Capogruppo regionale Stefano Balleari (FdI)

Con un’interrogazione presentata oggi e che verrà discussa a breve in consiglio regionale, il capogruppo di Fratelli d’Italia Stefano Balleari ha sollevato la problematica del numero di ostetriche operanti in Liguria e ha chiesto una strategia per le assunzioni al neo assessore alla Sanità Angelo Gratarola.

“Il parto – ha spiegato Balleari – è un evento normalmente fisiologico ed è gestito quasi esclusivamente dalle ostetriche, solo quando ci sono patologie e casi complessi avviene la presa in carico da parte dei medici ed è per questo che dobbiamo implementare il loro numero. Già oggi gli ospedali liguri sono in sofferenza e sono molti i reparti che necessitano di avere nuovo personale senza contare il turn over che avremo nei prossimi tempi come ad esempio al San Martino di Genova.

Per esempio nel caso dell’ospedale San Martino dal 1° di dicembre i due reparti di Ostetricia e Ginecologia dovranno affrontare un calo del 30% delle ostetriche.

Fino al 30 novembre la situazione al San Martino è di 28 turniste full time che sono assegnate alle due unità operative, ma dal 1° dicembre la situazione organizzativa delle ostetriche prevede 18 turniste full time, 3 part time, 1 universitaria turnista part time e 2 turniste con non poche difficoltà di tempo dovute a legge 104.

Una situazione che è un potenziale rischio per la salute delle donne che partoriscono nel più grande nosocomio di Genova e che a oggi sono state 1472 un numero importante.

Il problema si concretizza anche in un’altra veste ovvero il numero degli infermieri che svolgono mansioni che potrebbero essere svolte da personale ostetrico, qualora si procedesse con aumenti significativi di personale. Questo consentirebbe di liberare un notevole numero di infermieri che sono necessari in altri reparti.

La sanità ligure oggi gode di un assessore competente che conosce in prima persona le problematiche del personale e delle strutture e sono convinto che accoglierà benevolmente la mia richiesta e si attiverà per trovare una soluzione alla carenza di ostetriche che oggi la Liguria affronta”.