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In Brianza nasce il Museo della Nostalgia

Curiosità / Cavenago di Brianza

Si trova a Cavenago Brianza: esposti centinaia di cimeli provenienti da tutto il mondo e realizzati nei primi 80 anni del secolo scorso

Un tuffo nel passato che lascerà quarantenni (ma non solo) a bocca aperta. Perché sarà impossibile rimanere indifferenti di fronte a quegli oggetti che hanno scandito l'infanzia e l'adolescenza di migliaia di brianzoli. Come dimenticare il gusto dei gelati confezionati delle estate passate al mare e riprodotti su quei cartelloni pubblicitari esposti fuori dai bar. Occhio lucido anche per le segretarie degli anni Settanta riguardando le immagini delle vecchie e ingombranti calcolatrici presenza fissa sulle loro scrivanie.

Questi solo alcuni dei pezzi che verranno esposti nel Micro Museo della Nostalgia che verrà inaugurato in primavera a Cavenago Brianza. Ideato e realizzato dal cavenaghese Roberto Fumagalli il progetto ha anche ottenuto il patrocinio permanente da parte dell'amministrazione comunale di Cavenago Brianza. Verrà inaugurato nel centro del piccolo comune del vimercatese che conta poco meno di 7.500 abitanti. "Sarà l'occasione per far riscoprire tanti oggetti del nostro passato ai nostri cittadini di tutte le età - si legge sulla pagina Facebook del comune - agli studenti delle scuole, nonché attirare la curiosità di visitatori dagli altri paesi". 

Mentre il museo viene allestito, è possibile iniziare ad assaporare la nostalgia attraverso le prime immagini degli oggetti che verranno esposti che sono pubblicate sul sito del Micro Museo della Nostalgia e sulla pagina Instagram.

"Il Micro Museo della Nostalgia di Cavenago di Brianza - si legge sul sito - è una collezione di oggetti d'epoca (prodotti nel secolo scorso, fino al 1980 circa), provenienti da tutto il mondo. La collezione è composta da giocattoli, piccoli elettrodomestici, macchine da ufficio, oggetti di elettronica, riviste, libri, confezioni alimentari, insegne pubblicitarie, manifesti, e molto altro ancora. L'apertura è prevista per la primavera 2023".

Sono centinaia gli oggetti che Roberto Fumagalli in questi anni ha raccolto e ha deciso di esporre e di condividere con i suoi concittadini (ma non solo). E certamente visitandolo il commento più diffuso sarà: "Me lo ricordo", oppure "Lo avevo anche io". Come non ricordare la scatola di orzo solubile, una sorta di primo caffè per tanti bimbi degli anni Settanta. O ancora le scatole con i soldatini, le tessere punti che le nostre mamme riempivano di bollini del supermercato oppure con quelli dei prodotti di noti brand per poi ricevere a casa tazze, tovaglie o qualche gioco per i figli. Ma ci sono anche i primi stereo immancabili compagni alle prime feste pomeridiane nelle case degli amici, o il Big Jim (ancora nella sua scatola) regalo tanto attese dalle bambine degli anni Ottanta.

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