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Crisi Fontana-Moratti, il governatore: "Io ministro? Sono candidato presidente in Lombardia". E la vice evita l'incontro pubblico

 "Io penso alla Lombardia e mi concentro sulla Lombardia". Lo ha detto il governatore Attilio Fontana, in un punto stampa in Regione, rispondendo a chi gli chiedeva se accetterebbe di guidare il ministero per l'Autonomia. Riguardo alle elezioni regionali, "io mi sono candidato. Aspettiamo, ma sono assolutamente convinto di sì". Quanto alla questione con la vicepresidente, Letizia Moratti, "ho già detto tutto, abbiamo detto quello che dovevamo, non ho nulla da aggiungere a quello che ho detto venerdì. Credo non ci sia niente da aggiungere". Il presidente ha detto che "non sapeva" che oggi anche Moratti fosse attesa in Regione: "Io seguo il mio percorso e le cose che devo fare". La presenza della vicepresidente era annunciata a Palazzo Lombardia per la presentazione alla stampa dell'iniziativa 'Ottobre in Salute...Donna 2022', ma Moratti ha fatto sapere che non sarebbe stata presente "a causa di sopraggiunti impegni istituzionali". Salvo poi presentarsi soltanto doo che il governatore era andato via.

Fontana, alla domanda su quando incontrerà i leader del centrodestra, ha risposto: "Li incontrerò quando mi chiameranno", aggiungendo che il centrodestra è "assolutamente compatto a livello nazionale e lo sarà ancora di più a livello regionale".

Ma a margine dell'assemblea degli industriali di Varese è stato chiesto a Fontana anche della nuova corrente politica di Umberto Bossi, il "Comitato del Nord" e delle fibrillazioni interne alla Lega. "Non si sa ancora con precisione, abbiamo presto il congresso federale e si saprà qualcosa di più. Recentemente non ho avuto modo di sentire Bossi". Ma il governatore ha aggiunto: "Non c'è nessuna fronda" interna alla Lega. Per Fontana, "è un sottolineare la necessità dell'autonomia. Mi sembra sia un'idea, poi bisogna capire meglio, non sappiamo ancora niente".

A Palazzo Lombardia c'è anche da decidere a breve sul rimpasto, con l'assessore regionale per l'Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione, Fabrizio Sala, eletto alla Camera.  "Abbiamo già le idee molto chiare" ma "le dirò al momento opportuno". E sui tempi ha aggiunto "penso che faremo prima" della formazione del governo: "Appena l'assessore riterrà di dimettersi".