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"Il telefono squilla sempre". Il racconto di un'operatrice per la prevenzione al suicidio: "Difficile trattenere le lacrime di fronte al dolore di una madre che ha perso il figlio"

TRENTO. "Il telefono squilla sempre quando sono di turno". Inizia così la testimonianza di un'operatrice 49enne trentina della linea telefonica "Invito alla vita", l'iniziativa per la prevenzione al suicidio promossa dall'associazione Ama.

Beatrice (nome di fantasia) decide di raccontare la sua esperienza a il Dolomiti. "Sono ormai quasi due anni che sono volontaria per la linea telefonica - spiega -. E' stato durante la pandemia che ho sentito un'intervista sull'incremento della solitudine nelle persone. E dopo una breve riflessione sul mio contesto famigliare e la fortuna che ho avuto nella vita ho deciso che era tempo di 'restituire' la mia felicità agli altri".

I turni di Beatrice, che fa 9 ore al mese su base volontaria senza contare la supervisione con i colleghi, si inseriscono nella fascia pomeridiana. "C'è una continua richiesta, i miei turni sono sempre pieni. Dall'anziano solo a chi vive situazioni di disagio, a chi non è occupato o chi il lavoro lo ha perso: per quanto ogni storia sia unica sono tutti accomunati da un profondo senso di solitudine e la monotonia percepita nella vita quotidiana. E' difficile non rimanere coinvolti, anche se il mio ruolo è agire da esterna".

L'ascolto non sempre però risulta essere un compito facile. "Sei consapevole che queste telefonate sono fondamentali per chi ti chiama. La volta più difficile? Una mamma che aveva appena perso un figlio ed era disperata. E' stata una telefonata davvero coinvolgente e in quel dolore così profondo ho fatto fatica a non crollare anche io. Ho dovuto trattenere le lacrime ma è stato davvero difficile".

Un solo episodio riguarda una persona che aveva che aveva annunciato di volersi togliere la vita "e in questi casi, comunicandoti che non vedono la luce, devi trovare il modo giusto per ascoltare e se possibile dare supporto. Ti rendi conto che in qualche modo hai la loro vita in mano".

Molti sono anche quelli che richiamano abitualmente e più volte al giorno, aspettando magari che inizino i volontari del turno successivo. "Sei la loro boccata di ossigeno - conclude l'operatrice -. Non capiamo mai abbastanza quanto dolore ci sia nella vita delle persone. Con la testa da questo lavoro non stacchi mai con il pensiero, ma sai di essere di grande aiuto".

L'associazione Ama ricorda che il nuovo corso di formazione per volontari della linea telefonica partirà il 18 aprile prossimo (Qui l'articolo e le informazioni).