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E' morto Enzo Carra. Fu portavoce della Dc di Forlani

E' morto a Roma nella notte Enzo Carra, ex portavoce della Dc quando era segretario Arnaldo Forlani. Aveva 79 anni. 

   Durante l'inchiesta di Tangentopoil fu arrestato e fece molto scalpore, oltre a determinare forti polemiche, la foto del suo fermo in tribunale: Carra appariva ammanettato con i cosiddetti  "schiavettoni", un tipo di manette con una pesante catena utlizzate per evitare la fuga dei detenuti. Si scatenò un partecipato dibattito sull'uso di questa misura, ritenuta da molti eccessiva e umiliante. 
   Il suo nome è comunque legato principalmente alla attività politica svolta con la Democrazia Cristiana e, negli anni a seguire, con Udc e Margherita. 

   "Un grande abbraccio alla famiglia e a coloro che piangono oggi la scomparsa di Enzo Carra a nome di tutta la comunità delle democratiche e dei democratici". Lo scrive sui social il segretario del Pd, Enrico Letta

    "Un uomo buono, colto, intelligente. Un pezzo di storia della Democrazia Cristiana e un testimone di cosa deve essere la politica. Per me e per molti di noi un amico vero che ci mancherà". Scrive in una nota di cordoglio il senatore del Pd Dario Franceschini

   "Oggi ci lascia un autentico gentiluomo. Enzo lo era nella vita privata e in quella politica. Persona riservata, non amante del clamore, ha patito con profonda sofferenza la gogna mediatica frutto della furia giustizialista. E l'ha vissuta con profonda dignità e con il rispetto delle Istituzioni". Lo afferma Lorenzo Cesa dell'Udc. "Abbiamo avuto l'orgoglio di averlo avuto tra i nostri parlamentari in cui si e' distinto per la sua capacità di essere un punto di riferimento, anche per i giovani parlamentari, per la sue doti umane e per la sua abilità di sintesi. A nome della comunità dell'Udc esprimo le più sentite condoglianze alla sua famiglia. Ciao Enzo!", conclude.

   "Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici di Enzo Carra, personalità di valore dell'esperienza rappresentata dalla Margherita. Mancheranno alla comunità politica la sua esperienza e la sua predisposizione al confronto e alla discussione". Lo afferma Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera dei Deputati.

   "Ci ha lasciato Enzo Carra. Giornalista, intellettuale, politico, ma soprattutto un grande notista politico, capace di interpretare con acume e lungimiranza il quadro politico e di saper cogliere come pochi l'essenza del dibattito pubblico. Ci lascia un gentiluomo e un amico, con cui fino alle ultime ore ci siamo confrontati e riuniti per la pubblicazione del suo ultimo libro in uscita proprio oggi, 'L'ultima Repubblica' (Eurilink University Press). La sua scomparsa provoca un grande vuoto nel panorama giornalistico e politico del nostro Paese. In questo momento di immenso dolore siamo vicini alla moglie Olga e al figlio Giorgio". Lo dichiarano in una nota l'ex deputato Michele Anzaldi e l'ex ministro Enzo Scotti.

   "Desidero esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia dell'onorevole Enzo Carra. Fu vittima della furia giustizialista di Tangentopoli, vero, ma soprattutto giornalista e politico di intelligenza notevole. Una grande perdita". Così in una nota Raffaella Paita, presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato.

   "Enzo Carra è stato un eccellente giornalista e un politico perbene, la cui immagine pubblica risultò indelebilmente macchiata dalla gogna mediatica cui fu sottoposto, in manette, ai tempi della furia giustizialista di Mani Pulite. Non si lasciò abbattere. Mantenne il buon umore e la curiosità allora, così come li mantenne negli ultimi mesi di convivenza con la malattia. Era un amico personale e un amico della Fondazione Luigi Einaudi. Ai suoi familiari le nostre più sentite condoglianze'. Lo afferma Andrea Cangini, segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi.

   "Ci ha lasciato Enzo Carra, intellettuale e fine politico, ex portavoce della Dc. Un uomo capace di interpretare con acume e lungimiranza il quadro politico e di saper cogliere come pochi l'essenza del dibattito pubblico. Una grave perdita non solo per la famiglia, a cui vanno le più sentite condoglianze, ma per tutti noi che lo abbiamo conosciuto, che abbiamo lavorato con lui, che lo abbiamo apprezzato e stimato". Lo afferma Ettore Rosato (Az-IV).