Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Il Premio Nobel Parisi a Monza: “A me quella medaglia che è stata conferita ai grandi della fisica”

Monza. Non capita tutti i giorni la possibilità di poter dialogare con un Premio Nobel. E il dialogo, anche se “diviso” da uno schermo, di rado delude: restano suggestioni, spunti di riflessione, aneddoti che strappano a tratti una risata, a tratti una riflessione profonda. Si riassume così il pomeriggio organizzato ieri, martedì 3 maggio, dal Manzoni16, il nuovo spazio multifunzionale nel cuore di Monza, che ha ospitato con un collegamento streaming Giorgio Parisi, Premio Nobel per la fisica.

Premiato per i suoi studi sui sistemi complessi, è proprio la parola “complesso” ad orientare il suo intervento. “La realtà è complessa, come lo è la scienza, come lo è l’arte – spiega Parisi. – In un periodo di grande complessità come quello che abbiamo e stiamo vivendo serve che l’uomo abbia fiducia nella scienza. Così è stato, a mio avviso, durante la pandemia”.

L’intervento dell’accademico è stato preceduto dal documentario “Sidereus la scienza si racconta Giorgio Parisi e la Fisica della Complessità” dell’artista Gian Luca Bianco, nel quale viene presentata l’analisi pionieristica del professore che si è rivelata di importanza fondamentale per tutta la fisica dei sistemi disordinati. Nel frame finale anche la medaglia consegnata a Stoccolma a Parisi in occasione del Nobel, quella medaglia d’oro recante l’effigie di Alfred Nobel che negli anni è stata conferita ad altri grandi della fisica, da Pierre a Marie Curie, fino a Marconi, Planck, Einstein.

“La probabilità di vincere il Nobel non era alta, si diceva intorno al 20% e per me già era una percentuale altissima. Sapevo che doveva arrivarmi una telefonata da Stoccolma qualora fosse successo e quindi mi era preparato. Ero in casa quando il telefono con un prefisso 0046 ha chiamato. Avevo fatto i compiti a casa, sapevo che la che la telefonata arrivava dalla Svezia”.