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Droga, stop attenuante per "lieve entità". Pd: "Escobar come studente che rivende una canna"

Giro di vite

Fdi: "Non possono considerarsi di lieve entità i fatti con finalità di lucro"

Novità importanti sulla legge sugli stupefacenti. Il governo ha espresso parere favorevole a un emendamento di Fdi al dl Caivano che elimina l'attenuante per la "lieve entità" ogni volta che avviene passaggio di denaro perché "non possono considerarsi di lieve entità i fatti con finalità di lucro".

Marco Lisei, primo firmatario dell'emendamento, ha spiegato che serve a "contrastare lo spaccio di strada, anche perché purtroppo oggi la giurisprudenza tende a considerare troppe cose di lieve entità. Se io ho tre piantine in balcone - ha chiosato il senatore di Fdi - e ne consumo io il prodotto è un conto, ma se invece io lo vendo, è chiaramente un altro caso".

Il parere favorevole all’emendamento che aggiunge un comma a quello della legge sugli stupefacenti, in particolare a quello sulle attenuanti quando si è in presenza di una "lieve entità", è stato espresso durante la seduta delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato che esaminano il decreto. Il Dl Caivano sarà all'esame dell'aula della Camera lunedì 6 novembre.

Pd: "Incostituzionale, salta il principio di proporzionalità"

Insorgono le opposizioni. "Così si mettono sullo stesso piano Pablo Escobar e lo studente che si rivende una canna al compagno – ha tuonato il capogruppo del Pd in commissione Giustizia, Alfredo Bazoli -. Salta il principio di proporzionalità, ed è palesemente incostituzionale. Oltretutto finiamo per riempire le carceri italiane di studenti un po’ incauti".

Dello stesso parere Riccardo Magi, segretario di Più Europa che parla di "follia giuridica. Già oggi in sette casi su dieci pur con l'applicazione della lieve entità si finisce in carcere e servirebbe quindi un intervento di depenalizzazione che distingua tra le diverse sostanze come chiede la nostra proposta di legge N. 71 depositata alla Camera". "Già il decreto Caivano nella sua formulazione iniziale elimina di fatto la lieve entità per la cannabis innalzando esageratamente le pene. Ora il governo, invece, vuole andare ciecamente oltre adottando una misura che favorirà ancora di più l'ingresso in carcere di moltissimi consumatori che magari hanno acquistato insieme ad altri la sostanza togliendo al giudice la valutazione delle circostanze specifiche. In questa follia c'è tutta l'ideologia di questa destra che non limiterà il consumo di sostanze e non diminuirà la loro circolazione, né intaccherà gli interessi delle grandi organizzazioni che ne controllano il traffico".

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