Per arginare il fenomeno Confartigianato Udine ha in mente un piano ambizioso di riqualificazione energetica che è stato presentato al presidente Fedriga
In Fvg le medie e piccole imprese hanno pagato 460 milioni di euro in più per energia elettrica e gas. A causa del caro bollette sono a rischio chiusura 17 mila e 500 aziende in Friuli Venezia Giulia. In pratica un'azienda su cinque. Perderebbero il lavoro complessivamente 82mila addetti. Queste le stime, secondo l'ufficio studi di Confartigianato-Imprese Udine, sulla base di un’indagine realizzata dall’ufficio studi nazionale dell’associazione. Si tratta di aziende operative nei settori di trasporti, linguistica e mobilità; ceramica, vetro e oreficeria; legno, arredo e sedie; alimentazione. Questa indagine è stata illustrata oggi nella sede del Cafc a Udine dal presidente di Confartigianato-Imprese Udine e Fvg, Graziano Tilatti, alla presenza del governatore Massimiliano Fedriga.
Come reagiscono le aziende
A fronte di questo scenario, il curatore dell'indagine su scala regionale Nicola Serio ha sottolineato come le imprese tendano a trasformarsi in autoproduttori di energia avvalendosi anche della competenza di 2.373 imprese artigiane che in regione sono attive nel settore dell'impiantistica con quasi 6 mila 200 addetti . "Nei settori produttivi - ha detto - si è passati da 1083 impianti fotovoltaici nel 2010 a oltre 6.303 nel 2021, in media circa il 7% delle imprese regionali ha un impianto con pannelli fotovoltaici".
La proposta
Da qui la proposta di Confartigianato-Imprese Udine di un grande piano di riqualificazione energetica regionale. "Confartigianato-Imprese Udine - ha evidenziato il presidente Graziano Tilatti - ha già sperimentato l'importanza di sviluppare progetti di sistema attraverso lo Sportello Energia creato e promosso più di dieci anni fa in concomitanza con il programma di incentivazione degli impianti a energia fotovoltaica noto come 'Conto Energia'". E rivolgendosi al presidente della Regione ha detto: "Le proponiamo una legislatura di riscossa, all’insegna della riqualificazione ambientale di città, zone industriali e artigianali, della rigenerazione urbanistica e della riqualificazione energetica di tutto il patrimonio esistente. Potremmo fare del Fvg una regione green, smart, sicura da rischio sismico e idrogeologico". Per poi concludere: "Insieme possiamo costruire una regione ancor più sicura in cui vivere e lavorare. Noi siamo pronti a fare la nostra parte".
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