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Il nuovo tecnopolo per la ricerca di Eni nell’area del Gazometro di Roma Ostiense

Uno spazio dedicato all’innovazione e alla ricerca per migliorare i processi industriali, aumentare la propria efficienza energetica e ridurre l’impronta ambientale di Eni. Stiamo parlando di Eni 2050 Lab, il tecnopolo presentato il 6 ottobre dalla multinazionale italiana in occasione dell’opening conference della Maker Faire Rome – The European Edition, manifestazione di cui Eni si conferma Main Partner per il nono anno consecutivo.

Nell’Edificio 30, all’interno del contesto architettonico del Gazometro Ostiense, Eni ha creato uno spazio in cui mostrare i progetti e le tecnologie innovative che Eni sta sviluppando nei propri centri di ricerca. Uno spazio polifunzionale che ospiterà anche un laboratorio a vista con apparecchiature ipertecnologiche, un’area di monitoraggio e un’area di visualizzazione immersiva di modellistica avanzata basata sui supercomputer HPC4 e HPC5. 

Al suo interno i visitatori avranno l’opportunità di scoprire alcune delle tecnologie di Eni per la decarbonizzazione, come il sistema ISWEC, che produce energia dal moto ondoso, i biocarburanti avanzati prodotti da filiere agri-feedstock e waste&residue, la tecnologia CCUS (carbon capture utilization & storage) per la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio della CO2 e il fotovoltaico organico (OPV), che produce elettricità dal sole utilizzando pellicole sottilissime di polimeri fotoattivi leggeri, robusti e flessibili.

Da anni Eni sta procedendo al progressivo recupero delle aree industriali con l’obiettivo di creare un vero e proprio “Distretto dell’Innovazione” aperto, tramite aree dedicate allo sviluppo e alla sperimentazione per l’innovazione nel campo delle nuove energie, anche con la partecipazione di altre imprese, start up, università e centri di ricerca. Negli ultimi 6 anni, Eni ha investito oltre 7 miliardi di euro in tecnologie e ricerca, rafforzando i 7 centri ricerche dell’azienda e stringendo solide collaborazioni con più di 70 università e centri di ricerca nazionali e internazionali, facendo leva su oltre 7000 brevetti attivi al 2021 e 400 progetti R&D in corso.