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“Attacco terroristico disumano”: uomo armato entra in una scuola russa ed uccide 7 bambini

Un attentatore è entrato in una scuola russa ferendo e uccidendo diverse persone. Si contano tra le vittime almeno 7 bambini. 

Un uomo armato è entrato in una scuola russa uccidendo 13 persone, tra cui 7 bambini, e ferendone altre 21, prima di suicidarsi. Ci troviamo a Izhevsk, la capitale della regione dell’Udmurtia che conta 630mila abitanti a circa 600 miglia a est di Mosca, il motivo della sparatoria al momento però resta poco chiaro.

Attacco scuola russa a Izhevsk
Fonte: Twitter

Quello che al momento si sa dell’attentatore è che l’uomo, stando al comitato investigativo russo, che gestisce i crimini più gravi, indossava un passamontagna e una maglietta nera con dei simboli nazisti sopra. La sua identità al momento, però, resta ancora ignota. L’uomo, entrato all’interno della struttura, ha iniziato a sparare uccidendo, oltre i 7 bambini, anche due insegnanti e due guardie di sicurezza, ma il numero è in continuo aggiornamento. I feriti accertati, invece, al momento sono 14 bambini e 7 adulti.

A dare la notizia della morte dell’attentatore che si è suicidato, dopo aver aperto il fuoco contro i bambini e gli adulti della scuola, è stato il governatore dell’Udmurtia, Alexander Brechalov, che in una dichiarazione video ha affermato che l’uomo armato, non ancora identificato, si è poi sparato. La scuola, che educa i bambini tra le classi 1 e 11 secondo il sistema scolastico russo, ha aggiunto poi il governatore che è stata evacuata e che l’area circostante è stata transennata.

Ancora una sparatoria in Russia

Il presidente russo Vladimir Putin, una volta informato della sparatoria a Izhevsk, ha parlato di un “attacco terroristico disumano“. E il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha fatto presente come “Il presidente si augura la guarigione dei feriti a causa di questo disumano attacco terroristico”. Eppure, non è il primo attacco terroristico o sparatoria che si verifica in una scuola russa.

#RUSSIA 🇷🇺

Sparatoria in una scuola di #Izhevsk, 1.200 km a est di Mosca: almeno 13 morti, fra cui 7 bambini. Secondo l’agenzia di stampa statale russa TASS il killer indossava un passamontagna e una maglietta con un simbolo nazista. pic.twitter.com/yU7DRkthLE

— Asiablog.it (@Asiablog_it) September 26, 2022

Ci sono state, infatti, diverse sparatorie nelle scuole in Russia negli ultimi anni. Lo scorso maggio 2021, un adolescente armato ha ucciso 7 bambini e 2 adulti nella città di Kazan. Nell’aprile di quest’anno, invece, un uomo armato ha ucciso due bambini e un insegnante in un asilo nido nella regione centrale russa di Ulyanovsk, prima di suicidarsi anche lui. L’attentato più grave di tutti, però, resta la strage di Beslan di 18 anni anni fa.

All’epoca dei fatti, il 1 settembre 2004 – che corrisponde al primo giorno di scuola in Russia – un gruppo di 32 terroristi, fondamentalisti islamici e separatisti ceceni, occupò la Scuola Numero 1 di Beslan che si trovava nell’Ossezia del Nord, una repubblica autonoma della regione del Caucaso. Vennero sequestrate ben 1.200 persone fra adulti e bambini, tenute in ostaggio fino al terzo giorno dell’occupazione, il 3 settembre.

Attentato di Beslan 2004

Quando le forze speciali russe, però, riuscirono a entrare all’interno dell’edificio, cominciò il massacro da parte dei separatisti ceceni. Morirono 300 persone: 186 erano solo bambini e altri 700 rimasero feriti.