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Fuga di italiani all'estero, oltre 16mila giovani hanno scelto di 'lasciare' Belluno: "300 residenti 'under-30' ogni 1000 sono iscritti all'Aire"

BELLUNO. Negli ultimi 10 anni abbiamo 'perso' quasi 239mila giovani, fuggiti all'estero. Lo rivelano i dati Istat resi noti durante l’evento "Italia 2023: persone, lavoro, impresa". Numeri che fanno riflettere, soprattutto se associati alla denatalità che nondimeno interessa (ormai da tempo) l'Italia intera. 

Dopo il calo di partenze nel biennio 2020/2021, dovuto all'emergenza pandemica, i dati sull’emigrazione dall’Italia sono tornati a salire. Soltanto fra il 2021 e il 2022, infatti, sono stati più di 80mila i giovani fra i 18 e i 34 ani che hanno deciso di trasferirsi 'altrove'. Al 1° gennaio 2022 i cittadini italiani iscritti all'Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero ndr) erano oltre 5 milioni: il 9,8% degli oltre 58,9 milioni di italiani residenti in Italia.

"È da tempo che i giovani italiani non si sentono ben voluti dal proprio Paese e dai propri territori di origine, sempre più spinti a cercar fortuna altrove - si legge nel "Rapporto italiani nel mondo 2022" -. La via per l’estero si presenta loro quale unica scelta da adottare per la risoluzione di tutti i problemi esistenziali (autonomia, serenità, lavoro, genitorialità, per citarne alcuni ndr). E così ci si trova di fronte a una Italia demograficamente in caduta libera se risiede e opera all’interno dei confini nazionali e un’altra Italia, sempre più attiva e dinamica, che però guarda quegli stessi confini da lontano".

Non c’è nessuna eccezionetutte le regioni italiane perdono residenti. Il 48,2% degli oltre 5,8 milioni di cittadini italiani residenti all’estero è donna (2,8 milioni circa in valore assoluto ndr). Si tratta, soprattutto, di celibi o nubili (57,9%) o coniugati e coniugate (35,6%)

Oltre 2,7 milioni (il 47,0%) degli italiani iscritti all’Aire sono partiti dal Meridione (il 16% dalla Sicilia o dalla Sardegna); più di 2,1 milioni (il 37,2%) sono partiti dal nord Italia e il 15,7% è, invece, originario del centro. Il 54,9% degli italiani (quasi 3,2 milioni) sono in Europa, il 39,8% (oltre 2,3 milioni) in America, centro-meridionale soprattutto (32,2%, più di 1,8 milioni). Le motivazioni che hanno spinto queste persone a spostarsi? Principalmente economiche e lavorative.

Guardando nello specifico alle Provincie italiane più interessate dalla fuga di cervelli (dati al 1 gennaio 2023 ogni 1000 residenti con età uguale o inferiore a 30 anni ndr), la classifica si apre con Enna, seguita da Agrigento, Isernia e Potenza: tutte città del meridione. Al quinto posto, tuttavia, si piazza Belluno che ad oggi conta ben 16.187 giovani 'under 30' iscritti all'Aire, con una media di 313,9 ogni 1000 abitanti.

Non a caso, nel 2019, il Fondo Welfare e Identità Territoriale e l'Associazione Bellunesi nel Mondo avevano dato vita alla piattaforma online "Grow", pensata per "riportare in Veneto tanti ragazzi scappati all'estero alla ricerca di migliori prospettive e maggiori soddisfazioni professionali".

Nel corso del tempo non sono mancati rimpatri, anche grazie alla scelta dei passati governi di puntare su generosi incentivi fiscali: nel periodo 2011-2020, secondo i dati Istat, sono tornati in Italia 82mila giovani. Nel dettaglio, i tassi di rientro sono più alti per chi ha una bassa istruzione rispetto a chi ha il diploma (rispettivamente 14 e 10 per mille). Entrambe le classi, però, registrano una percentuale di rimpatri inferiori rispetto a chi ha la laurea (22 per mille).