Holy See
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Addio a Roberto Masotti, il fotografo della musica: immagini e note che hanno attraversato la storia d’Italia

L'obiettivo unico di Roberto Masotti ha chiuso per sempre l'otturatore e il grande fotografo se n’è andato dopo una malattia. Era nato a Ravenna nel 1947 e fin dalla giovanissima età si era appassionato agli scatti più belli, arte che, grazie alla caparbietà e al talento, aveva reso in poco tempo il suo mestiere. Ma Masotti non era un semplice fotografo, si occupava di musica, anzi era uno dei fotografi musicali per eccellenza. La sua arte ha attraversato in pieno la storia del nostro Paese sin dai primi anni '70. I suoi scatti, spesso in bianco e nero, riuscivano non solo a cogliere i personaggi ma anche la loro essenza, ciò che li portava a comunicare tramite la musica.

Leggendarie sono le sue collaborazioni con autentiche istituzioni come la Cramps Records di Gianni Sassi e gli Area. I suoi ritratti di Demetrio Stratos riescono a restituirci ancora oggi quest'ultimo al colmo di una vitalità quasi tangibile. Roberto adorava la musica contemporanea e sono celebri i suoi scatti di John Cage, così come di tanti altri compositori per la collana della Cramps Nova Musicha. Così come è stata assai proficua la grande amicizia con Franco Battiato.

Dal 1973 i ritratti fotografici più belli nella carriera del cantautore siciliano sono proprio quelli di Roberto Masotti. Grazie a questa amicizia questo è riuscito a piazzare una sua foto nel disco pop italiano per eccellenza, «La voce del padrone». Oltre tutto questo Masotti è stato tra i fautori di una rivista chiamata Gong, forse la più alta testimonianza a livello di critica musicali negli anni '70. Il suo amore a trecentosessanta gradi per le sette note lo aveva poi portato a lavorare con l'etichetta tedesca ECM, per la quale ha realizzato scatti di grande atmosfera che comunicano stati di sospensione di tempo e spazio.

In coppia con l'amata compagna di sempre, Silvia Lelli (anche lei apprezzata fotografa) si era inoltre dato da fare per offrire i suoi servigi a La Scala. C'è infine da ricordare che Roberto aveva un amore musicale che superava tutti gli altri: quello per il jazz. Col suo obbiettivo ha immortalato in maniera unica e originale artisti del calibro di Miles Davis, Archie Shepp, Carla Bley, Sam Rivers, Cecil Taylor, Charles Mingus, Ornette Coleman e Keith Jarrett. Con quest'ultimo lo legava anche una stima che è sfociata in alcuni bellissimi volumi. In tale baraonda di stimoli Roberto Masotti ci lascia insegnandoci che solo una mente aperta può produrre immagini di un fascino senza confini.