Papa Francesco ha sollevato questioni importanti durante la 18ª Congregazione generale del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità. Nel suo intervento in spagnolo, il Papa ha condannato i comportamenti dei ministri della Chiesa che “eccedono nel loro servizio e maltrattano il popolo di Dio”, definendoli come atteggiamenti maschilisti e dittatoriali che deturpano il volto della Chiesa. Ha espresso dolore per la situazione in cui alcuni uffici parrocchiali sembrano trattare i servizi sacramentali come prodotti in un supermercato. Papa Francesco ha avvertito che quando la Chiesa diventa un’azienda di servizi, con i suoi pastori che diventano dipendenti di una multinazionale, si verifica un “grande fallimento” dovuto al clericalismo.
Il Papa ha anche espresso amarezza per i “giovani preti” che si interessano più all’abbigliamento talare e agli accessori ecclesiastici che al servizio spirituale. Ha definito questo comportamento uno scandalo e ha sottolineato che il clericalismo è una forma di mondanità che danneggia la Chiesa e schiavizza il popolo fedele di Dio. Il Papa ha riconosciuto il paziente e umile cammino del popolo di Dio che tollera gli sprechi e le esclusioni causate dal clericalismo istituzionalizzato.
Infine, Papa Francesco ha evidenziato l’importanza delle donne nella Chiesa, affermando che la Chiesa è donna e che le donne rappresentano un riflesso della Chiesa. Ha descritto la Chiesa come femminile, una sposa e madre. Il discorso del Papa sottolinea l’importanza della sinodalità e della necessità di una Chiesa aperta e inclusiva, lontana dal clericalismo e centrata sulla fede e l’umiltà.