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Zelensky: "Nel 2023 vinceremo la guerra". Ma Scholz frena sui jet

Zelensky: "Nel 2023 vinceremo la guerra". Ma Scholz frena sui jet

Il nodo armi / Ucraina

Il presidente ucraino chiama a raccolta lo stato maggiore. Bombe russe su Kherson. Il cancelliere tedesco: "No a scontro Nato-Russia"

"Il 2023 deve essere e sarà l'anno della nostra vittoria". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontrando lo stato maggiore dell'esercito. L'invio di carri armati promesso da Usa e Germania ha rilanciato le aspirazioni di Kiev di volgere il corso della guerra contro la Russia a proprio favore. Ma Zelensky vorrebbe un maggiore supporto dall'Occidente, compresa la forniture di aerei da combattimento. Una richiesta che per il momento trova il muro del cancelliere tedesco Olaf Scholz: "Faremo di tutto per evitare una guerra tra Nato e Russia".

Della questione degli armamenti, secondo Ukrainska Pravda, si sarebbe discusso durante la riunione dello stato maggiore ucraino. Kiev è convinta di poter porre fine al conflitto infliggendo una sonora sconfitta all'esercito di Vladimir Putin. Ma per farlo servono ulteriori rinforzi al di là dei tank Abrams e Leopard 2 che dovrebbero arrivare nei prossimi mesi: gli occhi sono puntati al cielo, per la precisione ai caccia (come gli F-15 e gli F-16 statunitensi) e al sistema anti missili Samp/T di Francia e Italia. Per il momento, i Paesi Nato non sembrano disposti a concedere ulteriori forniture in tal senso.

Di sicuro, non lo è la Germania, il cui via libera ai carri armati ha avuto risvolti politici pesanti per il governo, tanto da portare a un cambio di guardia al ministero della Difesa. "Un cancelliere tedesco, che prenda sul serio il suo mandato, deve fare di tutto perché dalla guerra della Russia contro l'Ucraina non scaturisca una guerra fra Russia e Nato", ha detto il cancelliere Scholz rispondendo a una domanda sull'invio di aerei a Kiev nel corso di un'intervista al quotidiano Tagesspiegel. Questa guerra "non c'è e non ci sarà", ha sottolineato, e "un'escalation del genere non va consentita". Nell'intervista, Scholz ha parlato anche dell'importanza di continuare a tenere aperto il dialogo con il presidente russo Putin. Parole a cui ha replicato a stretto giro il Cremlino: il programma di Putin al momento non include conversazioni telefoniche con il cancelliere tedesco, ma il leader russo "rimane aperto ai contatti", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

Sul fronte di guerra, intanto, si registrano ancora vittime: Kherson è sotto attacco da parte delle forze russe che hanno colpito anche un ospedale, facendo almeno tre vittime e cinque feriti, secondo quanto denunciano le autorità locali, rilanciate dall'agenzia Unian. Gli obiettivi, secondo quanto riferito, sono stati dei quartieri residenziali. In seguito all'attacco risultano danneggiati: un ospedale, una stazione degli autobus, il cortile di una scuola e anche veicoli civili.
 

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