E sulla situazione in Medioriente: "C'è rischio slavina, con scenari inimmaginabili"
“Vi vedo nervosi. Io governo da un anno, governerò per altri 4 anni e alla fine chiederò agli italiani cosa ne pensano perché la democrazia funziona così”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso delle repliche alla Camera. “Vi vedo nervosi”, ha ripetuto Meloni poco dopo, ironizzando: “Non dovete essere nervosi perché il Governo sta andando male e sta per arrivare il vostro turno”.
Medioriente, Meloni: “Divisioni palesi tra vertici Ue non hanno giovato”
“Sono d’accordo, parlando della crisi mediorientale al riferimento circa le divisioni interne che sono state evidenti nei primi giorni della crisi tra le istituzioni europee non hanno giovato all’Europa. Sono d’accordo sul ruolo centrale che un’Europa politica che abbia una seria e visibile posizione di politica estera possa giocare nella gravità del momento in cui ci troviamo. Credo che l’Italia, con il ruolo di ponte che storicamente svolge tra Ue e Medioriente, ma soprattutto l’Europa abbia un ruolo fondamentale in questa situazione molto complessa”. Così Meloni nel corso delle repliche alla Camera, aggiungendo che “quello che sta succedendo in questi giorni può diventare una slavina e può allargarsi a scenari inimmaginabili. Il confine che ci separa da uno scontro di civiltà, da uno scontro molto ampio è capire davvero che cosa sia accaduto”.
Medioriente, Meloni: “Cessate il fuoco? Allora Hamas resta a Gaza”
“C’è un detto che dice che la verità sta sempre dopo il ‘ma’. ‘Condanniamo Hamas, ma’. E’ un tema molto spinoso perché la Striscia di Gaza è un lembo di terra dove vivono circa due milioni di persone e i miliziani di Hamas si nascondono sotto terra. Israele ha chiesto di evacuare i civili perché è molto difficile rispondere a quello che sta accadendo senza danni collaterali. Ma quando si dice ‘cessate il fuoco‘ significa che Hamas rimane lì, che Israele non ha poi così tanto il diritto di difendersi”, ha sottolineato Meloni. “Noi dobbiamo ricercare equilibrio, ma c’è una differenza tra entrare in casa di qualcuno, guardare un neonato e tagliargli la testa e chiedere di evacuare i civili. Perché le due cose non sono uguali. Per questo ci stiamo spendendo per garantire una risposta contro i terroristi evitando che ci siano vittime civili. Ogni giorno, passo dopo passo cerchiamo di trovare questo difficile equilibrio”, ha aggiunto la premier. “E’ molto difficile chiaramente lavorare per evitare questa escalation, è la ragione per cui io ho voluto partecipare personalmente alla conferenza del Cairo, l’Italia è stata l’unica nazione del G7 a partecipare a livello di leader perché io credo che la priorità adesso sia continuare a mantenere il dialogo con paesi arabi che non vogliono cadere nella trappola” di Hamas, ha sottolineato infine Meloni.
Migranti, Meloni: “Non parlatemi di neocolonialismo, mio approccio diverso”
“Non parlatemi di colonialismo, perché quello che sto cercando di dire è che l’approccio deve essere diverso. Sto cercando di portare avanti con la Tunisia una partnership strategica”, ha aggiunto Meloni, “ma se Saied viene trattato come ‘impresentabile’ l’accordo non può funzionare”.
Sanità, Meloni: “Tagliato fondo? Con Conte 122 miliardi, con noi 136”
“I tagli alla sanità: nel 2020, con il Covid, il fondo era di 122 miliardi, oggi con il governo Meloni è a 136 miliardi. Voglio spiegare agli italiani, già che ci sto, come fanno i partiti dell’opposizione a dire che abbiamo tagliato i fondi alla sanità. Loro lo considerano in rapporto al Pil. E siccome con loro il Pil crollava e invece con noi cresce la percentuale è minore”, ha sottolineato Meloni nel corso del suo intervento. E sul salario minimo la premier ha aggiunto: “Ce ne occuperemo nei prossimi giorni, ho però una domanda da fare, spero che il presidente Conte mi possa dire perché in tre anni che era al governo ha deciso di non farlo. Non lo dovete spiegare a me ma ai lavoratori che portate in piazza”.
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