E’ una pagina dolorosa quella delle truffe con carta di credito andata in scena lo scorso anno e ripetutasi, con copione sfortunatamente non troppo diverso, in questi mesi.
Di qui la ragione per la quale i fari sono rimasti costantemente accesi e UCS si è ritrovata in prima fila nel mettersi in ascolto delle problematiche di chi si è visto portar via i propri risparmi con dei raggiri. Ha quindi contribuito alla soluzione di innumerevoli casistiche.
Ieri inoltre San Marino RTV ha dedicato ampio spazio all’approfondimento di una tematica che rischia di diventare vera e propria piaga sociale.
“Alcune persone – ha spiegato il vice-presidente di UCS Francesca Busignani durante la puntata del 10 maggio di Viceversa – hanno riferito di essersi fatte prendere dal panico e così, complice la paura di perdere i propri soldi, hanno fatto esattamente quanto veniva loro richiesto dai truffatori, altre sono state raggirate più subdolamente. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non c’è un target preciso, non vengono prese di mira soltanto persone anziane, spesso a finire nella rete dei malviventi sono anche giovani o professionisti. Il fatto è che vengono avanti strategie sempre nuove per truffare quante più persone possibile. E chi viene derubato dei propri soldi spesso soffre non soltanto per quel che perde ma subisce anche una violenza psicologica dovendo affrontare tutta una serie di problemi tra i quali quello di dover uscire allo scoperto e condividere l’accaduto con i propri cari oltre che con le autorità”.
Sin qui UCS, proprio per la gravità del problema, ha continuato a dialogare con le banche, con il gestore delle carte di credito, con la Segreteria alle Finanze e la Gendarmeria. In una prima fase è stato chiesto al sistema finanziario di profondere investimenti per portare avanti una campagna di sensibilizzazione finalizzata a far prendere coscienza agli utenti che la banca o chi emette la carta di credito non chiede codici perché ne è già in possesso. Alcune persone, resesi immediatamente conto di essere state truffate, sono riuscite a non fare andare a buon fine le operazioni dei malviventi contattando subito il gestore della carta di credito. Purtroppo per tanti l’epilogo non è stato il medesimo.
C’è però anche la necessità che a livello di sistema vengano messe a punto strategie che garantiscano una maggior sicurezza ed è per questo che siamo in attesa che la Segreteria di competenza ci fissi un incontro alla presenza anche delle Forze dell’Ordine per studiare sinergie che diano alle stesse più strumenti per contrastare il fenomeno delle truffe.
Qualcosa sembra muoversi in questo senso: apprendiamo dalla stampa che nei giorni scorsi la sezione operativa della polizia giudiziaria della Guardia di Rocca ha segnalato all’autorità giudiziaria 24 italiani coinvolti nelle truffe con carta di credito.
Ricordiamo che nessun istituto o gestore delle carte di credito chiede via messaggio o telefonicamente i dati di cui è già in possesso quindi consigliamo di non cliccare nessun link o di chiudere la chiamata e richiamare il proprio istituto/gestore carta di credito in caso di dubbi. Attenzione anche ad autorizzare cookies in fase di apertura dei siti poiché si potrebbe inavvertitamente dare l’accesso alla fruizione di diversi dati personali da parte di terzi.
Infine al Segretario Belluzzi abbiamo chiesto un incontro per organizzare corsi di formazione nelle scuole affinché i giovani oltre a non rimanere più vittime delle truffe, possano fare da argine e scongiurare anche quelle ai danni dei loro genitori o nonni.
UCS