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Curiosità: dopo 40 anni, ritorna a Santo Stefano la pala della Madonna del Rosario che era stata rubata

Cronaca Sala Consilina

L’opera, riconsegnata qualche settimana fa al parroco don Domenico Santangelo, è ora custodita nuovamente nella chiesa di Sala Consilina ed è stata esposta per la prima volta sabato 25 marzo, nel corso di una cerimonia ufficiale di restituzione, alla quale prenderanno parte i rappresentanti del nucleo speciale dei Carabinieri di Torino

Gioia grande presso la parrocchia di Santo Stefano, a Sala Consilina, per il ritrovamento, dopo oltre quarant’anni, del dipinto della Madonna del Rosario della seconda metà del Cinquecento, trafugato nel 1982 e ritrovato in Piemonte dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Torino. L’opera, riconsegnata qualche settimana fa al parroco don Domenico Santangelo, direttamente dai Carabinieri del TPC, è ora custodita nuovamente nella chiesa di Sala Consilina ed è stata esposta per la prima volta sabato 25 marzo, nel corso di una cerimonia ufficiale di restituzione, alla quale prenderanno parte i rappresentanti del nucleo speciale dei Carabinieri di Torino. La cerimonia, accompagnata da un convegno culturale, è stata preceduta dai saluti del sindaco della città dottor Francesco Cavallone e dall’avvocato Giuseppe Di Vietri, della Società Italiana Protezione Beni Culturali, delegazione di Salerno. Le relazioni sono state affidate all’architetto Marco Ambrogi, direttore dei Musei della Diocesi di Teggiano-Policastro, al parroco di Santo Stefano, don Domenico Santangelo e ad un rappresentante del Nucleo TPC dei Carabinieri di Torino. A concludere la cerimonia, il vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Sua Eccellenza Monsignor Antonio De Luca. 

I commenti

"Si tratta di un capolavoro ritrovato, questa preziosa restituzione dell’Arma Carabinieri alla città di Sala Consilina ed ai fedeli della chiesa di Santo Stefano, seppur mutila dei quadretti dei Misteri, che un tempo circondavano la tavola centrale. L’opera risulta presente nella chiesa del centro storico, già in un documento del 1584 e corredava la cappella del Rosario, fino al suo trafugamento del 1982, durante la chiusura del tempio a seguito dei danni del terremoto del 1980. - scrive il parroco don Domenico Santangelo - La pala è stata ritrovata grazie alla tempestiva denuncia fatta nel momento del trafugamento, dal parroco di allora don Amedeo Parascandolo e grazie ad una fotografia scattata poco tempo prima del furto, dal fotografo salese Antonio Arpea. Importante e decisiva è stata l’opera di mediazione per l’operazione di restituzione, attuata dalla Diocesi di Teggiano-Policastro, attraverso l’Ufficio Beni Culturali, S.E. il Vescovo e il nucleo dei Carabinieri di Sala Consilina". “La vicenda del recupero di questa opera si aggiunge a consegne che negli anni abbiamo vissuto e questo è un segno di fiducia e speranza verso le Forze dell’Ordine che vegliano in maniera assidua verso tutto ciò che può essere riportato alla soglia della legalità e giustizia – incalza il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Monsignor Antonio De Luca – Chi l’avrebbe detto che dopo 40 anni la tela sarebbe ritornata a casa? Questo significa che si è lavorato e che il male non può mai avere l’ultima parola. C’è sempre la possibilità di un recupero e di una riscossa. Questi sono i segnali soprattutto per chi crede che nella vita bastano le furbate, nella vita ciò che viene premiato sono l’impegno e il sacrificio. Non perdiamo la fiducia e la speranza, anche se ci vuole tempo, il Bene si imporrà su tutto”.

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