Il progetto ha coinvolto un piccolo gruppo di bambini tra gli 11 e i 14 anni con funzionamento autistico, disturbo di attenzione e iperattività e difficoltà di autoregolazione emotiva e motoria e si è avvalso, inoltre, della collaborazione della educatrice professionale Annalisa Bianco e delle terapiste della Neuropsicomotricità Rosa Fioriniello e Fiorenza Cotesta, tutte appartenenti all'équipe della NPIA di Putignano Area Sud.
I piccoli pazienti sono stati scelti, come campione omogeneo, tra quelli già in carico presso il laboratorio educativo di Putignano SMML, con regolare progetto riabilitativo, redatto dalle neuropsichiatre infantili Raffaella Pantaleo e Raffaella Monico, insieme all’équipe multidisciplinare.
Nel corso del progetto, attuato tra agosto e ottobre 2022, ai giovani partecipanti sono state proposte attività ritmiche con diversi strumenti, body percussion, giochi di ascolto reciproco, improvvisazione e produzione musicale. Prima dell'inizio del progetto e subito dopo la sua conclusione è stata effettuata, di concerto con l'équipe, una valutazione neuropsicomotoria con la somministrazione di test standardizzati, per osservare e analizzare eventuali cambiamenti ottenuti attraverso il progetto relativamente alle abilità sensoriali, motorie, attentive e ritmiche.
Attraverso un canale espressivo come la musica, nel contesto riabilitativo, è stato possibile raggiungere un nuovo livello di profondità relazionale, ma è anche stato possibile interpretare il lavoro abilitativo/riabilitativo in chiave ludica, rendendolo innovativo, stimolante e accogliente, soprattutto per i bambini più piccoli, oltre che facilitare i trattamenti in un gruppo ridotto, permettendo così la fruizione da parte di un maggior numero di giovani utenti.
Dalle valutazioni neuropsicomotorie e dal confronto dei risultati dei test, prima e dopo l’attività musicoterapica, è emerso un netto miglioramento nell'area dell’attenzione, della discriminazione visiva (intesa come individuazione dello stimolo target) e nell'area della destrezza manuale. Questo tipo di approccio complementare, del resto, può essere di grande aiuto nel velocizzare il percorso riabilitativo e nell'ampliare sia la gamma di miglioramenti ottenibili, sia il numero di utenti presi in carico.
Il buon esito del progetto, infine, è stato anche il risultato di una precisa scelta della Direzione Generale della ASL Bari e del Direttore Amministrativo in particolare, Luigi Fruscio, per individuare un percorso amministrativo adeguato allo svolgimento di un tirocinio e quindi di un progetto così innovativo, mettendo a disposizione il supporto tecnico della unità operativa di staff Affari Generali, con il dirigente Raffaele Iorio e i funzionari Gianpaolo Parisi e Margherita Paciello, e grazie alla disponibilità di Vito Lozito, direttore della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e di Mariano Manzionna, direttore del Dipartimento Medicina Età Evolutiva.