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Guerra Russia-Ucraina, maxi rissa tra reclute e soldati in una base vicino a Mosca. I russi ammettono: Kiev oltre le nostre linee di difesa a Kherson

Nel 223esimo giorno di guerra in Ucraina, una maxi rissa tra nuove reclute e soldati è scoppiata in una base dell'esercito russo vicino Mosca. Secondo quanto riferito da Baza, «i nuovi arrivati» non hanno ricevuto un caldo benvenuto, ma al contrario «i soldati che prestavano servizio» nella base gli «hanno ordinato di consegnargli i vestiti ed i telefoni cellulari». Le nuove reclute – chiamate alle armi nel quadro della mobilitazione parziale annunciata da Putin – hanno respinto le richieste e ne sarebbe scaturita una rissa nella quale avrebbero avuto la meglio, tanto che circa 20 soldati si sarebbero rinchiusi in un edificio e avrebbero chiamato la polizia per chiedere aiuto. Nel frattempo, il conflitto sul terreno prosegue e Mosca ammette che l'esercito ucraino è riuscito a «penetrare le linee della nostra difesa» nell'area dei villaggi di Zolota Balka e Oleksandrivka, nella regione meridionale di Kherson, appena annessa da Mosca. A tal proposito, nella giornata di ieri la Farnesina ha condannato i referendum farsa nei territori ucraini occupati dai russi e ha convocato l'ambasciatore di Mosca Razov. La Svezia ha rilanciato invece l'allarme sul Nord Stream 2: «Una delle perdite non si è fermata, al contrario è aumentata».

L’analisi – Mosca alza la posta di fronte alla sconfitte, ma è sempre più sola
Il caso – Congelata la villa a Portofino di Eduard Yurevich Khudaynatov, oligarca russo vicino a Putin
La storia – La Repubblica Ceca raccoglie 1.3 milioni di dollari per riparare un tank sovietico da spedire all’esercito ucraino

Cos’è successo nella giornata di ieri 3 ottobre

I Sukhoi russi bombardano dall'alto le posizioni ucraine: il sorvolo dei caccia è letale

Aggiornamenti ora per ora
00.46 – Norvegi: “Non chiudiamo il confine con la Russia”
Il ministro di Giustizia e sicurezza norvegese Emilie Enger Mehl é stata nella regione di Finnmark, la più settentrionale della Norvegia, dove ha presentato un nuovo elicottero per la polizia che servirà a rafforzare la sicurezza alla frontiera con la Russia: «È importante per il governo avere un buon controllo di questo confine. Siamo l'unico Paese nella zona Schengen che ha un confine aperto con la Russia», ha detto la Mehl ai microfoni dell'emittente di servizio pubblico norvegese Nrk. Venerdì la Finlandia ha chiuso il suo confine ai cittadini russi tranne che per alcune comprovate motivazioni, ma la Norvegia non ha intenzione di fare altrettanto, almeno non per ora: «In Finlandia hanno avuto diverse migliaia di arrivi dalla Russia nel corso di pochi giorni. Noi abbiamo visto i numeri fare su e giù negli ultimi giorni, ma ben al di sotto di quelli visti in Finlandia», ha detto il ministro in una conferenza stampa. La sicurezza aggiuntiva alla frontiera servirà per poter monitorare il confine e, qualora dovesse essere necessario, per poterlo chiudere tempestivamente. Secondo Nrk, sarebbero circa 2.000 i giovani uomini russi che hanno varcato il confine norvegese durante la scorsa settimana.

23.17 – Da Usa nuovi sistemi missilistici avanzati a Kiev
Gli Stati Uniti invieranno presto all'Ucraina quattro nuovi sistemi missilistici avanzati, nell'ambito di un nuovo pacchetto di aiuti militari da 625 milioni di dollari, che dovrebbe essere annunciato martedì. Lo hanno riferito funzionari dell'Amministrazione. Si tratterebbe dei primi sistemi Himars (High Mobility Artillery Rocket Systems) che verrebbero inviati all'Ucraina a partire dalla fine di luglio, portando il totale a 20.