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Albero distrutto a Ceriano Laghetto, raccolgono appello di Dante Cattaneo e si presentano a chiedere scusa

Si sono presentati spontaneamente raccogliendo l’appello del vicesindaco Dante Cattaneo, i responsabili della distruzione di un albero sulla via principale di Ceriano Laghetto.

Un giovane albero spezzato di netto, sulla strada principale del paese, di fronte alla chiesa parrocchiale: il vicesindaco che offre 24 ore di tempo ai responsabili per “costituirsi” prima di andarli  a prendere di persona, grazie alle telecamere che li hanno ripresi.  I ragazzi che raccolgono l’offerta, facendosi avanti, scusandosi e dicendosi pronti a riparare il danno.

E’ successo nei giorni scorsi a Ceriano Laghetto e a raccontarlo è direttamente il vicesindaco Dante Cattaneo, per prima pubblica il post del danno provocato in tarda serata da un gruppo di giovanissimi, che hanno spezzato di netto il tronco di una
“bellissima lagerstroemia” -come sottolinea Cattaneo.

Rompono un albero a Ceriano, poi chiedono scusa al vicesindaco 

“Ai responsabili di questo stupido, odioso, inutile vandalismo, do una possibilità: contattarmi entro 24 ore per pentirsi, chiedere scusa e risolvere in modo costruttivo la cosa” -scriveva Cattaneo.

I ragazzi hanno risposto all’invito: “Mi hanno contattato dopo un’ora” -racconta lo stesso Cattaneo.

“In questi giorni, li ho incontrati due volte e il loro pentimento è vero, sincero, consapevole.
Non solo si sono detti disponibili a ripiantare un nuovo albero, ma anche di accudirlo nei primi mesi quando avrà bisogno di molta acqua. Oltre a questo, si sono messi a disposizione per alcune attività di volontariato nel corso dell’estate”.

“Sono venuti in Comune -prosegue il vicesindaco di Ceriano Laghetto- e hanno chiesto scusa. Non solo chi ha commesso il brutto gesto contro l’albero, ma anche altri amici si sono aggiunti a loro, tutti desiderosi di mettersi a disposizione per fare qualcosa di utile per il proprio paese.
Avremmo potuto seguire le vie formali: denuncia verso ignoti, indagini, accuse, convocazioni e danni per loro e loro famiglie. Abbiamo deciso invece di ascoltare il cuore, la testa e il buon senso, come fanno i padri di famiglia. Questi giovani mi hanno convinto e io li ringrazio perché, a loro modo, mi hanno insegnato qualcosa.
Sbagliare è umano, l’importante è rimediare! Diamo fiducia al Futuro!”