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Il bonus serve per l’acquisto di un abbonamento per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici su gomma e rotaia. Si può chiedere per se stessi o per un beneficiario minorenne a carico. Il richiedente accede con SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE) e indica il codice fiscale del beneficiario. Il requisito è quello di un reddito complessivo non superiore a 20mila euro
di Andrea Gagliardi
30 settembre 2023
Sarà un nuovo click day per pochi fortunati quello che si preannuncia alle ore 8 del 1° ottobre per incassare il bonus trasporti da 60 euro per l’acquisto di un abbonamento mensile, plurimensile e annuale per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici su gomma e rotaia. I 100 milioni di euro stanziati con il cosiddetto decreto Carburanti (convertito poi in Legge 10 marzo 2023 n 23) si sono esauriti ad agosto. Il click day fissato il primo settembre
legato ai residui generati dal mancato utilizzo di bonus rilasciati ad agosto ha visto il limitato budget prosciugarsi in un’ora. Tutto lascia pensare che accadrà lo stesso il 1° ottobre perché l’accesso alla piattaforma online del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, è legato anche questa volta ai residui generati dal mancato utilizzo di bonus rilasciati nel mese di settembre.
In arrivo il rifinanziamento di 12 milioni per il bonus
Ma nei prossimi mesi le cose dovrebbero cambiare. Nel decreto legge approvato il 25 settembre dal Consiglio dei ministri con le “Misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio” il bonus trasporti è stato infatti rifinanziato con 12 milioni. Il provvedimento però non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e perciò non è entrato ancora in vigore.
I beneficiari
Il bonus trasporti si può chiedere per se stessi o per un beneficiario minorenne a carico.Il richiedente accede con SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE) e indica il codice fiscale del beneficiario, ad esempio il genitore può richiedere il bonus per il figlio minorenne. Il requisito è quello di un reddito complessivo non superiore a 20mila euro. La finestra per accedere a questo incentivo dedicato a studenti, lavoratori, pensionati e cittadini comuni si era aperta lo scorso 17 aprile. A disposizione c’era un totale di 100 milioni di euro, messi sul piatto dal governo Meloni. Le risorse si sono esaurite in pochi mesi e il 4 agosto risultavano oltre 1.875.600 bonus trasporti emessi.
Il “vecchio” bonus
Il sostegno è stato introdotto inizialmente dal decreto Aiuti del 2022 dal Governo Draghi (decreto legge n. 50/2022, dove all’articolo 35 veniva istituito un Fondo con uno stanziamento iniziale di 79 milioni, saliti fino a 180. Il fondo è stato successivamente incrementato di 10 milioni dai decreti Aiuti-bis e Aiuti-ter per poi essere depotenziato nel dl Aiuti-quater (decreto 176/2022) del novembre 2022 che ha stabilito una sforbiciata di 50 milioni per finanziare le misure di calmieramento del caro-bollette per gli enti del Terzo settore. La dotazione era passata da 190 a 140 milioni di euro. Il fondo è stato riproposto a gennaio dal governo Meloni con il decreto in materia di trasparenza del prezzo dei carburanti. Con un requisito di reddito più restrittivo rispetto allo scorso anno, quando il tetto massimo era a 35mila euro.