FOLGARIA. Ancora pochi giorni, fino a domenica 1 ottobre, per visitare la mostra “Gianluigi Rocca. Memoria e disincanto”. Il Comune di Folgaria, in collaborazione con il Mart ha dedicato una mostra al grande artista trentino nella suggestiva cornice del locale fienile di Maso Spilzi sull'Alpe Cimbra.
La mostra curata da Daniela Ferrari, storica dell’arte che ha scritto sull’opera dell’artista in varie occasioni, mette in evidenza la presenza e l’attenzione del Mart al territorio e i suoi artisti, radicata nel tempo. Entusiasta della rinnovata collaborazione con il Museo di arte moderna e contemporanea, l’assessora alla Cultura del Comune di Folgaria Stefania Schir è particolarmente soddisfatta della possibilità di esporre le opere di Gianluigi Rocca, maestro di una pittura figurativa ricca di soggetti che spesso si possono accostare a strumenti e oggetti esposti nella mostra permanente di Maso Spilzi, dedicata alla vita di montagna.
Elevati a soggetto di un’opera d’arte divengono protagonisti di una storia privata, ricordata e tramandata nel racconto: cose perdute perché trascorse, ma fissate nella memoria e di lì sulla carta. L’artista costruisce composizioni complesse, eleganti e sofisticate, nonostante la semplicità degli oggetti prescelti: la sua esperienza diretta nel mondo delle malghe, è una dimostrazione di come possano coesistere armonicamente e dialogare a fondo la fatica del mondo rurale e il lavoro d’artista.
Questi oggetti comuni, selezionati perché depositari di memoria privata, che riesce a essere al contempo collettiva, acquisiscono nell’opera un’altra dimensione. Molti di essi appartengono al mondo intimo del pittore, ma hanno il potere di entrare a far parte del racconto di chi osserva: ritornano negli anni, comparendo nei quadri e riaffacciandosi nel corso del procedere creativo di Rocca.
Motivo di attrazione sia per i residenti, sia per i numerosi ospiti dell’Alpe Cimbra la mostra è spunto in più per cogliere alcune sfaccettature della vita di montagna e di quel che può suscitare. La mostra è visitabile a ingresso libero sabato e domenica (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18).