Continuano le ricerche dei soccorritori per estrarre dalle macerie intere famiglie che restano intrappolate dopo il terremoto che ha colpito il Sud del Marocco sabato notte. I soccorsi si stanno confrontando con enormi difficoltà per raggiungere le aree rurali che sono state più duramente colpite. In queste zone montagnose al Sud di Marrakesh le strade sono state pesantemente danneggiate dal sisma rendendo difficile l’arrivo di macchinari e personale.
Per la paura di nuove scosse di assestamento migliaia di persone hanno dormito all’aperto anche la scorsa notte.
Si scava tra le macerie, 2.012 i morti accertati, 1.400 i feriti gravi
Sono andate avanti tutta la notte in Marocco le operazioni di ricerca di eventuali sopravvissuti al terremoto di magnitudo 6.8 che ieri ha distrutto la zona a sud di Marrakech. Nelle scorse ore le autorità marocchine hanno diffuso un nuovo pesantissimo bilancio che parla al momento di 2.012 morti accertati. I feriti sono 2.059. Di questi, 1.400 versano in gravi condizioni. Il sisma, il più violento mai registrato nella storia del Paese magrebino, ha devastato interi villaggi e quartieri sbriciolando case e palazzi.
Banca Mondiale: “Offriamo pieno sostegno”
"Il nostro pensiero è rivolto al popolo del Marocco, che sta soffrendo gli effetti dei devastanti terremoti che hanno causato una tragica perdita di vite umane, feriti e danni nelle aree a sud di Marrakech. Abbiamo trasmesso le nostre più sentite condoglianze al Regno ai massimi livelli e offerto il nostro pieno sostegno al Paese in seguito a questa catastrofe. La nostra unica attenzione in questa fase è rivolta al popolo marocchino e alle autorità che stanno affrontando questa tragedia". Lo scrive la Banca mondiale in una nota.
Continuano le attività di soccorso, rientrati i primi italiani
Le operazioni di soccorso continuano in Marocco, colpito venerdì notte da un violentissimo sisma di magnitudo 6,8 che ha investito la zona a sud-ovest di Marrakech, provocando oltre 2 mila morti. Nessuna vittima tra gli italiani nel Paese, i primi sono già rientrati in patria. Le zone più toccate dal sisma sono quelle di al-Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant. Difficili i soccorsi nelle zone montuose: ad Amizmiz, vicino all'epicentro, non si sono ancora visti aiuti e gli abitanti sono impegnati in prima persona nelle ricerche tra le macerie, riferisce Le Monde.
Biden: “Dolore profondo, pronti ad offrire assistenza”
Sono profondamente addolorato per la perdita di vite umane e la devastazione causata dal terremoto in Marocco. Gli Stati Uniti sono al fianco del Marocco e del mio amico re Mohammed VI in questo momento difficile. E la mia Amministrazione è pronta a fornire tutta l'assistenza necessaria al popolo marocchino". Lo scrive su X il presidente americano, Joe Biden.
I am deeply saddened by the loss of life and devastation caused by the earthquake in Morocco.
The United States stands by Morocco and my friend King Mohammed VI at this difficult moment. And, my Administration is ready to provide any necessary assistance for the Moroccan people.
— President Biden (@POTUS) September 9, 2023