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I consigli per la pasta perfetta di Stanley Tucci

Amato ne Il diavolo veste Prada, adorato per la sua autobiografia più venduta, Taste (un appassionato inno al potere del buon cibo); per non parlare della sua Searching For Italy, puro comfort food televisivo, senza dimenticare i suoi cocktail, che prepara con divertenti video su Instagram.

In effetti, Stanley Tucci è amato non solo dagli inglesi (vive a Londra da più di dieci anni ed è sposato sposato con l'agente letterario Felicity Blunt), ma è adorato anche dagli italiani, che organizzano dei veri e propri tour alla scoperta dei luoghi utilizzati per le riprese della serie tv nel Bel Paese.

Nella sua biografia racconta che il cibo e la famiglia sono stati al centro della sua vita, fin dall'inizio. Nato nel 1960 a Peekskill, nello stato di New York, da Joan, segretaria e scrittrice, e Stanley, insegnante d'arte al liceo, è “calabrese da entrambe le parti” e si ricorda un'infanzia felice. La cena è sempre molto importante.

Ecco quindi cinque importanti regole che ha imparato sulla cottura di uno dei cibi più popolari al mondo: la pasta!

Scolare al dente

Molte persone sono colpevoli di cuocere troppo la pasta, dice Tucci, e conta come un peccato capitale nel mondo della cucina italiana. «Dovrebbe essere al dente, che significa 'da mordere', quindi non troppo morbido». Quasi tutte le confezioni riportano i tempi di cottura consigliati e sono generalmente accurate. «Ovviamente dipende da te quanto vuoi cucinarla», ammette Tucci. E per fortuna aggiunge: «Ma non cuocerla troppo».

Spaghetti alla bolognese - non chiedeteli

«In Italia la pasta non è tutta uguale. Ogni pasta trattiene il sugo in modo diverso», spiega Tucci. «In Inghilterra, la gente dice mangiamo gli spaghetti alla bolognese. In Italia, se dovessi dire mangiamo gli spaghetti alla bolognese, ti butterebbero fuori dal ristorante. Per il sugo alla bolognese meglio un formato di pasta corto che trattiene la salsa nelle sue fessure; va bene anche con tagliatelle o pappardelle».

Prediligi le ricette meno conosciute

Per Tucci alcune delle paste migliori sono quelle semplici, regionali, che non hanno la fama della cacio e pepe o della carbonara. Una di quelle che ama particolarmente sono gli spaghetti alla nerano, piatto della cucina tradizionale campana, realizzato con zucchine fritte e provolone del Monaco, un prodotto locale. «È una ricetta molto antica che presumibilmente facevano le mogli dei pescatori», dice. «Assolutamente delizioso». Tucci consiglia di realizzarlo con diversi formati di pasta corta, come gli gnocchetti sardi e le orecchiette.

Impara dagli anziani

Tucci venera il sito britannico Pasta Grannies, che fa vedere brevi video di persone di età compresa tra gli 80 e i 100 anni che cucinano in giro per l'Italia. «Fanno la pasta fatta a mano e preparano la salsa. È affascinante», afferma Tucci. Le ricette che condividono sono quelle di una volta, come i maccheroni toscani al ragù di cinghiale, le lasagne ai carciofi della Sardegna e le chiacchiere.

Conosci il tuo olio d'oliva

Uno degli ingredienti preferiti da Stanley Tucci è l'olio d'oliva. Spesso, dice, sulla confezione c'è scritto che contiene olio d'oliva italiano ma in realtà non proviene dall'Italia. «Potrebbe essere imbottigliato in Italia, ma potrebbe essere una combinazione di oli dalla Tunisia, dalla Grecia, dalla Spagna, da qualsiasi luogo», osserva. «Assicurati di avere un olio che sia un vero prodotto italiano, un prodotto puro!».

Intanto Stanley Tucci si sta preparando per una nuova serie tv sempre a tema cucina. Questa volta toccherà a quella inglese. Riuscirà a far dimenticare il classico fish and chips?