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Il filosofo russo Dugin finisce nella lista nera Ue assieme a due cantanti

Guerra in Ucraina

L’ideologo dell’invasione dell’Ucraina sanzionato da Bruxelles per aver “giustificato ideologicamente e teologicamente l'annessione della Crimea e la guerra di aggressione”

Non solo politici e militari. La nuova lista nera Ue delle persone ed entità russe sanzionate in quanto responsabili dell’invasione in Ucraina include anche personalità civili e senza incarichi di governo, a partire da due cantanti. Ma il nome che salta all’occhio è quello di Aleksander Dugin, famoso filosofo e politologo nonché padre di Darya Dugina, il volto noto della tv russa assassinata ad agosto in un attentato a Mosca. 

Dugin è finito nel mirino dell’Ue perché “è responsabile, sostiene e attua azioni o politiche che minano o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell’Ucraina”, ha stabilito il Consiglio Ue, che oggi ha approvato l’ottavo pacchetto di sanzioni alla Russia dall’inizio della guerra. Il filosofo viene accusato di aver “giustificato ideologicamente e teologicamente l'annessione della Crimea e la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, vedendola come una "liberazione" dell'Ucraina dall'influenza occidentale”. Di qui l’inserimento nella ‘blacklist’ europea.

Oltre al filosofo, sono stati sanzionati anche i cantanti Yulia Chicherina e Nikolay Rastorguev. La prima è accusata di usare “la sua notevole importanza per minare o minacciare pubblicamente l'integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina", ad esempio “denigrando i simboli della statualità ucraina e mostrando pubblicamente il suo sostegno all'annessione russa”. Rastorguev invece “ha attivamente sostenuto la guerra di aggressione” attraverso “le sue esibizioni musicali e attività pubbliche” partecipando “alla manifestazione di propaganda a sostegno dell'annessione illegale della Crimea e della guerra contro l'Ucraina, avvenuta il 18 marzo 2022 allo stadio Luzhniki di Mosca”. Inoltre, “si è esibito per i soldati che combattevano nella guerra contro l'Ucraina e ha donato fondi al Donbas occupato dai russi”, si legge nel documento Ue. 

Le nuove misure restrittive includono 30 personalità e 7 entità che hanno fatto salire il totale dei sanzionati a 1.236 persone e 115 entità. Le sanzioni prevedono il congelamento dei beni nell’Ue e un divieto di viaggio che impedisce di entrare o transitare nei territori dei Paesi Ue.

Tra gli altri nuovi sanzionati ci sono diversi ufficiali militari e politici che hanno avuto un ruolo “nell'organizzazione dei referendum falsi e illegali che si sono tenuti in alcune parti delle regioni ucraine di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia e nella loro annessione illegale”, ha annunciato il Consiglio Ue. Nel mirino sono finiti anche i rappresentanti del settore industriale della difesa russa, come il maggiore azionista dell’azienda di armi JSC Kalashnikov Concern, Alan Lushnikov.

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