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Ischia: sale il numero dei morti, il Governo stanzia 2 milioni e dichiara emergenza per un anno

È di tre morti il bilancio provvisorio dell’alluvione di Ischia, dove un violentissimo nubifragio ha causato una grossa frana a Casamicciola. La frana, a sua volta, ha provocato un’enorme colata di fango e massi, che ha fatto crollare diversi edifici e ne ha gravemente danneggiati altri.

La prima vittima accertata si chiamava Eleonora Sirabella e aveva 31 anni. Nella tarda mattinata di oggi i soccorritori hanno trovato i corpi di una bambina di età compresa tra i 5 e i 6 anni e di un’anziana. Quattro i feriti, di cui uno seriamente, e 9 i dispersi. Sono 167 gli sfollati. Questa mattina un elicottero HH139 dell’aeronautica militare ha effettuato un’operazione di ricerca e soccorso nelle zone colpite dalla frana di Ischia. L’operazione ha portato al salvataggio di cinque persone, tre adulti e due bambini che erano rimasti isolati in un agriturismo. 

Cosa è successo ad Ischia

I soccorritori continuano a lavorare senza sosta nella speranza di ritrovare vivi i dispersi, Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio Curcio, invita alla cautela per le prossime 48 ore. Predisposta l’evacuazione in sicurezza di circa 200 persone. 

Un fiume di fango e detriti ha colpito intorno alle 5 del 26 novembre Casamicciola, comune dell’Isola di Ischia. La frana è venuta giù dal monte Epomeo, alle spalle della frazione dell’isola, così come avvenuto nel novembre del 2009, e ha trascinato massi e detriti che hanno causato il crollo di almeno 10 edifici. Sono circa 30 i nuclei familiari isolati, in totale 100 persone che devono essere ancora raggiunte e che sono senza acqua e luce. La strada che porta alle loro abitazioni è attualmente impraticabile per il fango. Sul lungomare sono ammassate almeno una decina di auto e due bus turistici che la forza della frana ha trascinato giù. Alcune macchine sono finite in acqua, altre sono sommerse dal fango. Non va meglio nella zona alta, quella già ferita dal terremoto del 2017. I bob cat vanno avanti e indietro per rimuovere i detriti. La Protezione civile regionale ha approntato gruppi elettrogeni che verranno messi in funzione in modo da potere consentire le ricerche anche con il buio. 

Secondo Paola Salvati dell’istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr, citata da Repubblica, negli ultimi 20 anni l’accqua non aveva “mai toccato i 50 millimetri in un’ora, come la scorsa notte tra le 4 e le 5. Né i 120 millimetri in sei ore: tanto è piovuto tra mezzanotte e le sei del mattino”. 

Consiglio dei ministri dichiara lo stato d’emergenza e stanzia 2 milioni

Il consiglio dei ministri riunitosi in mattinata ha dichiarato lo stato d’emergenza per un anno e ha disposto un primo stanziamento di 2 milioni di euro. Lo ha annunciato il ministro per il Sud, Nello Musumeci che ha la delega alla Protezione Civile. È stata inoltre proposta al Capo della Protezione Civile la nomina a commissario straordinario di Simonetta Calcaterra, attuale Commissario straordinario del Comune di Casamicciola.

Ai 2 milioni già previsti “seguiranno altri stanziamenti non appena avremo una ricognizione dei danni e delle esigenze immediate. Diverso il ragionamento sul piano di ricostruzione che riguarderà strutture pubbliche e private”, ha aggiunto Musumeci. 

“L’ordinanza della protezione civile che seguirà alla dichiarazione dello stato di emergenza conterrà anche la proroga degli adempimenti fiscali e contributivi fino a dicembre 2022, per i residenti a Ischia e per gli operatori economici dell’isola, mentre la proroga per il 2023 sarà disposta con norma di legge”. Lo si legge nel comunicato di Palazzo Chigi al termine del Cdm.

Nel corso del Consiglio dei ministri – spiega ancora Palazzo Chigi – è stato annunciato che entro l’anno sarà approvato il “Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico”; i ministri competenti effettueranno una attenta ricognizione delle risorse finanziarie già esistenti per fronteggiare l’emergenza idrogeologica nazionale al fine di utilizzarle per intero, e del personale da dedicare a supporto dei comuni, a cominciare dai più piccoli.

“Credo sia importante che per il governo l’emergenza deve finalmente essere superata, parlo delle calamità da dissesto idrogeologico. In questo senso si è dato incarico al ministero per la Protezione civile di dar vita a un gruppo di lavoro che coinvolga i rappresentanti dei dicasteri interessati alla pianificazione e gestione dei fondi, che non sono pochi credetemi, per mitigare il rischio da frane, alluvioni e legate al dissesto idrogeologico – ha detto il ministro Musumeci -. Il gruppo di lavoro dovrà imprimere una marcia diversa. Sono 70 anni di mancanza di pianificazione. Studi esistono ma restano nel cassetto e se non danno vita ad intervento non servono a nulla. Ci mettiamo subito al lavoro per dare un segnale concreto e permettere agli enti locali di potere disporre delle risorse sapendo delle carenze nelle procedure”.