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A Teatro Contatto il pluripremiato "Soeurs" del francese Pascal Rambert

Una resa dei conti fra sorelle. Uno smisurato conflitto tra due donne. Una lotta all’ultimo sangue. Parola contro parola. Corpo contro corpo. Per dirsi – attraverso tutta questa violenza – solamente una cosa: l’amore che provano l’una per l’altra.

Per la prima volta a Teatro Contatto, Pascal Rambert autore, regista, scenografo e coreografo francese, tra i maggiori esponenti del teatro contemporaneo, dopo la prima di sabato 28 gennaio, torna in replica oggi, domenica 29 gennaio alle 19 al Teatro S. Giorgio di Udine, la versione italiana del suo pluripremiato testo Sœurs (nella traduzione di Chiara Elefante).

Sul palco due interpreti d’eccezione, Sara Bertelà, recente vincitrice del Premio Maschere del Teatro 2021 e Anna Della Rosa nella terna dei premi Ubu 2021 come migliore attrice.

Nell’interpretazione di Sara Bertelà e Anna Della Rosa le battute taglienti, le domande a bruciapelo si intrecciano, rimbalzano, si insinuano e inondano il palcoscenico, trascinando gli spettatori nel vivo delle verità e delle difficoltà di due sorelle – che poi sono anche quelle di tutti noi. Un lavoro potente che conferma Pascal Rambert come uno dei più importanti autori internazionali.

Dopo i successi di Clôture de l’amour, Répétition (Prova), Architecture (con cui ha inaugurato il Festival di Avignon nel 2019), Pascal Rambert, vincitore del Premio del Teatro dell’Académie Française nel 2016, ha rimodellato la pièce sul corpo e la personalità delle due attrici Della Rosa e Bertelà in questo che è il primo adattamento italiano del suo testo, già presentato con successo in Estonia, Perù, Grecia, Venezuela e Hong Kong.

Lo spettacolo

Sorelle è un grande racconto che muove da un conflitto famigliare per assumere in maniera raffinata e sottile una visione geopolitica perturbante e poeticamente inedita. 

Spiega Rambert «Non esiste una trama, mi piace immaginare lo spettacolo in termini di energia. Non mi interessa raccontare una storia di conflitto ma focalizzarmi su come le interpreti incarnano il testo. Sull’energia reale e organica che scaturisce dalla relazione che i loro due corpi instaurano nello spazio. Quando dico che si tratta di uno scontro tra due sorelle, dico tutto e allo stesso tempo niente. La forza del conflitto risiede, infatti, su due elementi: il potere dello scambio verbale e l’eco che questo genera nello spazio e nel tempo. È qualcosa che si rinnova ogni sera e che richiede un notevole sforzo fisico».  

Sulla genesi della versione italiana aggiunge: «Ho scritto e diretto le versioni di Sœurs a Parigi e Madrid contemporaneamente con Audrey Bonnet e Barbara Lennie quando mi è stato proposto di realizzare la versione italiana con Anna Della Rosa e Sara Bertelà ho subito detto di sì, pieno di entusiasmo per questa nuova esperienza» prosegue «Il rapporto tra queste due figure – racconta il regista francese – è un gigantesco miscuglio tra gelosia, ammirazione, desiderio. Non c’è niente di chiaro in loro perché non c’è niente di chiaro nei sentimenti di ognuno di noi. Ci piace illuderci di controllare le cose che accadono, di essere padroni di noi»

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