul clima, nel panel Il clima entra nel piatto, in programma alle ore 16 in piazza San Giorgio a Matino.

Il festival prende vita dalla parola yeast, ovvero lievito in inglese, che evoca fermento culturale, forza creativa e generativa, storie ribelli che sprigionano energia visionaria connessa alla terra, all’etica del lavoro e al rispetto per la natura. Soulfood. And Beyond è la frase chiave di questa seconda edizione del festival, che si inserisce nel macro tema Food is identity, attorno al quale si sviluppa fin dalla sua nascita.

Yeast Photo Festival il festival del cibo in Salento con il premio Nobel per la pace Riccardo Valentini

Quattordici sono le mostre fotografiche (13 personali e una collettiva tra prime assolute italiane ed europee) organizzate dal festival, ma ci saranno anche tavole rotonde e incontri con chef, personalità del panorama scientifico e artisti, tutti con lo stesso obiettivo: riflettere su nutrimento e identità, su tradizione e impatto ambientale, su stili di vita e cambiamento climatico.

Tra le mostre, verrà presentata, in prima assoluta, il progetto speciale The Last Supper, collettiva commissionata dal festival a 6 tra i fotografi più autorevoli del panorama contemporaneo (Paolo Woods, Gabriele Galimberti, Cortis & Sonderegger, Moira Ricci, Damaris Betancourt, Jan von Holleben, Johanna Maria Fritz) che reinterpreta l’iconografia della cena più celebre al mondo tra intelligenza artificiale e attualità, a Palazzo Marchesi del Tufo, Matino. E ancora, No Seconds, del fotografo neozelandese Henry Hargreaves che raccoglie le ultime cene, ma dei carcerati texani condannati a morte, presso la Macelleria Ex Nau a Matino; e Grandma Divers del fotoreporter belga Alain Schroeder, che documenta il lavoro delle famose Haenyeo: le donne del mare, considerate patrimonio UNESCO che si tuffano in apnea al largo delle coste nere di Jeju, in Corea del Sud, in una tradizione ormai in via di estinzione (Palazzo Marchesi del Tufo, Matino).