“Vediamo la meccanica del ddl Calderoli. Si tratta di una legge a due tempi. Il primo è quello in cui l’autonomia può andare come un treno, poi c’è il secondo tempo legato alla definizione dei Lep. Non è vero che l’autonomia è l’anticamera della secessione, l’autonomia è l’incentivo a innescare una competizione territoriale. Il punto di partenza sono le pre-intese con Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, ma questo è preoccupante. Chiarissimo che altre regioni si possano associare, come la Toscana; più difficile prevedere cosa accadrà per le regioni del Mezzogiorno. La rete delle infrastrutture è il punto. Le regioni, con leggi regionali, potranno trovare intese anche per costituire organismi comuni: è il passaggio successivo per chi vuole l’autonomia. Cosa resta dello Stato centrale? La politica estera”: ad afferarlo è il presidente della Svimez (l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) Adriano Giannola ne corso del convegno “Politiche pubbliche e geografia istituzionale” svoltosi questa mattina a Villa Lubin, a Roma, per iniziativa di SVimez e Cnel. “Potremmo arrivare al paradosso che anche regioni commissariate potranno chiedere l’autonomia sulla sanità – ha aggiunto il direttore della Svimez Luca Bianchi -. Avremo tante ragioni a statuto speciale, ognuna speciale a modo suo. Altro punto importante è il meccanismo di finanziamento: si stabilisce la spesa su base della spesa storica e si stabilisce su quel valore finanziario a quanto corrisponde il gettito Iva di quella regione. Si tratta di un federalismo senza responsabilità”.
L’incontro coordinato da Bianchi, si è aperto con i saluti del presidente del Cnel, Tiziano Treu e la relazione introduttiva del presidente della Svimez, Adriano Giannola. Si sono quindi susseguiti gli interventi di Massimo Villone, professore emerito di Diritto costituzionale, Università Federico II di Napoli; Giuseppe Roma, segretario generale dell’Associazione per le Città Italiane RUR (Rete Urbana delle Rappresentanze); Alessandro Bianchi, consigliere SVIMEZ; Giordana Pallone, consigliera Cnel e coordinatrice area Stato Sociale e diritti Cgil nazionale; Enzo Bianco, presidente Consiglio Nazionale Ancie Vito Grassi, Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale e Vice Presidente Confindustria.