Per il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il documento sul caso Cospito in possesso del parlamentare di FdI, Giovanni Donzelli, citato durante il suo intervento alla Camera non era riservato.
![Carlo Nordio](https://www.lanotiziagiornale.it/wp-content/uploads/2023/02/FOTOA3_390074-scaled-e1675368404459-675x370.jpg)
Il ministro della Giustizia Nordio torna sul caso Cospito-Donzelli: “I documenti non erano coperti da segreto”
“La comparazione tra le dichiarazioni rilasciate dall’onorevole Giovanni Donzelli – riferisce una nota del ministero della Giustizia – e la documentazione in atti disvela che l’affermazione testuale dell’onorevole – ‘dai documenti che sono presenti al Ministero della Giustizia’ – è da riferirsi ad una scheda di sintesi del Nic non coperta da segreto. Non risultano apposizioni formali di segretezza e neppure ulteriori diverse classificazioni sulla scheda”.
“I dialoghi tra i detenuti Cospito ed altri non sono stati oggetto di un’attività di intercettazione”
“Quanto al contenuto dei colloqui tra i detenuti Cospito ed altri – aggiunge ancora via Arenula -, riferiti dall’onorevole Donzelli, non sono stati oggetto di un’attività di intercettazione ma frutto di mera attività di vigilanza amministrativa. In conclusione, la natura del documento non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati”.
“Per altro la rilevata apposizione della dicitura ‘limitata divulgazione’ – prosegue il ministero della Giustizia -, presente sulla nota di trasmissione della scheda, rappresenta una formulazione che esula dalla materia del segreto di Stato e dalle classifiche di segretezza, disciplinate dalla legge 124/07 e dai Dpcm di attuazione, ed esclude che la trasmissione sia assimilabile ad un atto classificato, trattandosi di una mera prassi amministrativa interna in uso al Dap a partire dall’anno 2019, non disciplinata a livello di normazione primaria”.
“Tutta la documentazione idonea a spiegare queste conclusioni sarà illustrata in dettaglio, quando le Camere riterranno opportuno” conclude la nota.
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