Ormai era una notizia attesa da giorni e nella mattinata del 25 settembre è arrivato l’annuncio: Matteo Messina Denaro è morto a 61 anni. A sconfiggerlo è stata una grave malattia, che tra l’altro è stata la causa della sua cattura, dato che le forze dell’ordine lo hanno rintracciato mentre andava a curarsi in una clinica di Palermo. Il suo arresto, dopo una latitanza durata 30 anni, avvenne il 16 gennaio scorso nel capoluogo siciliano.
Matteo Messina Denaro è morto senza mai pentirsi dei crimini commessi, infatti il superboss di Cosa Nostra non ha mai voluto collaborare con la giustizia. Fu tratto in arresto ad inizio 2023 grazie anche ad un pizzino rinvenuto all’interno della casa della sorella. Il cancro lo aveva scoperto tre anni fa ed è stato un ciclo di chemioterapia a interrompere la sua lunghissima latitanza, coi carabinieri che riuscirono ad assicurarlo alla giustizia.
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Matteo Messina Denaro è morto a 61 anni
Nei giorni scorsi era stato rivelato che l’ex superlatitante di Cosa Nostra fosse ormai in coma irreversibile e che fosse applicata solamente la terapia del dolore. Al suo capezzale c’era la figlia, dentro il reparto detenuti dell’ospedale de L’Aquila. Matteo Messina Denaro è morto portandosi con sé tanti misteri e segreti. Capo della mafia in provincia di Trapani, è ritenuto uno dei boss più importanti in assoluto. Ha ricoperto un ruolo fondamentale nelle stragi del 1992 e 1993 ed era molto vicino alla figura di Totò Riina. Ad ucciderlo è stato un tumore al colon, con le condizioni del mafioso che erano peggiorate nell’ultimo periodo.
Inoltre, Messina Denaro è stato senza dubbio uno dei rappresentanti più significativi della cosiddetta trattativa Stato-mafia. Uno dei primi ad intervenire dopo il suo decesso è stato il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi: “La morte del boss Matteo Messina Denaro, avvenuta nell’ospedale dell’Aquila, a seguito dell’aggravarsi della sua malattia, mette il punto su una vicenda che racconta di violenza e sangue, sofferenze ed eroismi”.
Ha parlato anche lo scrittore Roberto Saviano: “Matteo Messina Denaro (1962-2023), assassino. Il boss è morto, l’Italia continua a essere un paese a vocazione mafiosa”. In una delle sue ultime volontà, il super boss ha fatto sapere: “Rifiuto ogni celebrazione religiosa perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato”.