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Ascoltare il disagio nascosto delle comunità: nelle parrocchie trentine arrivano le ‘anfore’ per segnalare fragilità e sofferenze

TRENTO. “Nel solco del secondo anno del Cammino sinodale, la diocesi di Trento pone l’ascolto al centro delle riflessioni del tempo di Avvento, al via domani domenica 27 novembre”: sono queste le parole con cui la diocesi trentina annuncia l’arrivo nelle parrocchie del territorio delle “Anfore di comunità”, che permetteranno alla popolazione di segnalare fragilità, sofferenze e disagio nascosto.

“A partire dalla rete territoriale dei gruppi Caritas – dice la Diocesi –, le comunità (ma anche associazioni e movimenti) sono invitate, cominciando dai giorni che conducono al Natale, a farsi ‘antenna’ per captare situazioni, spesso nascoste, di povertà, disagio, solitudine, malattia di chi vive vicino a noi”. Proprio per facilitare l’operazioneascolto’, la Chiesa trentina propone su tutto il territorio diocesano l’iniziativa delle “Anfore di comunità”.

Si tratta, dicono le autorità ecclesiastiche, di un’anfora per l’appunto, collocata anzitutto nelle chiese “per raccogliere brevi riflessioni personali sul tema della fragilità e della sofferenza, segnalazioni generiche di difficoltà di cui si è a conoscenza, una preghiera dedicata a una particolare situazione di disagio, proporre soluzioni utili ad aiutare le persone e la comunità lungo il sentiero della carità”.

L’Anfora di comunità, si legge nella nota della Diocesi, è un gesto concreto ma dal forte valore simbolico, per far sì che le comunità siano maggiormente attente alle fragilità che le abitano, spesso in modo nascosto: “Ci sarà un’anfora posizionata in chiesa, ma ce ne saranno altre in diversi luoghi aggregativi della comunità, del paese o del quartiere, così che a tutti sia possibile dare il proprio contributo con idee, segnalazioni, comunicazioni o pensieri”.

In seguito riflessioni e segnalazioni di vecchie e nuove ‘povertà’ saranno poi prese in esame, in primo luogo dal Consiglio pastorale e dai gruppi Caritas, per “estendere in seguito la riflessione a tutta la comunità, intervenire materialmente laddove ce n’è bisogno o individuare proposte e iniziative formative da perseguire”. Per sapere dove sono collocate le anfore sul territorio basta fare riferimento alla propria parrocchia o al gruppo Caritas più vicino. Si può dare il proprio contributo a “l’Anfora di comunità” anche compilando il form online a questo link.