Il marito di Liliana Rezinovic: 'La dissezione è sbagliata, qualcuno nasconde qualcosa'

``L'autopsia è sbagliata' ' .Sunderling era il marito di Sebastiano Vicintin, Liliana Reginnovic, scomparso il 14 dicembre e trovato morto il 5 gennaio. Le conclusioni sono state redatte nero su bianco da esperti della Procura di Trieste, sollevando ulteriori interrogativi sulla vicenda. A cominciare da uno: Se Liliana non fosse morta subito (conclusione degli esperti della Procura, ma non condivisa dagli esperti del Partito), cosa avrebbe fatto in tutto quel tempo?

"Io ha iniziato a scorrere le perizie, ma ha dovuto fermarsi quando ho visto alcune foto dell'autopsia. Liliana è l'ultima persona a suicidarsi." Maddalena Cerzia chiederà gli archivi, dopo una lunga e approfondita indagine mi deciderò, posso fare nient'altro - l'intervista rivela uomo non indagato -Mi dispiace che non abbia pensato al suo dolore e mi confido di aver preso questa decisione. Riavvolgi. Quando sono uscito, confermo che non è tornata. Tra noi, era molto tranquillo, ma invece la mia vita è cambiata il 14 dicembre 2021.

Liliana, 63 anni, sportiva con la passione per i viaggi, la fotografia e la passione per il ciclismo, era un'ex dipendente della comunità divisa tra lavoro, casa e amici. "Quel martedì mattina era normale. Ha lavato la lavatrice, asciugato i nostri vestiti e abbiamo fatto colazione. Avevo fretta, quindi sono uscito di casa prima delle otto. L'ho salutata. Mi ha visto allontanarmi dalla finestra e io sorrisi. L'ultima volta che l'ho vista mi doleva il cuore", disse con voce rotta per l'emozione. Disse.

Vita ordinaria, anche se qualcuno ha cercato di accennare a qualcos'altro: la mattina del scomparsa, Liliana ha dovuto vedere l'amico Claudio Starpin. "Non crederò mai a una parola di quello che dice. Le sue parole offendono me, Liliana e la sua famiglia. Non voglio dire altro che messaggi espliciti, foto insieme, o le amicizie che conosco." Non c'è niente da verificare... un giorno spero di capire... le ragioni di queste affermazioni di persone che vogliono solo apparire", spiega Vicintin, coadiuvato dall'avvocato Paolo Bevilacqua. Nulla è la relazione tra il marito e il fratello di Liliana, così come il vicino che la notte del 14 dicembre ha scritto al cellulare della 63enne. "Hanno detto che avevano un regalo da farle. Ho risposto che aveva lasciato il cellulare a casa. Non ero preoccupato di conoscere mia moglie. Claudio ha detto che era scomparsa. La vicina piangeva, aveva gli occhi arrossati e Non la perdonerò mai per non avermi detto che se n'era andata. Il fango fa male, ma può dire poco della verità e di chi dice "gentile". Non abbiamo nulla da nascondere. Non potevo fare del male a Liliana. Possiamo solo fare ipotesi su cosa sia successo. C'è qualcuno che probabilmente sta nascondendo qualcosa”. Per le prime due o tre settimane dopo la sua scomparsa, "non mi ricordavo. Ero paralizzato. Dopodiché, tutto ciò che mi è stato detto è stato confermato e la polizia ha escluso il mio coinvolgimento". Tiano Bicintin ricorda, non mi interessa cosa la gente dice, quello che pensa, non ho niente da confessare perché non ho fatto nulla. E sull'assenza di "violenza per mano di altri", ha detto un consulente della procura: Trovato nel parco di un ex manicomio di Trieste.

Fattori con cui gli esseri umani non sono d'accordo. "Pensiamo che abbiano commesso un errore e Liliana è morta poche ore dopo la sua scomparsa. Insieme al nostro consulente medico legale Raffaele Barisani, è un elemento che siamo fiduciosi di poter provare". i resti della loro ultima colazione, non nutriti nello stomaco." Un dettaglio importante, ma non sostanziale. "La pensione e il blocco possono aver offuscato un po' il suo sorriso, ma il suicidio è difficile da accettare. E ancora di più dopo essere stati insieme per 33 anni. Ora la nostra casa è vuota ed è la stessa di quando se n'è andata Ha tutto e niente donna oltre quella porta Per sostituire Liliana Nessuna donna può fare - assicura Sebastiano Vicintin".