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Il Toro si sveglia tardi: acciuffa il pari ma sfiora la vittoria a Empoli

Ricci più Sanabria: il Toro si sveglia tardi ma alla fine sfiora il colpaccio. Finisce 2-2 l’appuntamento con l’Empoli per l’Europa che poteva valere il settimo posto, cioè l’ultimo disponibile. Non lo agguanta nessuno, ma al Castellani va in scena una sfida ricca di emozioni tra due squadre che hanno dimostrato di poter alimentare il sogno. Le recriminazioni sono dei padroni di casa che sciupano il doppio vantaggio, ma alla fine il ritorno dei granata è vigoroso e avrebbe potuto regalare anche un clamoroso sorpasso: al 90' il mancino di Miranchuk si stampa sul palo. Stavolta sono i big a salvare un Toro che Juric ripropone più giovane e sbarazzino, pur con qualche variazione sul tema, ma la scelta non paga.

Nel primo tempo i granata sprecano troppo, ma vengono puniti dagli unici due tiri della squadra allenata da Zanetti. Un film già visto troppe volte in questo campionato, come il gol che ha permesso ai toscani di sbloccare il risultato: di nuovo una beffa su palla inattiva, di quelle che proprio l’allenatore croato non riesce a digerire. A castigare il Toro al 37’ è Luperto che sceglie il tempo perfetto per girare di testa il calcio d’angolo di Marin e sorprendere Milinkovic-Savic, ancora una volta troppo fermo tra i pali in queste situazioni. La fotocopia della rete subita contro il Verona dal Torino vale per il difensore dell’Empoli il primo gol in Serie A: non segnava da 5 anni. Nel primo tempo per i granata si vede solo Radonjic schierato al posto di Miranchuk, ma la versione del serbo è ancora quella di un attaccante fumoso. Che parte benino - al 6’ converge e tira mirando l’incrocio, ma la palla si alza -, poi alla lunga inciampa nelle solite mancanze: la più grossa al 34’ quando sciupa una grossa occasione in contropiede intestardendosi nel dribbling con almeno un paio di compagni liberi.

Juric cerca la scossa dai cambi e all’inizio della seconda parte di gara stravolge completamente il Toro facendo entrare i titolari: subito in campo Sanabria e Lukic per Demba Seck e Linetty, poco dopo Singo e Miranchuk rilevano Bayeye - la grande sorpresa della giornata era all’esordio in Serie A, ma inciampa in una prestazione negativa - e Radonjic. Con il telaio migliore i granata vanno vicino al pareggio dopo un’ora di gioco sfiorando il gol con Ricci, che a pochi passi dalla porta colpisce il palo con un colpo di tacco arpionando in area il cross teso di Vojvoda. Poi quando il tiro di Miranchuk sembra centrare l’incrocio, ci pensa un super Vicario con un balzo da felino a negare un 1-1 a quel punto meritato. E’ il 65’, il tempo per rimettere in piedi l’incontro c’è, ma al 69’ Empoli nel momento migliore dei granata trova il 2-0 con un gran tiro di Marin da 25 metri che centra l’incrocio del pali. Finita? Macché. Negli ultimi 8’ il Torino sistema le cose. Ne impiega 3 dal gol dell’ex (per Ricci è il primo in granata), a quello di Sanabria che all’85’ con un potente mancino supera il portiere. Per il paraguaiano un giorno felice in uno stadio fortunato, visto che il 28 gennaio di 4 anni fa ha realizzato il primo gol in Italia proprio al Castellani.