Chiesto il rinvio a giudizio per i genitori di un 14enne
Insulti, umiliazioni, maltrattamenti, minacce di morte e tanti schiaffi, questo è quanto ha dovuto subire un minorenne per colpa della mentalità arcaica dei propri genitori che non accettavano la sua omosessualità. Il ragazzino, un 14enne di Torino, aveva affidato alle pagine del diario il suo segreto ma è stato scoperto. Da lì è cominciato l’incubo, fatto di violenze fisiche e psicologiche tanto da richiedere il rinvio a giudizio dei genitori dell'adolescente, che oggi ha 17 anni. Il padre del ragazzo è accusato di maltrattamenti mentre la madre di essere rimasta impassibile di fronte a tutto questo.
La ricostruzione
Secondo l’accusa i maltrattamenti sono iniziati il 14 agosto 2020 e sono andati avanti fino al 2022, quando il minore disperato si è rivolto allo psicologo della scuola, che ha avvertito immediatamente la polizia. Da lì è partita l’indagine, il ragazzo è stato allontano dai suoi genitori e affidato a un'altra famiglia.
"Non ti voglio più in casa" gli diceva il padre ma anche frasi più forti come "diventa etero o ti butto dal balcone". L’adolescente era stato anche portato da un psicologo "per farlo tornare normale". Il padre lo costringeva poi a fare delle prove da 'vero uomo'. Lo buttava giù da letto il figlio in piena notte e lo costringeva a correre per strada per ore: "Devi fare sport e cose da maschio". Poi l’ultimatum: "O ti trovi una ragazza o ti butto giù dal balcone". La prima udienza, per decidere se i genitori verranno processati, è fissata per il 22 gennaio 2024.
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