ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùAntiriciclaggio
Le segnalazioni sospette dei soggetti obbligati nel primo semestre del 2023 sono aumentate del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2022
di Alessandro Galimberti
30 settembre 2023
Mentre Bruxelles apre ufficialmente le candidature per la sede dell’authority antiriciclaggio dell’Unione - per l’Italia sarà Roma, in gara con Parigi, Dublino, Madrid e Francoforte - a Roma la Uif segna per la prima volta un calo dell’utilizzo del contante e il Senato prova a sbloccare l’annosa questione dei conti correnti delle attività a rischio.
L’emendamento al decreto Asset
Iniziamo la cronaca da quest’ultima notizia che tocca da vicino migliaia di operatori (compro-oro. case da gioco, cambiavalute, operatori in valute virtuali, fiduciarie) molti dei quali vittime negli ultimi anni di chiusure unilaterali di conti correnti per un rischio “generico” di riciclaggio.
Un emendamento al Dl “Asset” (104/2023) approvato dalla VIII Commissione del Senato stabilisce che le banche devono assicurare che le procedure di mitigazione previste dalla disciplina antiriciclaggio non escludano, a priori e in modo generalizzato, i soggetti ad alto rischio dall’offerta di servizi bancari, a partire dal rapporto di conto corrente. Nello specifico, le procedure di mitigazione del rischio non devono essere tali da negare, in modo preventivo e generalizzato, l’accesso a prodotti e servizi in ragione della potenziale ed elevata esposizione del cliente al rischio di riciclaggio. Servirà invece una diligence accurata per chiudere (o non aprire) il rapporto bancario con il cliente che non soddisfa i requisiti della puntuale verifica antiriciclaggio. Soddisfatto della svolta il presidente dell’associazione di categoria Antico (operatori in oro) promotrice della modifica normativa: «Le interlocuzioni con il Mef - dice Nunzio Ragno - e il coordinamento con gli organi legislativi hanno reso possibile il risultato che le banche saranno tenute, per legge, a correggere il tiro nell’applicare le misure antiriciclaggio, evitando chiusure unilaterali di conti correnti o dinieghi all’apertura di nuovi rapporti nei confronti degli operatori in oro rappresentati, in spregio a norme primarie».
Il rapporto Uif
Intanto la Unità di informazione finanziaria (Uif) nel suo rapporto semestrale segnala, per la prima volta dal 2020, la diminuzione dell’attività con i contanti, in particolare la contrazione degli importi dei versamenti e dei prelievi, rispettivamente -2,7% e -2,8 per cento. La diminuzione sarebbe influenzata principalmente dai settori primario e secondario della produzione, e dai servizi al di fuori del commercio. Quanto alle segnalazioni sospette dei soggetti obbligati (intermediari, professionisti, società e amministrazioni pubbliche) nel primo semestre del 2023 sono aumentate del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2022, con 77.693 Sos (in calo però rispetto al secondo semestre dello scorso anno, meno 4,4 per cento).
Il flusso maggiore di segnalazioni, come sempre, arriva dalle banche e da Poste italiane (54,5% del totale) anche se in calo di oltre 3 punti rispetto al periodo di confronto dello scorso anno.
In aumento invece le Sos provenienti dagli Imel, gli istituti di moneta elettronica (14,3% del totale), dai prestatori di servizi di gioco (8,1%) e dei notai (4,6%).
La Uif, sulla base delle sos ricevute, ha trasmesso agli organi investigativi - Guardia di finanza e Direzioni investigative antimafia - 78.219 segnalazioni (+7,7%), su cui verranno coltivate eventuali ipotesi di reato (le Sos rappresentano meri indizi di generica illiceità).