Sono finite le speranze di trovare in vita Alessandro G., lo speleologo scomparso ieri mentre era impegnato nell’esplorazione di una grotta a Colico, nella frazione di Piona, sul ramo lecchese del lago di Como. Il suo cadavere è stato trovato dai vigili del fuoco di Lecco e Morbegno, insieme ai tecnici del soccorso alpino e la guardia di finanza che dal pomeriggio lo stavano cercando. Fatale, probabilmente, il cedimento di una partita che ha causato il crollo di un cunicolo.
Le operazioni di recupero sono durate più di quattro ore e si sono concluse poco dopo mezzanotte, ma i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. L’allarme era scattato nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 7 dicembre, quando la moglie, non vedendolo rientrare si era rivolta al 112. Lo speleologo è stato individuato, in un punto molto impervio. A rendere più difficili le operazioni di recupero è stato il rischio di nuovi crolli causati dalle infiltrazioni provocate dalla pioggia dei giorni scorsi.
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Colico, trovato morto lo speleologo scomparso il 7 dicembre
Una storia tristissima allo stesso modo di quella di Andrea Calcaterra, il radiologo di 51 anni scomparso nel nulla lo scorso 16 novembre e ritrovato nei giorni scorsi in un dirupo nella bassa Valle d’Aosta. L’uomo era nel bosco nella zona di Arnad. Nelle settimane precedenti tanti gli appelli lanciati anche a mezzo social, su giornali e tv da parte di famigliari e amici per ritrovarlo.
“Un collega novarese a cui tutti vogliamo bene, simpatico, bravo, umano” lo avevano descritto i colleghi. Il 51enne trecatese era un radiologo dell’ospedale Maggiore di Novara e collaborava anche con il centro medico Sant’Ambrogio e con la casa della salute di Sandigliano a Biella. Proprio nella clinica biellese era stato visto per l’ultima volta il 15 novembre da alcuni colleghi.
ntanto, riporta Fanpage, un altro giallo potrebbe essere vicino alla soluzione. Un cadavere è stato ritrovato nel pomeriggio di domenica durante una battuta di caccia nel Supramonte. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Tortolì e gli agenti del commissariato di Polizia del posto. Per il momento, chi indaga ritiene che il cadavere ritrovato possa essere quello di Alessandro Zaniboni, il geometra scomparso il 25 luglio di un anno fa dalla sua abitazione di Lotzorai.