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Bonus psicologo: approvate le graduatorie. Che cosa succede adesso?

Il 24 ottobre scorso è ufficialmente scaduto il termine per fare richiesta del bonus psicologo, o più precisamente del  «Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia». Tale misura è stata prevista dal Governo Draghi con l’intento di sostenere le persone in condizione di ansia, stress, depressione e fragilità psicologica, a causa della pandemia e della crisi socio-economica, che possano beneficiare di un percorso psicoterapeutico.

Il contributo, nello specifico, è stato pensato per le persone con un reddito Isee non superiore ai 50mila euro, sotto forma di voucher per scontare fino a un massimo di 50 euro per seduta (è previsto un contributo di 600 euro con Isee inferiore a 15.000 euro, 400 euro con Isee compreso tra 15.000 e 30.000 euro e 200 euro con Isee compreso tra i 30.000 e i 50.000 euro).

Terminato il periodo valido per fare richiesta, il 7 dicembre, come riportato sul sito dell'Inps, l'Istituto dovrebbe aver concluso l’approvazione delle graduatorie per l’assegnazione del bonus. L’accoglimento della domanda verrà comunicato dall’Inps tramite e-mail o tramite sms ai richiedenti. Dovrebbe già essere disponibile la procedura per le prenotazioni delle sedute e le conferme delle stesse da parte dei professionisti. Dal giorno di pubblicazione del messaggio decorrono, per chi beneficia del Bonus, 180 giorni utili per usufruirne e sostenere le sessioni di psicoterapia. 

Una misura utile?

Già lo scorso luglio il Codacons aveva sottolineato come il Bonus psicologo fosse una misura che non avrebbe potuto aiutare davvero chi, a causa del Covid, ha subito ricadute psicologiche. «Il Bonus psicologico presenta evidenti criticità – spiegava l’associazione sul sito – Prima di tutto i fondi messi a disposizione appaiono del tutto insufficienti: solo 10 milioni di euro saranno destinati in modo diretto ai cittadini in difficoltà attraverso un voucher da spendere in servizi di assistenza. In secondo luogo il tetto Isee fino a 50mila euro per poter godere del bonus appare troppo elevato, e inserirà nella platea dei beneficiari anche soggetti che possono sostenere in modo autonomo le spese psicologiche».

Bonus psicologo: quanti ne hanno fatto richiesta

Quello che sembra ormai evidente, infatti, è che i fondi stanziati non basteranno a coprire tutte le richieste. Stando ai dati diffusi il 10 ottobre da un rapporto della Commissione europea sull'impatto della pandemia sulla salute mentale dei giovani, le domande pervenute tramite il sito dell’INPS fino a quella data erano 300mila, di cui il 60%, pari a 180mila domande, arrivate da persone sotto i 35 anni, a dimostrazione di come tale misura potesse giovare soprattutto ai più giovani.

Bonus psicologo: il punto di vista degli esperti

A conti fatti, dunque, il bonus psicologo si rivelerà una misura utile? E cosa ne pensano gli psicologi?

«Il Bonus rappresenta sicuramente una svolta nei termini di un investimento sui temi della psicologia - precisa Laura Parolin, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia - È il riconoscimento di un bisogno cresciuto in modo esponenziale negli anni della pandemia. Tante ricerche nazionali e internazionali hanno messo in luce chiaramente un aumento davvero significativo del malessere psicologico. Uno studio  pubblicato sul The Lancet nel 2021, solo per citare un esempio, mostra chiaramente come globalmente si registrino  53 milioni di casi di depressione e 76 milioni di ansia. Sono numeri importanti, molto più elevati rispetto a prima. Anche i dati pubblicati dal Ministero della Salute attestano un aumento significativo di questi disturbi».

Se dunque al Bonus psicologo può essere riconosciuto un aspetto positivo, quello cioè di provare a rispondere a un bisogno concreto delle persone, dall’altro appare evidente come si stia rivelando una misura insufficiente.